Artisti, accademici e attivisti per i diritti umani hanno protestato [en, come tutti i link successivi] contro la decisione dei censori del governo delle Filippine di attribuire la classificazione X a due film, descrivendola come un attacco alla libertà di espressione.
Il comitato per la revisione e la classificazione di prodotti cinematografici e televisivi (Movie and Television Review and Classification Board – MTRCB) ha attribuito la classificazione X al film “Dear Satan” e al documentario “Alipato at Muog” (Braci Volanti e una Fortezza). Se un film riceve tale classificazione, significa che non viene considerato adatto a essere trasmesso nei cinema pubblici.
“Dear Satan” racconta di un bambino che sbaglia a scrivere “Santa Claus” e spedisce la propria letterina di Natale a Satana, che alla fine del film diventa un personaggio buono. “Alipato at Muog” riguarda le ricerche dell'attivista Jonas Burgos, rapito nel 2007, condotte da parte della sua famiglia.
La messa al bando di “Alipato at Muog,” che ha vinto il premio Special Jury Award come lungometraggio al festival del cinema indipendente di Cinemalaya, un festival filippino di spicco, ha suscitato l'indignazione di diversi investitori. Dopo la presentazione di un ricorso, con la seconda revisione il MTRCB ha rimosso la classificazione X, consentendo la proiezione del film nelle sale.
La direttrice del MTRCB ha però difeso l'attribuzione della classificazione X al film “Dear Satan,” affermando che va contro i valori cristiani:
I have seen the film. I joined the board. I am offended as a Christian. It is not demonic, but it has a different depiction of Satan becoming good. But Satan will never ever be good.
Ho visto il film. Mi sono unita al comitato. Mi sento offesa come cristiana. Non è demoniaco, però dipinge Satana in maniera differente, facendolo diventare buono. Ma Satana non sarà mai e poi mai buono.
Nel caso di “Alipato at Muog,” la direttrice del MTRCB ha insistito nel dire che “la libertà di espressione non è assoluta o priva di limiti.” I revisori hanno osservato che “il film tende a minare la fede e la fiducia del popolo nel proprio governo e/o nelle autorità regolarmente costituite.”
Ma l'autore e regista di “Alipato at Muog”, JL Burgos, che è anche il fratello dell'attivista scomparso Jonas Burgos, ha dichiarato che “non vi è nulla di sovversivo in una famiglia che cerca giustizia.” Ha inoltre aggiunto che il documentario è “una presa di posizione contro le sparizioni forzate e le violazioni dei diritti umani.”
Burgos ha impugnato con successo la decisione del MTRCB e ottenuto il supporto di artisti, studiosi, giornalisti e attivisti. In attesa della seconda revisione del MTRCB, il suo team aveva organizzato delle proiezioni speciali nelle università, promuovendo il messaggio secondo cui “la verità merita di essere vista.”
Una dichiarazione online promossa dall'organizzazione artistica e culturale “Concerned Artists of the Philippines” ha evidenziato l'importanza del documentario:
Works like Alipato at Muog are indispensable for fostering informed public dialogue and must be made accessible to all. The MTRCB's X rating serves only to hinder essential discussions on critical human rights and societal concerns.
Opere come Alipato at Muog sono indispensabili per promuovere un dialogo pubblico informato e devono essere rese accessibili a tutti. La classificazione X del MTRCB serve soltanto a ostacolare le importanti discussioni sui diritti umani fondamentali e le preoccupazioni sociali.
La studiosa Lisa Ito ha sottolineato quanto sia cruciale resistere alla censura e respingere l'eredità della tirannia.
The struggle against censorship is certainly also a struggle against forgetting and collective amnesia. What we see today is our recent history of repression on repeat: the kind of throwback no one finds nostalgic or takes pleasure in.
La lotta contro la censura è di certo anche una lotta contro l'oblio e l'amnesia collettiva. Quello che vediamo oggi è la nostra recente storia di repressione che si ripete: quel tipo di ritorno al passato che nessuno trova nostalgico o di cui si compiace.
Ciò a cui lei fa riferimento è l'epoca della Legge Marziale (1972–1981), che condusse a una riduzione delle libertà civili e all'approvazione delle leggi che diedero vita al MTRCB.
L'Unione Nazionale degli Avvocati del Popolo (National Union of Peoples’ Lawyers) chiede l’abrogazione della legge che ha ampliato i poteri di censura del governo. Ha espresso preoccupazione per il fatto che la classificazione X di “Alipato at Muog” non è “un incidente isolato, ma il sintomo di un tentativo più ampio e grave di controllare la narrazione e di ammorbidire la storia che chi è al potere trova scomoda”. L'Unione ha poi aggiunto:
It does not bear the visible scars of physical violence, but it wounds all the same. It may not disappear the filmmakers, but it seeks to erase their voices and bury their work in obscurity where it cannot challenge, provoke, and inspire.
Non porta le cicatrici visibili della violenza fisica, ma ferisce lo stesso. Forse non fa sparire i registi, ma cerca di cancellare le loro voci e di seppellire il loro lavoro nell'oscurità, dove non può sfidare, provocare e ispirare.
L'Associazione dei registi filippini (Directors’ Guild of the Philippines) ha dichiarato che la classificazione X rappresenta “un allarmante superamento del mandato dell'MTRCB, che riflette un'inquietante imposizione di pregiudizi politici e religiosi sulle opere creative”. Ha quindi esortato l'MTRCB a essere equo e obiettivo.
The role of the MTRCB should be to evaluate films based on their content and merit rather than imposing subjective moral judgment that can stifle creativity and freedom of expression.
Il ruolo dell'MTRCB dovrebbe essere quello di valutare i film sulla base dei loro contenuti e meriti, piuttosto che imporre un giudizio morale soggettivo che può soffocare la creatività e la libertà di espressione.
Nel frattempo, i produttori di “Dear Satan” hanno chiarito che il film non è in realtà una glorificazione di Satana.
The film is a narrative about the power of faith and the triumph of good over evil. We wanted to illustrate that, despite the presence of evil in the world, faith and virtue can prevail.
Il film è un racconto sul potere della fede e sul trionfo del bene sul male. Volevamo dimostrare che, nonostante la presenza del male nel mondo, la fede e la virtù possono prevalere.
Alla fine, i produttori di “Dear Satan” hanno riconosciuto le preoccupazioni dei recensori dell'MTRCB e hanno accettato di modificare il titolo del film.