Il 2 giugno 2024 si svolgeranno le elezioni presidenziali in Messico e, per la prima volta nella storia del Paese, ci sono i presupposti affinché si abbia una donna alla presidenza del Messico. Claudia Sheinbaum Pardo e Berta Xóchitl Gálvez Ruíz si contendono il primo posto nei sondaggi, lasciandosi alle spalle un ampio distacco dal terzo candidato, Jorge Álvarez Máynez. Per esempio, il sondaggio realizzato dal gruppo Mitofsky per la rivista El Economista [es, come tutti i link seguenti] posiziona Sheinbaum Pardo al 56%, Xóchitl Gálvez Ruíz al 32,2% e Álvarez Máynez all'11,8%.
Le elezioni si svolgono in uno scenario in cui il potere esecutivo e il potere legislativo si scontrano con quello giudiziario: le proposte di legge che vengono approvate dal congresso vengono bloccate dalla Suprema Corte de Justicia. Dall'altra parte, non si ferma l'escalation di violenze da parte della criminalità organizzata nei confronti dei candidati alla carica di sindaco e alla giunta.
Claudia Sheinbaum Pardo scommette sulla continuità politica
La candidata di punta fino a questo momento è Claudia Sheinbaum, scienziata e ricercatrice dell'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM). Diventa Segretaria del Medio Ambiente di Città del Messico (CDMX) nell'anno 2000 durante il governo della capitale di Andrés Manuel López Obrador (AMLO). Più tardi, nel 2016, ottiene la carica di sindaca di Tlalpan nello stato di CDMX. Nel 2018 diventa la prima donna a capo del governo della capitale, seguendo la stessa corrente politica di AMLO e facendosi portavoce della sinistra socialdemocratica. Claudia Sheinbaum è la candidata della coalizione dei partiti Movimiento de Regeneración Nacional (MORENA), Partido del Trabajo (PT) e Partido Verde Ecologista de México (PVEM) dal settembre 2023, a seguito di controverse elezioni interne nelle quali ha prevalso sull'ex cancelliere Marcelo Ebrard Casaubón e sull'ex segretario del governo Adán Augusto López Hernández.
Come capo del governo di Città del Messico, ha realizzato uno dei più ambiziosi programmi di riforestazione piantando 30 milioni di alberi. Allo stesso modo, ha promosso la costruzione delle due linee di funivia note come Cable Bus che collegano le parti più alte della città. Inoltre, ha diretto l'ampliamento delle linee di metro-bus e nella pandemia del Covid-19, avvenuta durante il suo mandato, la città è stata premiata dall'UNESCO per la sua risposta contro il virus e i terremoti.
L'opposizione messicana le attribuisce i seguenti scandali: la mazzetta ricevuta dal suo ex marito nel 2006 da parte dell'impresario Carlos Ahumada; il crollo della scuola Rébsamen durante il terremoto del settembre 2017 che ha causato la morte di 26 persone, la maggior parte bambini, avvenuto quando Sheinbaum era sindaca di Tlalpan; il crollo, nel 2022, di uno dei due ponti della metropolitana che ha dato vita all'evento noto come “la linea 12” in cui sono morte sempre 26 persone.
Berta Xóchitl Gálvez Ruíz lotta dal secondo posto
L'espressiva Berta Xóchitl Gálvez Ruíz: senatrice del gruppo politico opposto al partito di destra, il Partido Acción Nacional (PAN). Ha origini umili, è discendente di una famiglia indigena dello Stato di Hidalgo e si è laureata come ingegnera informatica all'UNAM. Gálvez entra in politica nell'anno 2000, quando riveste il ruolo di responsabile dell'Oficina para el Desarrollo de los Pueblos Indígenas (CDI) nel governo di Vicente Fox. Nel 2015 arriva a capo della delegazione di Miguel Hidalgo, CDMX. Nel 2018 diviene senatrice con il PAN. Inoltre, è un'impresaria specializzata nella costruzione di smart building e nella manutenzione di sistemi.
Come senatrice, si è fatta voce critica contro il governo di AMLO. Tra i suoi momenti memorabili ricordiamo l'incatenarsi alla tribuna della seconda sede del senato, l'arrivare a una votazione travestita da dinosauro e il sollecitare il diritto di replica durante la conferenza stampa di AMLO. Quest'ultima è stata la ragione principale che l'ha catapultata alla candidatura per il blocco oppositore Frente Amplio por México, un'alleanza composta dal PAN, dal Partido Revolucionario Institucional (PRI) e dal Partido Revolución Democrática (PRD). Gálvez è stata eletta dopo uno strano procedimento durante il quale tutti i sui contendenti si sono ritirati.
Per il momento, solo l'istituto di ricerca Massiva Caller l'ha posizionata al di sopra di Sheinbaum, tuttavia la loro metodologia mostra un grado di astensionismo che si aggira attorno al 95%. Gálvez, dall'altra parte, è stata ricondotta anche ad atti di corruzione. Nel 2023 il suo successore per il posto di capo della delegazione di Miguel Hidalgo, Víctor Romo, ha denunciato l'esistenza di contratti delle aziende di Gálvez con il governo. Inoltre, un'indagine da parte del giornale Sin Embargo ha rivelato che la casa della candidata, dal valore di 8 milioni di pesos, è stata innalzata sulla base di un progetto di costruzione irregolare. Questo caso è conosciuto come “La Casa Roja”.
Jorge Alvaréz Máynez crea la terza strada
Il deputato federale Jorge Álvarez Máynez non è stato la prima scelta del partito di stampo liberal-progressista (centrosinistra), il Movimiento Ciudadano. Anzi, il governatore di Nuovo León, Samuel García, era il prescelto e aveva già iniziato la precampagna. Tuttavia, di fronte alla possibilità di vedersi obbligato a rinunciare a causa delle pressioni del congresso statale, García ha abbandonato la battaglia. Così, il giovane di Zacatecas lo ha sostituito. Máynez si è ritagliato una nicchia grazie al voto dei giovani, scommettendo su misure a favore dell'ambiente, sulle energie rinnovabili e sulle problematiche dei giovani, come la riduzione della giornata lavorativa o l'accessibilità delle abitazioni.
Alvaréz Maynez ha cercato di affermarsi attraverso l'utilizzo dei social network e sfruttando i primi due dibattiti per mostrare i propri propositi elettorali. Per il momento, la discussione più rappresentativa intrattenuta con una delle due candidate si è verificata durante il secondo dibattito, quando ha chiesto a Gálvez se sarebbe disposta ad appoggiare la proposta di riduzione della giornata lavorativa a 40 ore. Nel 2022 è stato criticato a causa della sua visita a Kiev giudicata come “turismo di guerra” e nell'aprile del 2023 è venuta alla luce un’accusa di aggressione sessuale nei suoi confronti da parte di una simpatizzante di Movimiento Ciudadano.
Nonostante sia una frazione dell'opposizione in Messico, la linea del partito si mostra avversa all'unione con il blocco di Frente Amplio. La linea di Movimiento Ciudadano cerca di aumentare il numero dei propri rappresentanti nel congresso federale e di mostrarsi al pubblico come una terza alternativa ai due poli.
Il prossimo 2 giugno, oltre alla presidenza, verranno eletti 500 deputati a livello federale, così come 128 senatori. Per di più, gli stati di Chiapas, Guanajuato, Jalisco, Morelos, Puebla, Tabasco, Veracruz e Yucatán eleggeranno governatore e congresso statale.