I Rom cechi hanno bisogno di una rappresentanza politica: intervista al giornalista Patrik Banga

Patrik Banga. Licenza CC BY-SA 4.0.

La comunità rom è presente in Repubblica Ceca da più di 600 anni [cs, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e continua ad essere una delle minoranze più discriminate [en] nel paese, nonostante gli sforzi profusi dai vari governi cecoslovacchi, e successivamente cechi, per risolvere il problema. Un sintomo di questa discriminazione è il divario tra il numero ufficiale e quello stimato di persone di origine rom che vivono in Repubblica Ceca: durante il censimento del 2021 circa 20,000 persone si sono dichiarate rom, ma secondo il governo ceco i numero reali si avvicinerebbero alle 250,000 persone:

Velká většina Romů nechává kolonku národnost při sčítání nevyplněnou. Jedním z důvodů, proč se Romové k romské národnosti nehlásí, je například historicky podložená obava Romů z možného zneužití údajů získávaných hromadně státními orgány či strach ze stigmatizace okolím.

La maggior parte dei Rom non dichiara la propria origine durante il censimento. Tra i vari motivi ci sono, ad esempio, il timore storicamente fondato relativo all'uso improprio dei dati raccolti dalle autorità statali o la paura di essere stigmatizzati.

Tra il 1948 e 1989, sotto il regime comunista, i Rom sono stati costretti ad abbandonare il loro tradizionale stile di vita nomade, anche se alcuni si erano già precedentemente stabiliti nei centri urbani. Gli sono stati assegnati appartamenti in aree ghettizzate della città e la loro lingua e cultura sono state messe in ombra.

Nel 1989, con la caduta del comunismo e la fine dei sussidi statali, molti Rom impiegati in lavori manuali hanno perso il lavoro. Ciò ha determinato una significativa migrazione dalla Slovacchia alla Repubblica Ceca, ma anche dalla Repubblica Ceca verso i paesi dell'Europa occidentale e il Canada.

Oggi, secondo un report del governo ceco, il problema principale è la discriminazione in ambito lavorativo e immobiliare. Al contrario, sta nascendo un graduale riconoscimento dell'identità e della cultura rom attraverso la musica, i media e i musei, in parte grazie anche alle politiche dell'Unione Europea a supporto delle minoranze. A questo proposito, a dicembre 2022 il governo ceco ha istituito la carica di commissario di governo per gli affari delle minoranze rom.

Per capire come le persone di etnia rom vivono la loro condizione, Global Voices ha intervistato Patrik Banga, un giornalista rom che lavora come editor per iDNES.cz, la testata digitale del quotidiano Mladá fronta Dnes. Nel 2022 Bangа ha pubblicato il suo primo libro, un'autobiografia intitolata Skutečná cesta ven (La vera via d'uscita) in cui racconta non solo il modo in cui è cresciuto negli anni '90, al tempo della transizione sociale ed economica che ha interessato la Repubblica Ceca e ancora di più la comunità rom, ma anche come ha attraversato il Montenegro per aiutare i rifugiati rom catturati durante le guerre jugoslave [it] e le sue riflessioni sui rapporti tra la minoranza rom e la maggioranza ceca.

La prima domanda indaga le ragioni per cui la maggioranza dei cechi bianchi nega l'esistenza di ogni forma di discriminazione verso le persone di etnia rom e se questa negazione è influenzata dall'élite politica o proviene dai cittadini. Secondo Banga:

Neřekl bych, že to je většina. Rozhodně je to ale velká část. A podle mě je to taková hra, kdy si tady jako Češi hrajeme na otevřený a vyspělý národ, pokud se ovšem neobjeví nějaká jinakost. Tenhle problém se totiž zdaleka netýká jen Romů. Týká se v podstatě jakéhokoliv jiného etnika.  A ano, je to kombinace všeho popsaného. Politické elity se často chovají rasisticky, proto legitimizují rasistické chování „obyčejných lidí“ a média tomu dávají zvláštní prostor. Prezident republiky Zeman v naprostém klidu řekne romskému redaktorovi zpráv, že devadesát procent Romů nepracuje a bere dávky, což je lež. Ale „obyčejní lidé“ tu lež slyší od politické elity, berou jí tedy za pravdu.

Non direi che è la maggioranza, ma sicuramente una buona parte. Secondo me c'è una sorta di contraddizione in questo paese: noi, come cechi, aspiriamo ad essere una nazione aperta ed evoluta, a meno che non emerga qualcosa di visibilmente differente. Questo problema non riguarda solo i Rom, ma è un insieme di tanti fattori. Le élite politiche spesso agiscono in modo razzista, di conseguenza legittimano i comportamenti discriminatori dei cittadini e i media prestano a tutto cioè un'attenzione eccessiva. Zeman, il Presidente ceco, può affermare durante un'intervista che il 90% dei Rom non lavora e riceve sussidi, il che è una bugia. Ma i cittadini ascoltano questa bugia da una élite politica e la prendono per vera.

Nel suo libro Skutečná cesta ven, Banga descrive i suoi numerosi incontri con la polizia nella Praga degli anni '90. Global Voices gli ha chiesto se è cambiato qualcosa da allora:

Něco se změnilo. Když mě v Praze zastaví policie na běžnou kontrolu v autě, většinou mi vykají. Což se nedá říct třeba o severních Čechách, kde se mě policista při kontrole naprosto vážně ptal, kde jsem ukradl svůj vůz. Je také naštěstí daleko častěji vidět vzdělané Romy, kteří vzdělání uplatňují. Na druhou stranu, máme tu velké množství vyloučených lokalit nebo ghett, což tu dříve nebylo. Vysvětlování příčin by asi bylo na další knihu, nicméně diskriminace Romů při přístupu k zaměstnání je naprosto běžná a společensky bohužel většinou tolerovaná věc.

Qualcosa è cambiato. Quando la polizia mi ferma a Praga per un posto di blocco, di solito usa una forma educata e rispettosa per rivolgersi a me. Non posso dire lo stesso, ad esempio, delle regioni a nord del paese, dove un poliziotto mi ha fermato per un controllo chiedendomi in modo assolutamente serio dovessi avessi rubato l'auto. Fortunatamente è anche molto più comune vedere Rom istruiti che ottengono impieghi di tutto rispetto grazie al loro titolo di studio. D'altra parte abbiamo un ampio numero di zone emarginate e ghetti che prima non c'erano. Spiegare le cause di tutto questo richiederebbe probabilmente la scrittura di un altro libro, tuttavia, le discriminazioni contro i Rom nel mercato del lavoro sono molto comuni e, sfortunatamente, tollerate nella società ceca.

Il coinvolgimento civico è in aumento, ma la partecipazione e la visibilità politiche dei Rom sono ancora scarse, come conferma Banga:

To je jedna z největších bolestí Romů. Nemáme žádného zástupce ve velké politice. Většina politicky aktivních Romů pracuje na lokálních úrovních, v žádné komoře parlamentu ale nemáme zástupce a co je horší, stabilně je nemáme od roku 1993. Jediní čeští poslanci z romské komunity jsou stále bývalí politici Ladislav Body a Monika Mihaličková. A totéž se týká médií. Ve skutečně velkých redakcích mají Romové jen několik redaktorů. V malých je to o něco lepší, ale nemají prakticky žádný prostor.

Questa è una delle questioni più dolorose per le persone di etnia rom. Non abbiamo un solo rappresentante nella grande politica. La maggior parte degli attivisti politici rom opera a livello locale, ma non abbiamo rappresentanti al Parlamento e la cosa peggiore è che la situazione è così dal 1993. Gli unici parlamentari cechi provenienti dalla comunità rom sono gli ex politici Ladislav BodyMonika Mihaličková. Lo stesso vale per i media: nelle grandi redazioni ci sono pochi redattori di origine rom, la situazione migliora nelle redazioni più piccole, ma nella fattispecie non viene lasciato loro abbastanza spazio.

Global Voices gli ha chiesto anche come sono stati accolti i suoi libri, dato che gli autori rom, sia di lingua romaní che ceca, rappresentano un gruppo molto esiguo nel panorama narrativo e saggistico della Repubblica Ceca. Collegato a questo c'è la questione dell'identità transfrontaliera delle differenti comunità rom che vivono in Europa centro-orientale:

Moje kniha byla přijata kupodivu velmi kladně. Ostatně, aktuálně probíhá dotisk, což znamená, že se kniha vyprodala.

Romové mají jednu velkou výhodu a tou je univerzální jazyk. V zásadě celkem bez potíží se domluví romsky Rom z Ukrajiny a Rom z Česka. Ostatně romštinu aktuálně využíváme jako způsob, kterým přinášet třeba rozhovory z ukrajinské fronty. V realitě jsou ale romské komunity odlišné, a to zejména kvůli ekonomickému aspektu žití. Rom v Česku žije v nepoměrně lepších podmínkách, než Rom v Bulharsku nebo Srbsku či Rumunsku. To ale nemění nic na tom, že komunity jsou v kontaktu a vzájemně se podporují, což mě jen utvrzuje v tom, že transevropská romská identita samozřejmě existuje.

Sorprendentemente il mio libro è stato accolto bene. Infatti, attualmente è in fase di ristampa.

I Rom hanno un grande vantaggio: la loro lingua universalmente condivisa. In linea di massima un rom dell'Ucraina può comunicare in romaní con un rom della Repubblica Ceca senza difficoltà. Ad esempio, attualmente stiamo utilizzando il romaní per riportare le notizie dal fronte ucraino. Ma in realtà le comunità rom sono differenti, soprattutto dal punto di vista economico: un rom ceco vive in condizioni migliori rispetto a un rom bulgaro, serbo o romeno. In ogni caso, tutte le comunità sono in contatto e si supportano a vicenda, il che conferma che un'identità transfrontaliera rom esiste davvero.

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