Il pluripremiato giornalista Mech Dara [en, come tutti i link successivi] è stato arrestato nella capitale cambogiana di Phnom Penh per il presunto reato di istigazione a causa di post sui social che avrebbero “causato disordini sociali o confusione.” Il suo arresto è stato ampiamente condannato da gruppi mediatici di livello locale e internazionale, che hanno richiesto il suo immediato rilascio.
Qualche giorno prima del suo arresto, avvenuto il 30 settembre, Dara aveva postato delle foto ritraenti operazioni di estrazione nella provincia di Prey Veng. Le autorità locali avevano criticato i suoi post, accusando il giornalista di disinformazione e pretendendo che si ricorresse ad azioni legali nei suoi confronti. Il portavoce del tribunale che si è occupato del caso ha riassunto le basi delle accuse mosse contro Dara come segue.
Mech Dara had uploaded many posts that were inciting and shared an edited picture of Ba Phnom Mountain being demolished, which were false, misleading, and made-up with the intention to incite people to anger and misunderstand the government’s leadership.
Mech Dara ha pubblicato numerosi post di istigazione e condiviso un'immagine modificata di Ba Phnom Mountain che veniva demolita, contenuti risultati falsi, fuorvianti e fabbricati con l'intenzione di istigare le persone alla rabbia e al fraintendimento della leadership del governo.
Gli amici e sostenitori di Dara ritengono che il suo arresto possa anche essere correlato alla sua inchiesta del 2023, che rivelò operazioni legate al traffico di esseri umani e a truffe informatiche in Cambogia. Un funzionario e tycoon locale collegato a tali controversie è stato sanzionato dal governo degli Stati Uniti lo scorso mese.
Organizzazioni della società civile affermano che l'arresto di Dara rappresenta “un chiaro tentativo di mettere a tacere un giornalista coraggioso, le cui inchieste hanno ripetutamente chiesto chiarezza nei casi di violazione dei diritti umani.” Hanno inoltre esortato lo stato a ritirare le accuse nei suoi confronti.
We urge the Cambodian government to immmediately drop the charges against Mech Dara, release him from prison and stop all forms of harassment against media organisations and journalists. The arrest of Dara is a clear attempt to intimidate and silence him and other journalists in a country where press freedoms are routinely curtailed.
Esortiamo il governo cambogiano a ritirare immediatamente le accuse contro Mech Dara, a rilasciarlo dal carcere e a porre fine a tutte le forme di vessazione contro le organizzazioni dei media e i giornalisti. L'arresto di Dara è un chiaro tentativo di intimidire e mettere a tacere lui e altri giornalisti in un Paese in cui la libertà di stampa viene regolarmente limitata.
Il direttore esecutivo della Cambodian Journalists Alliance Association, Nop Vy, ha osservato che i post di Dara sui social media non hanno messo in pericolo nessuno.
I still beg the court to consider the [incitement] charges and free him because what he posted — to me — does not seriously affect public order and social security.
Torno a chiedere al tribunale di riconsiderare le accuse [di istigazione] e di liberarlo, poiché a mio parere ciò che ha postato non compromette seriamente l'ordine pubblico e la sicurezza sociale.
I colleghi e i parenti che lo hanno visitato in carcere hanno raccontato che, da vero giornalista, ha chiesto una penna e un blocco per gli appunti.
The outpouring of concern for @MechDara1 has been tremendous. We're glad to tell you that his spirits remain high and love of journalism unbroken. The first thing he asked for in prison was “a pen and a notepad.” Legend. #FreeMechDara #JournalismIsNotACrime pic.twitter.com/V28NdktNbe
— Free Mech Dara (@FreeMechDara) October 8, 2024
Le manifestazioni di preoccupazione per @MechDara1 sono state enormi. Siamo lieti di comunicarvi che il suo spirito rimane alto e il suo amore per il giornalismo intatto. Le prime cose che ha chiesto in prigione sono state “una penna e un blocco per appunti”. Leggenda.
Nonostante le manifestazioni di sostegno, il governo cambogiano sembra essersi impuntato. Un portavoce del Ministero dell'Informazione ha esortato i gruppi mediatici a porre fine alle “affermazioni false e infondate sullo stato della stampa in Cambogia”. Il funzionario ha insistito sul fatto che la carta d'identità di Dara è scaduta nel 2022 e che non dovrebbe essere considerato né un giornalista né un freelance. Ha inoltre consigliato ai gruppi e ai governi stranieri di smettere di giudicare erroneamente la situazione della stampa nel Paese.
The criminal act of an individual must not be used to assess the state of the press in Cambodia. The freedom of the press in Cambodia is not subject to any foreigners’ claims.
La condotta penale di un individuo non deve essere usata per valutare lo stato della stampa in Cambogia. La libertà di stampa in Cambogia non è soggetta a rivendicazioni straniere.
Nonostante le affermazioni del governo sull'esistenza di una prospera stampa libera nel Paese, gli osservatori dei media locali e globali hanno lanciato l'allarme per la chiusura forzata dei media indipendenti e la persecuzione delle voci critiche.
La Cambogia è al 151° posto su 181 Paesi nell'indice di libertà di stampa di Reporter Senza Frontiere (RSF), che rileva come la libertà di stampa sia diminuita significativamente dal 2017.
“La transizione democratica iniziata alla fine degli anni '80 ha permesso l'emergere di un fiorente settore mediatico, fino a quando nel 2017 l'ex primo ministro Hun Sen ha dichiarato una spietata guerra alla libertà giornalistica. La sua triste eredità di repressione contro i media indipendenti sembra essere perpetuata da suo figlio, Hun Manet, al potere dal 2023”.
Attraverso l'hashtag #FreeMechDara diffuso sui social media, i sostenitori di Dara hanno condiviso aggiornamenti sul suo caso e sulla campagna che ne chiede il rilascio. Anche i suoi colleghi hanno scritto tributi e aneddoti sul suo lavoro di giornalista. L'ex giornalista Heimkhemra Suy ha scritto su Dara quanto segue:
I left journalism in late 2015, and though I saw less of Dara after that, I never missed his reports. He continued to shine a light on the country’s darkest issues — corruption, illegal logging, and more recently, the scourge of cyber scams. These were topics that desperately needed attention, but addressing them came with a price. Dara’s dedication has made him a target, and his work, instead of being celebrated, has brought him trouble.
On a personal level, Dara is one of the funniest. But beneath the humor is a person with a level of commitment and bravery that’s hard to find. Dara never backs down, even when most people — including myself — would have retreated to safer ground. He’s relentless in his pursuit of the truth.
Ho lasciato il giornalismo alla fine del 2015 e, anche se da allora ho visto meno Dara, non mi sono mai perso i suoi reportage. Ha continuato a fare luce sulle questioni più oscure del Paese: corruzione, disboscamento illegale e, in tempi più recenti, la piaga delle truffe informatiche. Si trattava di argomenti che necessitavano disperatamente di attenzione, ma affrontarli aveva un prezzo. La dedizione di Dara lo ha reso un bersaglio e il suo lavoro, invece di essere celebrato, gli ha procurato problemi.
A livello personale, Dara è una delle persone più divertenti che io conosca. Ma dietro il suo umorismo si cela una persona con un livello di impegno e coraggio difficile da trovare. Dara non si tira mai indietro, anche quando la maggior parte delle persone, me compreso, si sarebbe ritirata in un terreno più sicuro. È implacabile nella sua ricerca della verità.
Secondo il suo avvocato, Dara ha chiesto al tribunale di essere rilasciato su cauzione a causa delle sue cattive condizioni di salute.