La preservazione della lingua ch'ol attraverso il teatro e i media digitali

#StorieCheIspirano. Incontra 10 attivisti che utilizzano i media digitali per rafforzare e promuovere le lingue maya in Messico.

La foto di Marlene Sánchez, utilizzata con la sua autorizzazione.

Scoprite la storia appassionante di una delle persone selezionate per la borsa di studio sull’attivismo digitale per le lingue maya [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] del 2024, organizzata da Rising Voices. In questo saggio personale, l'autrice condivide la sua storia di attivismo e il progetto con cui cerca di promuovere la sua lingua nativa, all'interno della sua comunità e negli spazi digitali.

Mi chiamo Marlene Sánchez Guzmán, ho 28 anni e sono laureata in Ingegneria dei processi agroalimentari. Attualmente mi occupo della produzione di ortaggi biologici, prodotti nel rispetto dell'ambiente, che mi permettono di offrire cibo sano e di rafforzare l'economia contadina locale. Sono una donna di lingua ch’ol [it] e sono in grado di scrivere nella mia lingua. Sono orgogliosamente originaria dell'ejido [terreno utilizzato in comune per la custodia del bestiame o come aia] Hidalgo Joshil, Comune di Tumbalá [it], Chiapas, Messico.

Nella mia comunità quasi tutti parlano la lingua ch'ol. Coltiviamo caffè, mais e fagioli e manteniamo molte delle conoscenze empiriche dei nostri nonni e l'usanza di salutarci nella nostra lingua. Esistono diverse forme di saluto come: latyo ñumikoñ majlel (sto passando), koñix kermañu (ci vediamo fratello), latyomajlikoñ (arrivederci). Il modo in cui ci esprimiamo in ch'ol è molto bello e unico.

La mia lingua è ciò che mi identifica, è il legame con il luogo da cui provengo. La parola ch'ol deriva da cholel (campo di mais) ed è un'eredità che i nostri genitori ci hanno lasciato e che noi lasceremo alle prossime generazioni. Saper parlare la mia lingua nativa mi aiuta a conquistare la fiducia delle persone della mia comunità affinché si esprimano senza paura, e la cosa più bella in assoluto è che mi permette di approfondire il dialogo con i nostri anziani, che esprimono i loro sentimenti, le loro conoscenze e la visione del mondo che hanno nella nostra comunità. La mia lingua è una ricchezza seminata in un chicco.

Ejido Hidalgo Joshil, Comune di Tumbalá, Chiapas, Messico /  Foto: Marlene Sánchez

Il teatro come opportunità per consolidare la lingua ch'ol

Il lavoro comunitario che svolgo è quello di promuovere e rivitalizzare la lingua ch'ol nella mia comunità, perché voglio che sempre più persone la vedano come un privilegio e non come un limite al progresso. In base alla mia esperienza, parlare la mia lingua non è un ostacolo, poiché ho lavorato con comunità di lingua ch'ol e per loro è un grande sollievo creare uno scambio di conoscenze nella loro lingua.

Nell'ambito del Programma di attivismo digitale per le lingue maya 2024, sto portando avanti un progetto comunitario per sensibilizzare il maggior numero di giovani e bambini della comunità sull'importanza della loro lingua. Tra le attività che sto svolgendo ci sono laboratori per creare e scrivere copioni teatrali in ch'ol. I personaggi creati prenderanno vita attraverso delle marionette, che saranno manovrate dai partecipanti.

Le rappresentazioni saranno registrate in video e trasmesse su diverse piattaforme digitali; realizzeremo anche brevi video delle attività in modo da poterle replicare e mantenere vive le nostre radici.

Spettacolo teatrale comico ch'ol con marionette / Foto: Marlene Sánchez

Mantenere vive le radici dei popoli nativi attraverso la lingua

Per me è molto importante creare progetti che aiutino la mia comunità, soprattutto in ambito culturale, perché molti giovani sono interessati a questo tipo di attività e vi partecipano.

Uno degli aspetti che mi ha portato a realizzare questo progetto è stato lo scarso valore che viene attribuito alla lingua nativa. A volte, per vergogna o imbarazzo, i bambini iniziano a parlare prima lo spagnolo e poi viene insegnata loro la lingua nativa. Anche la migrazione ha avuto un'influenza: le famiglie partono per lavorare in città e i figli crescono al di fuori della loro comunità, e quando ritornano pensano di non avere le stesse radici dei loro genitori.

Di fronte a questa situazione, è fondamentale riscattare e rivitalizzare la nostra lingua ch'ol come prima lingua, attraverso attività che aiutino a comprendere la sua importanza e il suo legame con la nostra identità.

Vorrei che nella mia comunità ci fossero più spazi culturali a disposizione di bambini, giovani, madri e padri, e che i progetti a favore della lingua ch'ol fossero gestiti in tutte le comunità e gli ejido, non solo nei Comuni. In futuro, vorrei avere uno spazio culturale dove poter documentare e rappresentare le nostre storie, le nostre visioni del mondo e le conoscenze dei nostri popoli. Promuovere la cultura e le tradizioni affinché la nostra lingua continui a vivere nel cuore delle generazioni future.

Nell'ambito del mio attivismo cerco di garantire a tutte le persone gli stessi diritti, compreso quello di continuare a parlare la nostra lingua. Nella mia lingua diciamo añ lajwuty (abbiamo figli), añ laj kuxtyälel (abbiamo un'anima) e añ la yik'oty añ la yäxñälel (abbiamo anche un'identità). Il mantenimento della diversità culturale e linguistica del nostro Paese è nelle nostre mani.

Il mio legame con le altre comunità di lingua ch'ol / Foto:  Equipo de servicio Social

Voglio inviare un messaggio ai bambini e ai giovani della mia comunità e dei diversi territori. Voglio che sappiate che possiamo iniziare ad agire nelle nostre comunità, utilizzando i media digitali e la tecnologia come strumenti per promuovere la nostra lingua. Cerchiamo di essere di ispirazione e di unire le forze affinché nessuno si vergogni di parlare una lingua indigena.

È importante utilizzare la tecnologia, che ha raggiunto così tanti luoghi, anche le zone rurali più emarginate. Oggi la tecnologia è avanzata e non ci causerà alcun danno finché potremo usarla e ci permetterà di continuare ad essere quello che siamo. Pertanto, vorrei che più persone si unissero all’attivismo digitale in modo da prendere in mano i media digitali e la tecnologia, perché ne abbiamo la capacità e abbiamo anche un’identità da promuovere, senza doverci vergognare di parlare la nostra lingua in pubblico.

Continuerò a lavorare per il rispetto di tutti i popoli, senza discriminazioni, perché tutti abbiamo la capacità di creare e realizzare opere per le nostre comunità. Riconosciamo il nostro valore e la conoscenza che risiede nei nostri pensieri e nei nostri cuori.

Wokox awälä piälob muk´bä a kajel a pejkañ ilij tsijbuyaj yom milaj chäñ chaleñ tyañ tyi ch’ol. (Grazie di cuore a tutti coloro che leggeranno questa piccola storia, continuiamo a parlare nella nostra lingua ch'ol)

Seguite il mio lavoro su Facebook tramite la Red Comunitario Ch’ol e su YouTube @MarleneSanchezGuzman

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