Manifestanti si riversano a San Francisco in vista del vertice APEC tra Xi Jinping e Biden

Screenshot del video di Anna Kwok su X.

Il presidente cinese Xi Jinping si trova a San Francisco per il vertice dalla durata di una settimana, in cui si riuniscono i leader della Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC), in occasione del quale presenzierà ad un atteso incontro faccia a faccia [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. È stato accolto da centinaia di contestatori, ma anche da una folla di sostenitori.

I massimi leader delle due superpotenze dovevano incontrarsi il 15 novembre, e centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dal consolato cinese di San Francisco, alcuni di loro condividendo messaggi di speranza per un miglioramento delle relazioni tra Cina e Stati Uniti, altri sollevando lamentele riguardo alla situazione dei diritti umani in Cina. Anna Kwok, direttrice esecutiva dell’ “Hong Kong Democracy Council” (consiglio democratico di Hong Kong) con base a Washington, nonché una delle organizzatrici delle proteste, ha detto:

Non ci arrenderemo mai.

Molti dei manifestanti sono vittime delle politiche repressive portate avanti dalla Cina nei confronti di dissidenti politici, come gli attivisti pro-democrazia di Hong Kong [it], membri di gruppi religiosi repressi dal governo cinese, come i praticanti del Falun gong [it], e minoranze etniche del Tibet e dello Xinjiang.

La loro rabbia è espressa in modo chiaro in questo cartello, alzato da una manifestante fuori dall'hotel di Xi Jinping il 14 novembre:

Manifestante fuori dall'hotel di Xi Jinping a San Francisco                                  

Sul cartello: Xi Jinping, restituiscimi mio padre, la mia proprietà, la mia famiglia, la mia giustizia, i miei diritti umani

La Cina è stata accusata di coordinare un genocidio nei confronti delle sue minoranze etniche, in particolare gli Uiguri, un gruppo etnico di fede mussulmana della regione dello Xinjiang. Dal 2017, si stima che 1,8 milioni di Uiguri siano stati rinchiusi in campi di rieducazione [it] in nome della guerra del popolo contro terrorismo ed estremismo. Negli ultimi anni, le misure di cancellazione culturale e assimilazione forzata sono state estese al Tibet, che ora in Cina viene scritto “Xizang” in inglese.

In effetti le comunità della diaspora tibetana erano visibilmente le più numerose nella protesta. L'11 novembre, prima dell'inizio del vertice APEC, il gruppo di diaspora tibetana Students for a Free Tibet ha appeso uno striscione sopra la sede:

PROPRIO ORA – 3 giovani attivisti tibetani appendono uno striscione sul Moscone Center, dove tra meno di 24 ore si terrà il vertice APEC

Xi non può nascondersi da tutte queste persone riunite contro il suo regime autoritario

Generazione dopo generazione, i tibetani porteranno avanti la resistenza contro la sua dittatura finché il Tibet non sarà libero.

La Human Rights Watch ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega più dettagliatamente lo scopo delle proteste contro Xi Jinping (tramite l'ex direttore esecutivo del gruppo Kenneth Roth):

Il governo cinese non ha intenzione di fermare i suoi orrendi crimini in Xinjiang e in Tibet, la crescente repressione in tutta la Cina, e lo smantellamento della democrazia ad Hong Kong, ammenoché non subisca una sostenuta pressione pubblica. I leader del governo presenti all'APEC devono mettere pressione su Xi Jinping.

Allo stesso tempo, anche il consolato cinese ha mobilizzato studenti e gruppi di ex studenti cinesi della Bay Area, per dare il benvenuto al presidente cinese all'aeroporto di San Francisco, alla sede dell'incontro, e agli hotel, questo secondo alcuni messaggi trapelati [zh] tramite teacher Li su X (precedentemente Twitter)

Xi Jinping è atterrato all'aeroporto di San Francisco il 14 novembre per il suo primo viaggio negli Stati Uniti degli ultimi sei anni, la folla che lo accoglieva era più numerosa di quella che lo contestava:

La scena fuori dall'aeroporto di San Francisco, dove è previsto l'arrivo di Xi Jinping: #Uiguri #tibetani e #Honkongers che protestano, e centinaia di cinesi sostenitori del CCP, che pare siano stati reclutati nelle università vicine dal consolato cinese.                                                                                                               video di @USHKersClub pic.twitter.com/9utA9EplIl

Fuori dall'hotel del presidente cinese la polizia di San Francisco ha dovuto separare i due gruppi per evitare conflitti e scontri:

Il presidente cinese Xi Jinping, scortato da un corteo, è arrivato oggi all'hotel St. Regis dove alloggerà durante la settimana dell'APEC. Sullo sfondo sono visibili sostenitori e contestatori di Xi.

Ma poco prima dell'incontro tra Xi e Biden, gli scontri tra la folla di benvenuto e quella di protesta si sono intensificati:

La polizia sta faticando a gestire l'enorme folla sulla Market sulla Third.

La Muni sta facendo deviare gli autobus 30 e 45 in arrivo.

Considerando l'inasprirsi della guerra commerciale [it] e la tensione geopolitica tra Stati Uniti e Cina, gran parte degli osservatori non si aspettava che l'incontro avrebbe portato ad una svolta nelle relazioni diplomatiche tra le due superpotenze.

Il governo degli Stati Uniti si aspetta che l'incontro contribuisca a stabilire un meccanismo per gestire la diffidenza tra i due paesi. Uno degli obbiettivi principali è ristabilire la comunicazione militare e contrastare il traffico di fentanyl  verso gli Stati Uniti.

La Cina non ha rivelato la linea che intende seguire, ma Hu Xijin, un importante commentatore del giornale statale Global Times, ha elencato su Weibo tre importanti priorità [zh]:

首先是台湾问题,王毅在上月底对华盛顿的访问中明确表示,台海和平稳定面临的最大威胁是“台独”,中美关系面临的最大挑战也是“台独”。二是,美国变本加厉打压中国高科技企业,不断在对华半导体技术禁运方面加码,搞围堵中国的 “脱钩断链”。三是,在南海公开煽动菲律宾等向中国挑衅,并且反复赤膊上阵,威胁中国岛礁的安全。

La prima è la questione di Taiwan. Durante la sua visita a Washington dello scorso mese, Wang Yi ha detto che la minaccia più grande per la stabilità nello Stretto di Taiwan era l’ indipendenza di Taiwan, che rappresentava inoltre la sfida più grande per le relazioni sino-americane. La seconda preoccupazione riguarda la crescente repressione esercitata dagli Stati Uniti sulle società cinesi di tecnologia avanzata attraverso le restrizioni applicate sulla tecnologia dei semiconduttori. Una mossa del genere è di fatto un'ostruzione della catena di produzione cinese. La terza è l'incitamento pubblico degli Stati Uniti alle Filippine e ad altri paesi nel Mar Cinese Meridionale a provocare la Cina. Ciò rappresenta una minaccia per le isole cinesi nella regione.

Alcuni hanno pronosticato che la Cina avrebbe anche colto l'opportunità per corteggiare gli investitori stranieri in un periodo di forte calo degli investimenti esteri:

Un caloroso benvenuto. Centinaia di persone, tra cui i CEO di importanti aziende americane, sono attese alla cena in cui il Presidente Xi Jinping sarà l'ospite d'onore in occasione della sua visita a San Francisco per il vertice APEC di questo mese.

L'esperto di Cina Miles Yu, tuttavia, vede la visita di Xi Jinping come una mossa per risolvere la “crisi di credibilità” interna, usando il palcoscenico internazionale per promuoversi come leader globale:

Xi’s San Franscico rendezvous could also allow him to promote his own domestic image as a global guarantor of stability. […] positioning him as the global head of a “community of common destiny for all mankind.” He no doubt views an international forum such as the APEC Summit as a golden opportunity for the CCP’s self-promotion.

L'incontro di Xi a San Francisco potrebbe anche consentirgli di promuovere la propria immagine interna come garante globale della stabilità, posizionandosi come il leader globale di una “comunità di destino comune per tutta l'umanità”. Indubbiamente egli vede un forum internazionale come il vertice dell'APEC come un'ottima opportunità per l'autopromozione del Partito Comunista Cinese.

La sua osservazione è in linea con le opinioni manipolate di Weibo, in cui popolari idee antiamericaniste sono state censurate e sostituite da commenti e sentimenti positivi in vista del vertice, come ha indicato Manya Koetse di What's on Weibo:

Many of these optimistic sentiments stem from a response to an op-ed published by People’s Daily. The op-ed argues that maintaining stable relations between the US and China, fostering peaceful coexistence, is crucial for global future and world peace.

Molti di questi sentimenti ottimistici derivano dalla risposta ad un op-ed pubblicato dal People's Daily. L'articolo sostiene che il mantenimento delle relazioni stabili tra Stati Uniti e Cina che favorisca la coesistenza pacifica, è fondamentale per il futuro globale e la pace nel mondo.

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