L'effetto Kamala sul voto latino

Illustrazione di un manifesto per la campagna della vicepresidente Kamala Harris

Questo articolo del nostro media partner CONNECTAS  [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è stato scritto dal giornalista argentino Leonardo Oliva.

“Elettori latini, vi ascoltiamo e siamo pronti a vincere insieme”. A firmare questo tweet del 27 settembre è Julie Chavez Rodriguez, la prima latina a gestire una campagna presidenziale negli Stati Uniti. La 46enne californiana, nipote di uno storico leader campesino, ha il compito di portare Kamala Harris a vincere le elezioni del 5 novembre contro Donald Trump.

Sia la democratica che il repubblicano hanno lavorato per catturare il voto dei latinos, una comunità che è diventata la più grande minoranza etnica del Paese. Ma, Harris ha una posta in gioco maggiore in questa corsa: storicamente elettori del suo partito, molti ispanici vedono nella vicepresidente – una donna meticcia, figlia di immigrati – una rappresentante delle minoranze. Una persona più empatica nei confronti delle loro esigenze rispetto a Trump, che nell'ultimo dibattito non ha provato vergogna nel replicare una fake news: quella secondo cui gli immigrati haitiani starebbero mangiando gli animali domestici delle famiglie della città di Springfield, in Ohio.

Il tweet di Julie Chavez va inteso in questo contesto. Da quando Harris è diventata la candidata ufficiale alla fine di agosto, si è riaccesa la speranza del Partito Democratico di mantenere la presidenza, dopo la rinuncia di Joe Biden alla sua candidatura per la rielezione. E questo slancio si fa sentire anche tra gli elettori ispanici [en]:

Elettori latini, vi ascoltiamo e siamo pronti a vincere insieme 💪🏽💙🇺🇸

L'organizzazione Voto Latino ha riferito che la registrazione degli elettori è aumentata del 200% da quando  è subentrata Harris. Ciò equivale a circa 112.000 nuovi elettori, di cui più della metà (56%) di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Oltre ai giovani, anche le donne sono motivate a votare, grazie all'effetto Kamala.  

Come riportato da CONNECTAS, a marzo il numero di elettori latinos nel 2024 è aumentato del 6,5% rispetto alle elezioni presidenziali del 2020, vinte da Biden, e del 20,5% rispetto agli aventi diritto al voto nel 2016, quando vinse Trump. Quest'anno, più di un elettore su 10 (14,7%) sarà di origine latina, un numero record. Tuttavia, dei 36,2 milioni di potenziali elettori ispanici, solo 26 milioni sono registrati per votare. È a questi 10 milioni di elettori indifferenti, che non hanno mai messo piede in un seggio elettorale, che il team di Harris punta.

A un mese dalle elezioni, la candidata filogovernativa ha incentrato parte della sua campagna sui temi che più preoccupano i latinos: l'economia, la casa e, in misura minore, il diritto all'aborto. Dall'altra parte, Trump non esita ad attirare gli elettori con un discorso duro contro l'immigrazione, in gran parte proveniente dai Paesi dell'America Latina.

Ernesto Castañeda, direttore dell'Immigration Lab dell'American University e responsabile del Center for Latin American and Latino Studies dell'ateneo di Washington DC, ha dichiarato:

No creo que la migración en sí misma vaya a definir la elección. El tema más importante en las encuestas ahora es la economía, seguido de la inflación.

Non credo che l'immigrazione di per sé determinerà i risultati delle elezioni. La questione più importante nei sondaggi è l'economia, seguita dall'inflazione.

Castañeda sostiene che la nomina di Harris ha cambiato la tendenza di voto non solo tra i latinos, ma anche tra gli afroamericani e insiste sul fatto che le questioni economiche saranno una priorità, quando si tratterà di votare. Spiega:

Son los mismos temas que le incumben a la clase media trabajadora de cualquier otro tipo de comunidad. Los migrantes indocumentados son solo un 3 por ciento de la población estadounidense y los latinos son casi el 20 por ciento de la población y un 18 por ciento de la fuerza laboral, entonces sus temas son el salario mínimo o los derechos laborales, no la situación migratoria.

Sono gli stessi problemi che riguardano la classe media lavoratrice in qualsiasi altro tipo di comunità. Gli immigrati senza documenti sono solo il 3% della popolazione statunitense e i latini sono quasi il 20% della popolazione e il 18% della forza lavoro, quindi i loro problemi sono il salario minimo o i diritti del lavoro, non lo status di immigrato.

Il politologo Franklin Camargo concorda con Castañeda sulle ragioni del voto ispanico:

La prioridad de los latinos es la economía; es el costo de vida y la inflación. En esta área desaprueba enormemente a la administración Biden–Harris.

La priorità dei latinos è l'economia, il costo della vita e l'inflazione. In quest’ ambito disapprovano fortemente l'amministrazione Biden-Harris.

Ma il commentatore politico di Univisión Noticias non è d'accordo con chi dà per  favorita la vicepresidente:

Estamos viendo encuestas que dicen que Donald Trump no solamente aumentaría el voto latino con respecto a las dos contiendas anteriores, sino que sería uno de los candidatos republicanos de la historia reciente en conseguir la mayor cantidad de votos latinos.

I sondaggi dicono che Donald Trump non solo aumenterebbe il voto dei latinos rispetto alle due contese precedenti, ma sarebbe uno dei candidati repubblicani della storia recente a conquistare il maggior numero di voti dei latinos.

Un recente sondaggio condotto dal New York Times mostra quanto saranno combattute queste elezioni, in parte a causa di uno spostamento del voto dei latinos. Se nel 2020 il 65% propendeva per Biden rispetto a Trump, questa volta solo il 55% voterebbe per Harris. Il resto dei pronostici conferma che entrambi i candidati sono in una situazione di stallo dopo il dibattito dell'11 settembre.

Giovani, senza documenti e apatici

Un rapporto del Pew Research Center [en] riflette una realtà contrastante dell'universo degli elettori latinoamericani. Sebbene siano già la minoranza più numerosa (davanti agli afroamericani), hanno ancora meno probabilità di votare rispetto agli americani in generale (53% contro 72%). Ciò è dovuto in parte al fatto che la popolazione latina comprende un gran numero di persone troppo giovani; e anche al fatto che molti altri non hanno la cittadinanza (il 19% dei latinos).

E c'è un altro fattore che relativizza il peso elettorale che potrebbero avere: quasi la metà degli elettori latinos vive in due soli Stati, California e Texas. Ma secondo tutti gli analisti, la campagna elettorale si definirà probabilmente in tre Stati della cosiddetta “cintura d'acciaio” (Pennsylvania, Michigan e Wisconsin), dove gli elettori da sedurre non sono i latinos, ma gli uomini bianchi della classe operaia.

Inoltre, gli ispanici sono il gruppo più apatico quando si tratta di votare. Alle ultime elezioni ha votato solo il 51% degli aventi diritto, rispetto al 63% degli afroamericani e al 74% dei bianchi. Per Camargo:

Hay una falta de interés en el grueso de nuestra comunidad en tener algún tipo de acción política y esto obedece a varias razones. Puede ser falta de asimilación o poca expectativa de cambio, creer que lo que hagas no va a cambiar absolutamente nada.

La maggior parte della nostra comunità non è interessata a intraprendere alcun tipo di azione politica e le ragioni sono molteplici. Può trattarsi di una mancanza di assimilazione o di una scarsa aspettativa di cambiamento, ritenendo che ciò che si fa non cambierà assolutamente nulla.

Un'altra ragione – dice il politologo di origine venezuelana – è che:

Estados Unidos en términos de seguridad, de economía, etcétera, es mucho más próspero que los países de los que venimos, y eso hace que no tengas tanto interés en la política dado que te sientes cómodo.

Gli Stati Uniti, in termini di sicurezza, economia, eccetera, sono molto più prosperi dei Paesi da cui proveniamo, e questo fa sì che ci si interessi meno alla politica perché ci si sente a proprio agio.

Quindi, se gli Stati chiave non sono quelli con la maggiore presenza di latinos e gli elettori ispanici non sono i più attivi alle urne, l'entusiasmo che la candidatura di Kamala Harris ha suscitato in una parte della popolazione latina sarà sufficiente a farla vincere?

Naleo, una ONG che si occupa di promuovere la partecipazione dei latinos alla vita democratica degli Stati Uniti, riconosce che la candidatura di Harris ha aumentato l'entusiasmo della comunità. Ma secondo quanto dichiarato a CONNECTAS da Dorian Caal, direttore della ricerca sull'impegno civico dell'organizzazione, il voto dei latinos non è più così scontato.

Los candidatos o las campañas tienen una oportunidad de hablar con la comunidad latina de los asuntos que son importantes para ella. A los latinos les importan asuntos como la migración, pero también otros como el costo de la vida, que ha sido bien importante no solo en esta elección, sino también en el 2022 y en el 2020.

I candidati o le campagne elettorali hanno l'opportunità di parlare alla comunità latina delle questioni che sono importanti per loro. I latinos si preoccupano di questioni come l'immigrazione, ma anche di questioni come il costo della vita, che è stato molto importante non solo in queste elezioni, ma anche nel 2022 e nel 2020.

Caal ha tuttavia apprezzato il ruolo che le donne della comunità latina, più partecipative, svolgeranno in questa corsa per la presidenza. Inoltre, Caal sostiene che:

La comunidad latina es especialmente una comunidad joven [68 por ciento tiene menos de 50 años, contra el 52 por ciento del resto de los estadounidenses]. Por eso serán un segmento importante en estas próximas elecciones.

La comunità latina è particolarmente giovane.[ Il 68% ha meno di 50 anni [en], rispetto al 52% degli altri americani].Per questo motivo saranno un segmento importante nelle prossime elezioni.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.