Questa storia fa parte di Undertones, la newsletter di Global Voices Civic Media Observatory [en, come tutti i link seguenti]. Gli osservatori riflettono sugli ecosistemi mediatici dei loro Paesi, sui racconti più significativi dell'anno e su cosa aspettarsi nel 2023. Questa settimana presentiamo l'Afghanistan. Quando clicchi su un racconto presente nel testo, tramite il link potrai prendere visione della sua analisi e dei relativi post di supporto nei media. Iscriviti ad Undertones.
I talebani hanno preso il controllo dell'Afghanistan quando gli Stati Uniti e i loro alleati hanno ritirato le loro truppe nell'agosto 2021. Sebbene migliaia di persone siano state costrette a lasciare il Paese, in milioni continuano a sopportare il regime talebano. I talebani affermano di essere cambiati dall'ultima volta che erano al potere negli anni '90, nonostante chiare prove del contrario.
I talebani cercano un PR
Subito dopo il colpo di Stato dello scorso anno, i talebani hanno revocato il diritto delle donne di lavorare e di frequentare le scuole. Nel 2022, le punizioni sono state eseguite in pubblico, sulle piazze, in stretta conformità con l'interpretazione talebana delle leggi islamiche della Sharia. Eppure, nonostante molte segnalazioni di violazioni dei diritti umani, i talebani affermano di aver cambiato comportamento dall'ultima volta che hanno governato due decenni fa. I sostenitori dei talebani affermano che “i talebani sono cambiati” e che la loro versione attuale è una nuova e modernizzata “Talebani 2.0″.
“In televisione si vedono vestiti molto bene e parlano in modo eloquente alla comunità internazionale”, dice uno dei nostri osservatori sull'Afghanistan, che non si è identificato per motivi di sicurezza. “È come se avessimo due Afghanistan di fronte a noi”.
I rappresentanti del regime invitati a parlare con i media sono amichevoli e affascinanti, ma quelli che lavorano sul campo, lontano dalle telecamere, sono crudeli e si comportano come barbari, ritiene il nostro osservatore. Secondo le persone che hanno assistito a quanto stava accadendo nelle strade di Kabul: “I talebani governano, seminano paura e continuano a comportarsi in modo crudele come negli anni '90“.
Nel 2022, i talebani si sono incontrati con potenze internazionali come Iran, Qatar, Russia e Stati Uniti. Durante tali negoziati in ambito internazionale, il regime adatta il suo discorso a seconda dell'interlocutore che ha di fronte, ritiene il nostro osservatore.
Molti sostengono che l'Occidente sia “ipocrita e abbia due pesi e due misure nei confronti dei talebani“, preoccupandosi solo del fatto che le attività terroristiche non siano pianificate contro gli Stati Uniti o i suoi alleati. Perciò chiudono gli occhi sulla crisi politica, umanitaria e di difesa dei diritti umani nel Paese.
Donne nel mirino
“Le donne sono uno dei gruppi più potenti e coraggiosi che sfida i talebani sulle strade, nei media, nei ristoranti e nei bar e in generale nei luoghi pubblici”, afferma il nostro osservatore. Le donne vengono punite con rapimenti, stupri, torture e punizioni pubbliche. Sono state private dei loro diritti e sono considerate cittadine di seconda classe.
Il 20 dicembre i talebani hanno vietato alle donne di studiare nelle università. Le scuole rimangono chiuse alle ragazze, le donne sono ancora obbligate a coprirsi completamente e qualsiasi tentativo di ribellione viene brutalmente represso.
Le donne creano sofisticate reti di comunicazione su WhatsApp per connettersi con altre donne all'estero e parlare di ciò che sta accadendo in Afghanistan. Dichiarano che “le donne afghane non si piegheranno allo scellerato regime talebano”.
Tuttavia, secondo il nostro osservatore, è improbabile che nel 2023 la situazione cambi in meglio, soprattutto in considerazione del fatto che i talebani stanno eseguendo punizioni pubbliche sempre più spesso. “Mostrano il loro vero volto in questa dimostrazione pubblica di forza”, aggiunge l'analista. Anche gli uomini sono sottoposti a fustigazione pubblica.
Un racconto molto popolare per i talebani e i loro sostenitori è stato il seguente: “Le donne che protestano in Afghanistan sono corrotte dall'influenza dei valori occidentali“. Questo racconto si basa sul fatto che molte donne hanno iniziato a partecipare attivamente alla società civile e alla vita economica del paese nel corso dei decenni successivi all'intervento degli Stati Uniti.
Guarda la nostra storia dedicata esclusivamente ai racconti dei talebani sulle donne afghane
Resistenza nel nord
I talebani (un movimento islamico fondamentalista prevalentemente pashtun) hanno controllato l'Afghanistan dal 1996 al 2001. La vita dei rappresentanti di altri gruppi etnici è costantemente minacciata.
Andarab e Panjshir, due aree montuose a nord di Kabul, sono diventate focolai di resistenza da quando i talebani hanno preso il potere l'anno scorso. Per i gruppi ribelli locali guidati da minoranze etniche, “la resistenza ai talebani è l'unica strada possibile“.
Ci sono molti gruppi di ribelli, alcuni dei quali ampiamente conosciuti, ad esempio il Fronte Nazionale di Resistenza dell'Afghanistan, ad altri gruppi prendono parte ex militari, altri ancora nascondono il loro volto. Ma hanno un obiettivo dichiarato: proteggere la loro terra da un occupante crudele che impone uno stile di vita alieno, il quale a loro non sta bene. Questi gruppi sono diversi dall'ISIS (Stato Islamico dell'Iraq e della Siria), che opera anche in Afghanistan e promuove la propria agenda totalitaria.
I talebani hanno intrapreso diverse spedizioni militari per reprimere la resistenza, ma senza successo. A causa del freddo, la resistenza per ora si è calmata. Il periodo dello scoppio delle ostilità, di regola, è la primavera.
I sostenitori dei talebani sostengono che l'obiettivo principale dei movimenti di resistenza sia la suddivisione in base all'etnia. Secondo loro, “i movimenti di resistenza dividono l'Afghanistan” e questo non dovrebbe essere permesso. E ancora: “l’invasione talebana ha portato la pace nella lotta per il potere in Afghanistan”.
Il nostro osservatore ritiene che il 2023 sarà decisivo per i ribelli. Sono possibili tre scenari: la formula di condivisione del potere con i talebani, proposta dalla comunità internazionale, l'indebolimento delle forze ribelli o il loro rafforzamento grazie al sostegno straniero.
“I gruppi ribelli saranno in grado di opporre la dovuta resistenza o saranno completamente soggiogati dai talebani?” si chiede il mondo.
Altri racconti che circolano in Afghanistan che meritano attenzione sono:
- I talebani hanno paura delle donne afghane
- I talebani si impegneranno nella pulizia etnica come hanno fatto in passato
- Il regime talebano è il governo legittimo dell'Afghanistan