Nota: Puliima, la Conferenza sulle lingue e le Tecnologie indigene [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] si è tenuta dal 21 al 25 agosto 2023 a Darwin, in Australia. Rising Voices è lieta di essere stata partner sostenitore di questo evento che ha riunito oltre 900 delegati provenienti da tutta la regione. Nel corso della settimana, presenteremo diversi partecipanti che stanno incorporando la tecnologia e i media digitali nel loro lavoro linguistico.
Anissa Jones è una dhiyin (donna) della comunità aborigena Boorooberongal Dharug di Marrengorra (Richmond), Dharug Ngurra (paese) conosciuto anche come Sydney, Australia. Ha insegnato per più di 20 anni a diversi livelli scolastici e in contesti professionali e universitari. Ha tre figli e due nipoti e attualmente vive a Cootamudra in Wiradjuri. Ha conseguito un master in educazione linguistica indigena e ha unito il suo amore per la tecnologia a quello per la lingua dharug.
Tra gli strumenti preferiti da Anissa per il suo lavoro linguistico e tecnologico ci sono Flip, Pixton, Padlet e il servizio Google Suite (ora Workspace). Collabora inoltre con il programma di Indigital, di proprietà indigena, per introdurre la realtà aumentata nella narrazione digitale.
In questa intervista via e-mail con Rising Voices, Anissa fornisce ulteriori informazioni sulla sua sessione alla conferenza Puliima intitolata “Bayala Muru – percorsi di dialogo: l'importanza del digital storytelling e del sostegno al nostro ICIP”.
Rising Voices (RV): Può raccontarci brevemente su cosa verteva la sua presentazione alla conferenza di Puliima?
Anissa Jones (AJ): My presentation is about using technology to record our stories and language for Digital Storytelling. More importantly, identifying how we maintain our Indigenous Cultural Intellectual Property (ICIP) when working in non-Community based spaces such as educational facilities to create these stories. First and foremost Digital Storytelling is about connecting with Community and a little less about being good at technology. You can capture Digital Storytelling with just paper, pencils and a camera/phone or a recorder. As technology progresses, we need to be more aware of our ICIP as we navigate the tools and institutions that have an interest in Aboriginal Languages and stories. One way to address this is to use mob owned businesses or training facilities who have a deeper understanding of ICIP and Cultural Protocols. Another is to use Contract Law to ensure our ways of knowing, being and doing remain with the Community.
Anissa Jones (AJ): La mia presentazione riguarda l'uso della tecnologia per registrare le nostre storie e la nostra lingua per il Digital storytelling. E, cosa ancora più importante, di come mantenere la nostra Proprietà Intellettuale Culturale Indigena (ICIP) quando lavoriamo in spazi non comunitari, come le strutture educative. In primo luogo, il Digital Storytelling riguarda la connessione con la comunità e l'essere esperti di tecnologia passa in secondo piano. Per registrare uno storytelling digitale bastano un foglio di carta, delle matite e una macchina fotografica o un cellulare come registratore. Con il progredire della tecnologia, dobbiamo essere più consapevoli della nostra proprietà intellettuale culturale indigena e orientarci tra le risorse e le istituzioni interessate alle lingue e alle storie aborigene. Un modo per affrontare questo problema è quello di ricorrere a imprese o centri di formazione di persone indigene che abbiano una conoscenza più approfondita della proprietà intellettuale culturale indigena e dei protocolli culturali. Un altro modo è quello di applicare il diritto contrattuale per garantire che i nostri modi di conoscere, essere e fare rimangano nelle comunità.
RV: Cosa spera che il pubblico possa trarre e imparare dopo aver partecipato alla sua presentazione?
AJ: I hope that the yarns we have in the presentation are the greatest takeaway and that they inspire the audience to create their own digital stories. Ideally, I want to create a community of Digital Storytellers who can take their learnings back to their Communities and build up their own repositories, working with the tools that best suit them and know that their ICIP is protected. I think it's so important to learn from one another and I know that I will learn from this experience as well. I would like all participants to feel that this is a good way to use technology and language without compromising their Cultural beliefs.
AJ: Mi auguro che le storie che abbiamo raccolto nella presentazione siano la cosa più importante e che ispirino il pubblico a creare le proprie storie digitali. Idealmente, vorrei creare una comunità di Digital Storyteller che possano portare i loro insegnamenti nelle loro comunità e creare i propri archivi, lavorando con gli strumenti più adatti a loro e sapendo che la loro ICIP è protetta. Penso che sia così importante imparare gli uni dagli altri e so che anch'io imparerò da questa esperienza. Vorrei che tutti i partecipanti sentissero che questo è un buon modo di usare la tecnologia e la lingua senza compromettere le loro convinzioni culturali.
RV: Che cosa non vede l'ora di fare a Puliima?
AJ: Well, I've heard the laksa is good, so I'm looking forward to it. Jokes aside, I can’t wait to catch up with mittigar mudjin (family and friends) as well as making new connections, sharing ideas and having a few laughs.
I hope to learn from the Larrakia people, our beautiful hosts for this event, and from other presenters at Puliima, especially around their experiences in language revitalisation and dual language education systems.
And I’m looking forward to all the new adventures and connections that I will make and to having a great time whilst doing it.
AJ: Ho sentito dire che il laksa è buono, quindi non vedo l'ora. A parte gli scherzi, non vedo l'ora di ritrovare i mittigar mudjin (familiari e amici) e di fare nuove conoscenze, condividere idee e farmi qualche risata.
Spero di imparare dalla gente di Larrakia, i nostri splendidi padroni di casa per questo evento, e dagli altri relatori di Puliima, soprattutto per quanto riguarda le loro esperienze nella rivitalizzazione delle lingue e nei sistemi di istruzione a doppia lingua.
E non vedo l'ora di vivere tutte le nuove avventure e le relazioni che riuscirò a creare e di divertirmi un mondo.
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