L'arte della resistenza come arma nel movimento studentesco in corso nel Bangladesh

Protesting students in Dhaka. Image by Yeasir Arafat. Used with permission.

Studenti in protesta a Dhaka. Immagine di Yeasir Arafat. Utilizzata con autorizzazione.

Le proteste studentesche in corso in Bangladesh sono entrate in una nuova fase con l'annuncio di un “movimento di non cooperazione“[en, come i link seguenti]. A partire dal 4 agosto, i manifestanti si rifiutano di collaborare con il governo. Il gruppo che sta guidando il movimento, ovvero Studenti contro la discriminazione (SAD), ha anche chiesto le dimissioni del governo se le loro richieste in nove punti – che includono le scuse del Primo Ministro Sheikh Hasina, le dimissioni di diversi ministri e giustizia per le oltre 200 persone morte a causa della brutalità della polizia nelle ultime settimane – non verranno soddisfatte.

Il governo ha represso gli studenti e gli attivisti dell'opposizione con incursioni notturne e oltre 10.000 persone sono state arrestate in tutto il Paese dal 15 luglio, quando le proteste sono diventate violente. Sono state accusate di aver compiuto attacchi incendiari, atti di vandalismo contro le installazioni KPI governative e di aver ucciso altre persone durante le violenze.

L'utente Raihan Amin Rana ha pubblicato le immagini delle proteste del 3 agosto 2024.

NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA: Più di 50 mila persone si sono riunite nel centrale Shahid Minar della capitale Dhaka. Anche i tiratori di risciò della città si sono uniti a loro con i propri risciò cantando #StepDownHasina. La protesta prosegue in tutto il Paese mentre il governo e i loro quadri continuano a sparare su Comilla e Fazipur.

Un aspetto notevole delle proteste studentesche è la diffusa condivisione di vignette e fumetti sui social media, oltre a graffiti e manifesti affissi per le strade. Tuttavia, non è la prima volta che l'arte viene utilizzata nelle proteste: una forma unica di arte della resistenza ha iniziato a emergere a metà degli anni '70 in Sudafrica, durante le lotte anti-apartheid.

Facebook è diventato rosso

L'accesso a Internet in Bangladesh è stato completamente interrotto per cinque giorni, dalla sera del 18 luglio al 23 luglio. Dopo dieci giorni, il 28 luglio, è stato ripristinato l'accesso a Internet mobile e la maggior parte delle piattaforme social sono state sbloccate il 31 luglio. Nel frattempo, molte persone hanno avuto accesso alle piattaforme social tramite VPN, nel tentativo di aggiornarsi sulle proteste.

Gli utenti di Facebook del Bangladesh inondano i newsfeed di rosso.

Dal 30 luglio, molti studenti e sostenitori hanno cambiato la foto del loro profilo Facebook in rosso, su richiesta degli organizzatori della protesta. In risposta, gli attivisti filogovernativi hanno cambiato i loro profili Facebook in nero, poiché il governo ha dichiarato la data un giorno di lutto per gli studenti uccisi.

Ben presto persone di diversa estrazione sociale hanno iniziato ad abbracciare questi gesti simbolici a sostegno degli studenti e in segno di protesta per le vite perse durante la violenza:

Ieri, l'intero Facebook è diventato rosso per il sangue dei nostri martiri. Gli oppressori non hanno il diritto di piangere quando le loro mani sono piene di sangue.

In un'intervista al quotidiano Prothom Alo, Saiful Alam Chowdhury, studente dell'Università di Dhaka, ha dichiarato: “Mentre il nero è il simbolo del lutto, il rosso simboleggia la rivoluzione e l'amore. Il rosso è il simbolo del valore e del coraggio”.

Figure iconiche delle proteste

Una delle prime vittime della violenza della polizia è stato Abu Sayed, studente della Begum Rokeya University di Rongpur. La polizia gli ha sparato e l'incidente è stato trasmesso dalla TV locale e diffuso sui social. Dopo essere stato colpito dal primo proiettile, si è alzato in piedi, allungando il braccio, prima di essere colpito più volte fino a cadere. Un'immagine tragica che è rimasta impressa nella memoria delle persone.

L'utente Rodoshi di X (ex Twitter) ha ritenuto che la polizia stesse tentando di rovinare le indagini sulla morte di Sayed:

Devo sottolineare che il rapporto informativo (FIR) di Abu Sayed ha opportunamente tralasciato il fatto che è stato sparato da un poliziotto. L'accaduto è stato ripreso in un video. Quindi come saranno coperte le morti degli altri?

La posa iconica di Sayed, come ha osservato Munna Hossain, è stata in seguito utilizzata come simbolo delle proteste su vari media, compresi i graffiti:

Il testo del graffito che accompagna l'immagine recita: “Le tempeste infuriano dentro di me, offro il mio petto per essere sparato”.

Un'altra figura emblematica è Mir Mahfuzur Rahman Mugdho, che è stato visto per l'ultima volta mentre distribuiva acqua ai manifestanti in seguito allo sparo di lacrimogeni nel sobborgo Uttara di Dhaka il 18 luglio. È stato sparato alla testa poco dopo il lancio di lacrimogeni sui manifestanti. Uno studente, GH Ahsan Habib, ha condiviso una delle tante opere d'arte che raffigurano l'eroismo di Mugdho:

Il testo recita: “Mugdho tornerà e ci chiederà: ‘Acqua, qualcuno ha bisogno di acqua'?”.

Vignetti, grafiche e arte digitale

Negli ultimi cinque anni, numerosi scrittori, vignettisti e giornalisti sono stati arrestati e perseguiti in base al draconiano Digital Security Act (2018-2023), che limita la libertà di espressione. Il successivo Cyber Security Act (2023) contiene disposizioni che criminalizzano la propaganda o le campagne contro la guerra d'indipendenza del Bangladesh, nonché la condivisione di foto distorte di personalità, tra cui il Primo Ministro.

Nonostante questa legislazione, le proteste studentesche hanno suscitato molte vignette e opere d'arte digitale con caricature del Primo Ministro e dei membri del suo gabinetto.

L'utente Mahjabin, nel frattempo, ha condiviso immagini di attacchi a manifestanti pacifici nel campus dell'Università di Dhaka da parte di bande della Bangladesh Chhatra League, l'ala studentesca del Partito al governo:

Tutti gli Occhi sul #BANGLADESH
Disegnato da Nayeera Noor

Anche Perspective Asia ha condiviso alcune opere d'arte rivoluzionarie:

Arte rivoluzionaria dal #BANGLADESH

Altra arte rivoluzionaria dal #Bangladesh

Murales e street art

Nel contesto della riduzione dello spazio per la libertà di espressione, il Bangladesh ha una ricca storia di street art che riflette le varie crisi sociali, economiche e politiche del Paese.

Durante le proteste, sono emersi numerosi graffiti sui muri e sulle strade delle principali città. Il professionista informatico Fahim Muntasir ha condiviso quanto segue:

Quando le parole non bastano, l'arte parla chiaro. I graffiti della North South University Gate-1 mostrano la forza vitale dei movimenti in corso in Bangladesh.

Un altro utente di X ha condiviso la deturpazione di un graffito raffigurante Mashrafe Mortaza, l'ex capitano di cricket e attuale deputato del Partito al governo, rimasto in silenzio durante le proteste degli studenti:

Il ‘Prima e Dopo’ di quel famoso murales di Mashrafe.

Scene di oggi da BUET!

📷 Atiqur Rahaman

Gli studenti hanno anche organizzato flash mob di graffiti in tutta la capitale:

La Campagna con Graffiti e Arte Murale è stata Realizzata Oggi dagli Studenti Manifestanti, 28 luglio 2024.

Anche gli altri utenti di X hanno condiviso al riguardo:

Graffiti a Dhaka🇧🇩

I graffiti sul muro recitano: “Perché avete ucciso i miei fratelli?”.

L'attivista studentesco Ahosanuzzaman Roni, nel frattempo, ha postato una foto da drone della street art di protesta nel sobborgo Banasree della capitale:

Vista di un Drone lungo un Blocco Stradale con Murales, Banasree |

Musica di resistenza

Alcune canzoni, tra cui আমার ভাই শহিদ কেন? (Perché mio fratello è morto?) di FACTEM, চলো ভুলে যাই (Dimentichiamo) di Parsha, কথা ক (Parla) di Shezan e আওয়াজ উডা (Alza la voce) del rapper Hannan Hossain Shimul, che ha ottenuto 1. 4 milioni di visualizzazioni — sono state diffuse su YouTube, TikTok e altre piattaforme social, attirando l'attenzione sulle proteste studentesche.

Hannan, tuttavia, è stato arrestato il 25 luglio a Narayanganj e posto in custodia cautelare per due giorni; le accuse contro di lui non sono ancora state specificate:

Il rapper e artista Hannan Hossain è stato arrestato pochi giorni fa e ora si trova in custodia di polizia. Il tribunale ha concesso 2 giorni di interrogazione (su custodia cautelare).

Hannan ha recentemente pubblicato una canzone “Awaaz Utha” a favore degli studenti e contro l'oppressione. #FreeHannah

Negli ultimi anni, diversi musicisti del Bangladesh sono stati arrestati e/o perseguiti in base al Digital Security Act. Adam Shapiro, Senior Manager dell'International Programs at Artists at Risk Connection (ARC), ha riassunto la situazione dicendo: “L'arresto arbitrario di Hannan è il più recente di una serie di attacchi brutali e sistematici alla libertà di espressione in Bangladesh”.

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