
Immagini dell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Screenshot del canale di This Gemini su YouTube
Ogni anno, migliaia di africani [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] tentano la strada dell'immigrazione legale con destinazione l'Europa, anche se la maggior parte non ci riesce. Le difficoltà che insorgono con le ambasciate fanno sì che si crei un mercato che sfrutta dei servizi di rivendita di appuntamenti per i colloqui per il visto.
Nel 2022, una ricerca della BBC rivelò che una buona parte dei giovani africani vuole lasciare il continente, con la speranza di crearsi una vita migliore in Occidente. Nel frattempo si moltiplicano le iniziative, come ad esempio le campagne mediatiche, le sensibilizzazioni o la formazione per incoraggiare l'immigrazione legale dato che alla maggior parte dei richiedenti di visto li viene negato dopo aver pagato somme esorbitanti per presentare i loro documenti. A titolo esemplificativo, in Senegal lo stipendio medio mensile è di 240 dollari statunitensi, però un senegalese deve sborsare 90 euro (100 dollari statunitensi) per pagare il visto.
Si stima che nel 2023, gli africani abbiano speso più di 54 milioni di euro (60 milioni di dollari americani) in visti per lo spazio Schengen che sono stati rifiutati. Questo mini-documentario della catena AJ+ della rete Al Jazeera Media spiega la situazione:
In questo mini-documentario, il giornalista Rémy Nsabimana, di AJ+, sostiene che esista una strategia orchestrata dai paesi dell'Unione Europea per complicare la vita dei numerosi richiedenti del visto, soprattutto africani. Ci si chiede se non sia arrivato il momento in cui i paesi africani applichino la reciprocità, dal momento che gli europei non necessitano del visto per visitare i Paesi del continente. Secondo un articolo della BBC, si tratta di affari fruttuosi che i paesi europei hanno implementato. L'articolo dichiara [fr]:
Schengen News indique dans ses statistiques qu’en 2023, les ressortissants africains ont reçu 704 000 réponses négatives à leurs demandes de visa. Ce nombre de visas refusés représente 41,3 % de tout le montant généré par les demandes rejetées cette année.
Schengen News indica che, nelle sue statistiche, nel 2023, i cittadini africani hanno ricevuto 704 000 risposte negative alle loro richieste di visto. Queste quantità di visti respinti rappresenta il 41,3% del totale delle richieste respinte quest'anno.
Competizione per trovare un posto in fila per avere un colloquio per il visto
In Senegal, un altro fenomeno si aggiunge alle difficoltà incontrate dalla maggior parte degli africani: il pagamento di servizi che assicurano un posto per ottenere un appuntamento per il colloquio obbligatorio nel processo di richiesta del visto, nonostante i siti web ufficiali delle ambasciate indichino che non ci siano posti liberi per diversi mesi. Si tratta della rivendita di posti per colloqui per il visto, previo il pagamento di persone che hanno occupato, in anticipo e nel lungo periodo, tutti i posti disponibili.
In questo contesto, il social media senegalese La maison des Reporters ha fatto un sondaggio per cercare di far conoscere questo sistema di competizione e vendita al miglior acquirente. Nel podcast intitolato “Ho bisogno del visto, però non ho un appuntamento: indagini sul traffico organizzato“, La maison des reporters spiega i fattori che favoriscono questa pratica: la preoccupazione dei cittadini riguardo alla richiesta di un appuntamento per il colloquio, l'obbligo dei richiedenti di adempiere a determinati requisiti per ottenere l'appuntamento, il ruolo delle missioni diplomatiche che favoriscono l'ampliamento di questo mercato nero nonostante smentiscano qualsiasi tipo di responsabilità. Questo è il podcast:
Davanti alla quantità di richieste di visti e la pressione economica che alimenta il sogno di partire per una vita immaginata come migliore, fa si che i venditori di spazi per i colloqui non debbano temere per la loro attività.