
Screenshot tratto dal video Youtube di un documentario sulle parenti dei militari realizzato da Važnye Istorij. Uso legittimo.
Le proteste pubbliche delle parenti dei soldati [ru, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che sono stati reclutati e mandati a combattere in prima linea contro l'Ucraina vanno avanti in Russia sin dall'inizio dell'arruolamento obbligatorio “parziale” del settembre 2022. Tuttavia, se all'inizio erano incentrate sulla necessità di “aiutare” i soldati arruolati, insistendo sulla richiesta di fornire [en] loro munizioni e “migliori” condizioni in cui combattere, adesso alcune donne esprimono pubblicamente una chiara presa di posizione contro la guerra.
Il 7 novembre, circa 30 di queste donne hanno partecipato a una manifestazione organizzata a Mosca dal partito comunista. Come riportato dalla BBC, si sono presentate senza alcun invito, e la loro protesta è durata approssimativamente cinque minuti, prima che fossero costrette a mettere via i cartelloni. In seguito, le partecipanti hanno cercato di organizzare delle proteste in diverse regioni russe, ma i governi locali di Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk e altre città si sono rifiutati di concedere loro l'autorizzazione, secondo TV Rain.
La protesta più recente ha avuto luogo sulla scia del Natale ortodosso, il 6 gennaio, quando diverse donne hanno separatamente picchettato il Ministero della Difesa e l'Amministrazione presidenziale. Per la prima volta negli ultimi due anni di proteste in Russia, nessuno è stato trattenuto dalle forze dell'ordine, sebbene le guardie dell'Amministrazione presidenziale avessero chiamato la polizia che, secondo il canale Telegram Put Domoj (“La strada verso casa”), nel quale le parenti comunicano e si organizzano, “al suo arrivo ha confermato che i picchettaggi singoli rappresentano una forma di protesta legale”.

Il cartellone dice “Il nostro governo ha reso la mia vita un inferno da quando 15 mesi fa i civili sono stati mandati al fronte. Chiediamo la smobilitazione!” Screenshot tratto dal post Telegram sul canale Put Domoj (“La via verso casa”). Uso legittimo.
Con oltre 38,000 membri, il canale Telegram di queste donne viene regolarmente attaccato da bot filogovernativi e, a causa delle loro segnalazioni, è stato contrassegnato come falso da Telegram il 1 dicembre 2023. Sebbene coloro che ne fanno parte richiedano principalmente che i loro parenti vengano mandati a casa dal fronte, queste donne dicono anche che “noi non vogliamo e non chiediamo che i nostri parenti reclutati vengano scambiati con qualcun altro [da mandare a combattere in prima linea]. Noi vogliamo la smobilitazione!”. Queste donne chiedono anche di porre fine alla guerra, e in alcuni post incolpano “i governi e non per ultimo il nostro presidente” per aver dato inizio alle ostilità.
L'organo mediatico di opposizione Važnye Istorij (“Storie importanti”) ha realizzato un documentario al quale hanno partecipato diverse di quelle donne. Al momento in cui viene scritto questo articolo, il video ha oltre 700 mila visualizzazioni su Youtube.
Il video inizia con l'attivista Maria Andreeva che dice quanto segue:
Наша тема, она какая-то запретная, понимаете? Мне страшно сказать, что я думаю. Мне страшно, что я могу не увидеть больше своего мужа. Вы чего, хотите всех мужиков там перебить? Я уже устала бояться. Мы жили, жили, не задумываясь, пока вот нас не клюнуло. Если люди будут продолжать бояться, эта беда обязательно постучит к ним в дверь. С нами будут действовать достаточно жестко, чтобы другим не было повадно. Лодку раскачиваем не мы. У людей когда-нибудь мозги включатся? Они увидят, что это такое, или нет?
La nostra questione è qualcosa di proibito, capite? Ho paura di dire quello che penso. Ho paura che potrei non rivedere mai più mio marito. Che cosa volete fare, uccidere tutti gli uomini che sono lì? Sono già stanca di avere paura. Abbiamo vissuto e vissuto senza pensare, finché non ci siamo svegliate. Se la gente continua ad avere paura, questo problema di certo busserà alla loro porta. Agiranno contro di noi piuttosto duramente, in modo che la cosa non diventi un'abitudine. Non siamo noi che stiamo portando guai. Potranno mai accendersi i cervelli delle persone? Capiranno mai che cosa sta succedendo oppure no?
Il video presenta dei timecode corrispondenti a ciascun episodio, i cui titoli sono più che indicativi. Le donne parlano di paura, ingiustizia, speranze perdute, del disturbo da stress post-traumatico dei loro parenti, di sfiducia nei confronti del governo. Eppure, alcune di loro affermano comunque che la guerra è stata la “reazione” della Russia a “un'aggressione”, cosa che rappresenta il tema principale della propaganda russa più recente.
00:00 “La nostra è una questione proibita”
00:45 Donna ucraina con cittadinanza russa il cui marito sta combattendo per le forze armate russe
03:54 “Adesso non appartieni nemmeno a te stessa”
05:08 “Dare alla luce un bambino in questo paese fa paura. Soprattutto se è un maschio.”
07:33 “Fino all'ultimo non potevo credere alla mobilitazione”
09:03 “Dobbiamo fare tutto il possibile per non uccidere altre persone”
10:58 “Dell'unità militare di mio marito non è rimasto nessuno”
11:59 “Difficile immaginare con quale mentalità torneranno dal fronte”
15:08 “Nessuna lamentela, tutto viene fatto per tempo, tutto è ancora in gioco”
16:58 “Siamo pronti a vendere l'anima al diavolo pur di tornare a casa”
17:40 “Si comporteranno duramente così che gli altri non ci facciano l'abitudine”
18:50 “Ci chiamano agenti di Kiev e dell'occidente in declino”
19:32 Perché le mogli delle reclute non voteranno Putin
21:49 “Non ho osato chiedergli se avesse ucciso qualcuno”
22:23 “Quali sono realmente i nostri obiettivi in merito all'Ucraina?”
24:39 “Lasceremo ai nostri figli un paese tremendo”
Al momento ci sono 12.595 commenti sotto il video. Un utente ha scritto:
Ничего плохого о женщинах я не думаю.Я думаю они слишком скромны в части возврата мужей.И очень долго 2 года они молчали – за молчание похоронками платили.Выходить на улицы городами.Я в такой день к ним присоединюсь.За вывод войск .Я за победу Украины с 1 х дней вторжения моей страны .И да – за возврат ей территорий .Не понимаю мужчин которые пошли …Мало нам чеченской было ?
Io non penso nulla di male di queste donne. Credo che siano fin troppo pacate quando si tratta di riprendersi i loro mariti. E sono state in silenzio troppo a lungo, per due anni, pagando il loro silenzio coi funerali. Quando usciranno e marceranno per le strade della città, quel giorno io mi unirò a loro. Per il ritiro delle truppe. Ho tifato per la vittoria dell'Ucraina sin dai primi giorni dell'invasione da parte del mio paese. Sì, anche per la restituzione dei suoi territori. Non capisco gli uomini che sono andati al fronte…la guerra [en] in Cecenia non è stata abbastanza?
Qualche giorno fa, Maria Andreeva ha nuovamente picchettato da sola l'Amministrazione presidenziale di Mosca. Stavolta, come descrive sul suo canale Youtube, un poliziotto ha cercato di trattenerla piuttosto brutalmente, ma l'ha poi lasciata andare all'arrivo di un altro agente.
Nel marzo 2024, in Russia si terranno le elezioni presidenziali, delle quali Vladimir Putin sarà ancora una volta il vincitore indiscusso [en]. Come illustrato [en] dal Guardian, le elezioni sono una formalità [en], poiché Putin domina il sistema politico e i media russi da oltre 20 anni, e ogni genere di dissenso è stato criminalizzato.
Tuttavia, l'Amministrazione presidenziale si preoccupa persino del fatto che delle “non-elezioni” come queste debbano tenersi in un contesto nel quale parte della società sta protestando. Stando alla testata Kommersant, citata da RTVI, la questione legata all'umore delle parenti degli uomini reclutati è stato discussa durante un seminario per i rappresentanti delle commissioni elettorali regionali e i vicegovernatori responsabili della politica interna. Il seminario si è tenuto tra il 16 e il 18 novembre 2023, ed era dedicato alle elezioni presidenziali russe di marzo 2024. Al seminario, affermano le fonti del giornale, è emersa l'opinione secondo cui la società non ha attualmente bisogno di “show politici”, e l'idea che di conseguenza la campagna elettorale debba essere “semplice e comprensibile”. Uno dei rischi di carattere informativo identificati dagli organizzatori del seminario era “l'umore delle donne le cui persone care si trovano nella zona [di guerra] dell'Operazione militare speciale”. Secondo una fonte della testata, i partecipanti all'evento hanno osservato che occorre “tenersi in contatto con queste donne, prestare attenzione ai loro problemi e facilitarne la soluzione”. Questo potrebbe essere il motivo per cui le donne che stanno picchettando l'Amministrazione presidenziale non sono ancora state arrestate.