Questo articolo, scritto da Chan, è stato pubblicato in origine [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] su Hong Kong Free Press (HKFP) il 18 agosto 2024. Ne pubblichiamo una versione editata come parte di un accordo di condivisione di contenuti.
La festa aveva raggiunto il suo apice alle 11 di notte. Con una gran borsa piena di volantini, Kit entrò in un bar gay di Sheung Wan, Hong Kong, si fece strada tra la moltitudine di persone che bevevano e socializzavano e distribuì dei campioni gratuiti. Ognuno conteneva un preservativo, del lubrificante e un foglietto con informazioni sulla prevenzione dall'HIV.
“Grazie! Questi preservativi gratuiti sono abbastanza popolari”, disse un cameriere mentre riceveva cordialmente Kit.
Ma Kit, che lavora per la ONG Gay Harmony e che ha fornito solo il suo nome di battesimo, stava svolgendo la sua ultima missione di divulgazione.
“Il Governo ci ha tagliato i fondi. Dovrò cercarmi un altro lavoro”, dice mentre saluta il cameriere.
Gay Harmony è stata fondata nel 2009 e opera a favore della comunità gay difendendo l'uguaglianza di diritti e fornendo servizi di sostegno, come gli esami per l'HIV. Quell'anno cominciò l'attività con quattro impiegati a tempo pieno, ma ha subito una serie di contrattempi nei primi sei mesi del 2024.
In febbraio, una sovvenzione che riceveva da molto tempo da un fondo governativo è stata ridotta di circa il 30%. Inoltre, in giugno, l'Ufficio per gli affari costituzionali e continentali (CMAB), che dal 2015 aveva appoggiato finanziariamente Gay Harmony attraverso il suo Piano di finanziamento per l'uguaglianza delle opportunità (Orientamento Sessuale), ha rigettato le richieste di sovvenzione del gruppo per tre progetti.
Il programma di finanziamento del CMAB è stato creato nel 1998 per promuovere la comprensione dei diversi orientamenti sessuali come alternativa alle richieste legislative contro la discriminazione per motivi di orientamento sessuale.
Francis Tang, fondatore di Gay Harmony, ha licenziato il personale e si è trasferito in un ufficio più piccolo.
Mentre Tang continuava a cercare di capire il motivo dei tagli ai fondi, un evento pubblico organizzato dal gruppo, un Bazar del Mese dell'Orgoglio programmato in un centro commerciale alla fine di giugno, è stato cancellato dalle autorità per la presunta mancanza delle necessarie autorizzazioni. La cancellazione improvvisa ha costato al gruppo più di 80.000 dollari di Hong Kong (circa 9.370 euro), serviti per decorare più di 20 stand e per la stampa dei volantini.
Non solo Gay Harmony ha questo tipo di problemi. Altri due gruppi attivi nell'ambito delle minoranze sessuali hanno spiegato a HKFP che quest'anno hanno subito riduzioni di finanziamenti pubblici e hanno sofferto più pressioni nel momento in cui hanno cercato finanziamenti all'estero o hanno tentato di organizzare eventi pubblici.
In una città dove la società civile si è vista duramente colpita da quando è stata emanata la legge sulla sicurezza nazionale nel 2020 [it] imposta da Pechino, i gruppi che si occupano delle comunità marginali stanno valutando attentamente la posizione del Governo di Hong Kong rispetto alle minoranze sessuali.
“Non credo che il Governo voglia colpire le minoranze sessuali, ma è certo che non siamo ciò che il Governo vuole appoggiare. La tendenza è sempre stata questa ma, anche così, prima venivamo trattati con un po’ più di parità”, ha dichiarato Tang a HKFP in cantonese.
“Estremamente demoralizzato”
I gruppi LGBTQ+ di Hong Kong hanno sempre avuto risorse limitate. Judy Kan, direttrice esecutiva di Her Fund, gruppo che promuove l'uguaglianza di genere, ha dichiarato a HKFP che, anche se nella città è cresciuto il numero di organizzazioni che si occupano di minoranze sessuali, la maggior parte opera per mezzo di volontari, dato che non può pagare personale a tempo pieno.
Pride Lab è una di queste organizzazioni. Kenn Chan, fondatore del gruppo nel 2013, ha dichiarato a HKFP alla fine di luglio che aveva sperato nel piano del CMAB per fare educazione pubblica.
Nel corso di cinque anni, il gruppo aveva aderito con successo al piano e ha ricevuto annualmente decine di migliaia di dollari di Hong Kong.
Non è stato sufficiente per coprire i costi del personale o quelli amministrativi, ma i volontari del gruppo sono riusciti a realizzare un libro fotografico e un documentario per divulgare storie di minoranze sessuali e dare voce a ONG e a dipartimenti governativi in merito alla diversità di genere.
“Pensiamo che questo tipo di educazione pubblico si adatti alla visione del Governo. Quest'anno abbiamo chiesto finanziamenti per due progetti – una biblioteca umana con storie reali e un'altra per offrire conversazioni sul tema della diversità di genere – ma le nostre richieste non sono andate a buon fine”, ha spiegato Chan in cantonese.
“Non ci sono state reazioni né commenti [da parte del Governo]. È perché non lo stiamo facendo bene? Non lo sapremo mai”, ha affermato Chan. Non esiste alcun canale perché i gruppi LGBTQ+ si possano confrontare con quest'ufficio.
“Siamo molto demoralizzati… Come potevamo continuare con il nostro lavoro?”.
Dopo i sondaggi del 1995 e del 1996, il Governo ha concluso che “sarebbe prematuro adottare una pianificazione legislativa sul tema dell'orientamento sessuale,” secondo quanto appare in un documento ufficiale. Al suo posto, ha cercato di migliorare “la comprensione e l'accettazione pubbliche” delle minoranze sessuali, il che ha dato luogo nel 1998 alla creazione del piano CMAB.
Fino ad ora, Hong Kong non ha alcuna legge che protegga le minoranze sessuali dalla discriminazione.
Dal 2018 al 2023, il piano CMAB ha concesso finanziamenti a 18-24 gruppi all'anno, con uno stanziamento annuale complessivo di più di un milione di dollari di Hong Kong (circa 117.000 euro).
Ma per l'anno fiscale 2024–2025, il suo budget si è ridotto drasticamente da 1.349 milioni di dollari locali (160.000 euro) a 698.000 dollari (circa 83.000 euro) e il numero di beneficiari si è ridotto a 10, secondo il sito web del CMAB.
Oltre che per i tagli ai finanziamenti, i gruppi LGBTQ+ hanno anche protestato perché il Governo ha assegnato risorse a gruppi considerati ostili alla comunità gay.
Secondo l'elenco dei finanziamenti della CMAB, gruppi come l'Associazione Nuova Creazione, Post Gay Alliance e l'Associazione di Educazione Psicosessuale di Hong Kong ricevono sovvenzioni dal 2014.
Nel 2023, HKFP ha informato che i tre gruppi, fondati dalla stessa persona, offrivano terapie per cambiare l'orientamento sessuale degli omosessuali, una procedura conosciuta come terapia di conversione che, secondo i critici, può causare danni psicologici.
I tre fanno parte dei gruppi che riceveranno sovvenzioni nell'ambito del programma CMAB per il 2024–2025.
“Mi disgusta sapere che questi gruppi antigay continueranno a ricevere finanziamenti mentre vengono ridotti i fondi totali”, ha detto Chan.
Modifiche nell'assegnazione delle risorse
Le tre richieste di sovvenzione di Gay Harmony sono state respinte dal CMAB in giugno, nonostante il fatto che ricevesse aiuti annui dal 2015.
“Eravamo curiosi in merito alle considerazioni dei membri del comitato del piano. Alcuni dei progetti che hanno finanziato non promuovono realmente l'uguaglianza di genere”, ha detto Tang.
Un comitato di cinque membri valuta le richieste di sovvenzione. Uno è il segretario del CMAB, gli altri due sono un medico, un assistente sociale per giovani, una imprenditrice a favore del sistema e un avvocato che ha promosso attivamente la legge sulla sicurezza nazionale.
Dal piano 2024–2025, il CMAB ha introdotto una nuova condizione per poter presentare le richieste, secondo la quale non sarà preso in considerazione nessun richiedente che “abbia partecipato, stia partecipando o si creda ragionevolmente che abbia partecipato ad atti che mettano in pericolo la sicurezza nazionale”.
Il CMAB non ha risposto alle domande di HKFP sui tagli ai finanziamenti, il finanziamento di gruppi che offrono terapie di conversione o sui profili dei membri del comitato.
L'ufficio ha dichiarato che il comitato, i cui membri arrivavano da ambiti differenti, valuta le richieste in funzione di: “contenuto, fattibilità, considerazioni di bilancio, numero previsto di beneficiari ed esperienza e capacità di gestione dei richiedenti”. Non si pronuncerà su richieste specifiche.
Anche il Fondo Fiduciario contro l'AIDS (ATF), che dipende dall'Ufficio per la Salute ed è un altro dei principali strumenti delle ONG che si occupano della comunità gay, ha ridotto i suoi finanziamenti. Ogni anno, l'ATF distribuisce ai gruppi centinaia di migliaia di dollari di Hong Kong per coprire i costi del personale e amministrativi.
Benjamin lavora in una ONG locale che si occupa di uomini gay e, chiedendo di usare uno pseudonimo, ha detto a HKFP che le sovvenzioni annuali offerte dall'ATF per il 2024–2025 erano significativamente minori.
“Riceviamo finanziamenti dall'ATF da sette anni. Ci appoggiava con risorse che bastavano a coprire i costi di 3 – 5 posti di lavoro, ma quest'anno si sono ridotte improvvisamente a due”, ha spiegato Benjamin in cantonese. “Non siamo gli unici. Molte altre ONG hanno patito una simile riduzione dei fondi da parte dell'ATF”.
“Anche se sono stati ridotti i fondi per il personale, gli indicatori del nostro lavoro continuarono a essere gli stessi, il che significa che dobbiamo seguire lo stesso numero di casi e dare un servizio dello stesso livello”, ha detto Benjamin. “Molti gruppi si sono lamentati con l'ATF del carico di lavoro, ma è inutile”.
L'ATF è stata creata nel 1993 e presta servizio nei riguardi delle persone infettate con l'HIV, informando in merito all'HIV e all'AIDS. Negli ultimi 28 anni, il Governo ha concesso un totale di 700 milioni di dollari di Hong Kong al fondo, l'ultima volta fu nel 2013.
Il fondo ha assegnato ogni anno a un totale di 10 ONG decine di milioni di dollari di Hong Kong. Nel marzo 2023, rimanevano nel suo conto 54,3 milioni in valuta locale. Tuttavia, il responsabile della sanità della città non ha ancora avanzato richieste di maggiori fondi al potere legislativo.
Il Dipartimento della Sanità non ha risposto alle domande poste da HKFP in merito alla parte di fondo destinata alle ONG per l'esercizio fiscale in corso. Ha però segnalato che, grazie agli sforzi e alla collaborazione tra il Governo e le ONG, Hong Kong ha registrato una “diminuzione significativa” nel numero di casi di infezione da HIV.
I casi di infezione da HIV ad Hong Kong hanno raggiunto il massimo nel 2015 con 725 casi. Nel 2o23, la città ha registrato 397 casi di HIV e 101 di AIDS, un aumento in confronto ai due anni precedenti.
“Il Governo continuerà con gli sforzi nel controllo e prevenzione dell'HIV/AIDS e terrà in considerazione il funzionamento e la situazione finanziaria del fondo”, ha fatto sapere il Dipartimento della Salute il 16 agosto.
Benjamin ha detto che il Governo dovrebbe mantenere le risorse perché le ONG possano garantire lo stesso livello dei servizi per la prevenzione dell'HIV. “Ora abbiamo raggiunto alcuni risultati. Questo non significa che non dobbiamo continuare a sforzarci, vero?”.
Tang, fondatore di Gay Harmony, ha affermato che il Governo ha cambiato il suo punto di vista in merito alle sovvenzioni.
“Le autorità stanno modificato il loro modello di assegnazione delle risorse, spendono meno in servizi sociali”, ha detto Tang. “E giocano con droni, fanno spettacoli pirotecnici… Se destinassimo tutti questi [fondi] a servizi sociali, non dovremmo ridimensionare i nostri progetti”.
Hong Kong ha annunciato nell'ultima finanziaria che avrebbe destinato circa 1.100 milioni di dollari locali per “vendere per bene” la città ai turisti, incluso con spettacoli mensili con droni e fuochi artificiali.
La posizione mutevole della Commissione Pari Opportunità
Oltre che per i finanziamenti, i gruppi locali delle minoranze sessuali hanno notato dei cambiamenti nella posizione ufficiale nei loro confronti.
Gli alti funzionari raramente parlano direttamente delle minoranze sessuali, per cui la Commissione Pari Opportunità era considerata un indicatore del loro atteggiamento, spiega Chan a HKFP.
Tang ha segnalato che era tradizione che il presidente della Commissione Pari Opportunità assistesse a eventi a cui partecipavano persone LGBTQ per mostrare il suo appoggio o la sua preoccupazione. Alla fine di maggio, Gay Harmony ha invitato rappresentanti della Commissione ad assistere al Bazar del Mese dell'Orgoglio, ma l'invito è stato declinato.
Secondo una risposta inviata per mail a cui ha avuto accesso HKFP, la Commissione Pari Opportunità ha spiegato che il suo lavoro consiste nell'applicare le quattro ordinanze contro la discriminazione causata da disabilità, genere, razza e situazione familiare e che non “non era opportuno” partecipare ad attività relazionate con una possibile normativa sull'orientamento sessuale.
È una risposta che ha sorpreso molto Tang, perché negli ultimi dieci anni la Commissione Pari Opportunità aveva fatto pressioni perché venisse approvata una legge per proibire la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Nel luglio 2021, l'allora presidente Rick Chu disse che stava aspettando di organizzare delle consultazioni pubbliche su questa legislazione in un prossimo futuro.
Tuttavia, non vi è ancora traccia di questa consultazione. In aprile, la nuova presidentessa della Commissione Pari Opportunità, Linda Lam, ha affermato che avrebbe studiato come proteggere i diritti delle minoranze sessuali “all'interno delle quattro ordinanze attuali”.
In risposta alle domande di HKFP, la Commissione Pari Opportunità ha affermato che il suo ruolo statutario era di imporre il rispetto delle quattro ordinanze antidiscriminazione esistenti. Non ha risposto alle domande su una possibile nuova normativa.
La legislatrice Doreen Kong a dichiarato a HKFP che, secondo la sua opinione, il Governo non era interessato all'applicazione di una legislazione contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale.
“Per ora è difficile; credo che in questa legislatura il Governo non abbia avuto la determinazione di dare impulso [alla normativa]. Fino a un certo punto, sembra un tema delicato per il Governo”, ha dichiarato Kong in cantonese.
Nonostante ciò, ha segnalato che il Governo dovrebbe chiarire perché la ATF e la CMAB stanno tagliando i fondi e che dovrebbe informare meglio le ONG.
“Il Governo non deve pensare che, senza sostegno, le minoranze sessuali cesseranno di esistere: l'orientamento sessuale è innato e non si può cambiare”, ha chiarito Kong.
Anche se il Governo non appoggia le minoranze sessuali, non dovrebbe reprimerle, ha affermato. “Il nostro atteggiamento deve basarsi sul rispetto, non sulla discriminazione”.
“Non sappiamo come valutare i rischi”
A metà agosto, Gay Harmony si era spostata in un ufficio più piccolo e aveva licenziato due impiegati a tempo pieno. Nonostante queste difficoltà, Tang non ha chiesto aiuto a nessun parlamentare né consigliere del distretto.
“Tutti quelli con i quali avevamo dei contatti non ci sono più”, ha detto e ha aggiunto che il gruppo, in precedenza, aveva parlato con legislatori pro-democrazia come “Capelli Lunghi” Leung Kwok-Hung, Raymond Chan e Fernando Cheung, che avevano lottato per l'uguaglianza dei diritti della comunità LGBTQ+.
Mentre Cheung ha abbandonato Hong Kong, Leung e Chan sono detenuti in attesa di sentenza dopo essere stati condannati per sovversione in un caso di sicurezza nazionale che coinvolge 47 democratici.
Insieme alla repressione del campo pro-democratico e della società civile, le minoranze sessuali di Hong Kong affermano che è più difficile che le loro voci vengano ascoltate ed è più rischioso organizzare eventi pubblici. La marcia dell'Orgoglio di Hong Kong, un'assemblea e una marcia per festeggiare l'inclusione che si organizzano dal 2008, dal 2021 è diventata un evento a porte chiuse.
Tang ha suggerito la possibilità che il Bazar del Mese dell'Orgoglio sia stato sospeso perché il giorno previsto per la sua inaugurazione era vicino al 1° luglio, anniversario del passaggio di Hong Kong alla Cina.
Un organizzatore di eventi della comunità LGBTQ+, che ha chiesto l'anonimato per motivi di sicurezza, ha dichiarato a HKFP che organizzare un'attività pubblica comportava molti rischi.
“Non si può scegliere nessun giorno all'inizio di giugno, anniversario della repressione di Tienanmen nel 1989. Nemmeno alla fine di giugno, vicino al 1° luglio, o all'inizio di ottobre, la Giornata Nazionale della Cina. Inoltre, vanno evitate le date prossime a quelle delle elezioni”, ha spiegato.
“E, per evitare qualsiasi legame con la polizia, non inviteremo nessun funzionario consolare che, un tempo, venivano invitati. E nemmeno funzionari o rappresentanti della Commissione Pari Opportunità”.
Esistono anche molti rischi per quanto riguarda la richiesta di finanziamenti all'estero. Un lavoratore di un altro gruppo LGBTQ+ ha raccontato a HKFP che, dopo l'entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino, il gruppo aveva smesso di chiedere sovvenzioni all'estero. Prima riceveva fondi dai consolati presenti ad Hong Kong, ma i gruppi che ricevono aiuti stranieri ad Hong Kong sono soggetti a un continuo controllo e i loro lavoratori potrebbero venire arrestati.
“Ci siamo confrontati tra di noi e accordati sul fatto che non dobbiamo accettare denaro perché i rischi sono troppo alti”, ha detto il lavoratore, che ha anche chiesto di rimanere anonimo.
Come molti gruppi al servizio della comunità LGBTQ+, Pride Lab dipende attualmente dai fondi concessi da Her Fund. Judy Kan, direttrice esecutiva del fondo, ha affermato che i gruppi locali delle minoranze sessuali avevano difficoltà a raccogliere fondi.
“Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere più gruppi ma, come fondo civile, dobbiamo anche provvedere a una nostra raccolta fondi”, ha raccontato Kan. Le sovvenzioni per gruppi LGBTQ+ sono limitate in tutta l'Asia. Anche se ce ne sono di più in Occidente e potrebbe essere considerato “sicuro” richiederle, Hong Kong potrebbe non essere visto come meta idonea di questi fondi, a causa della sua immagine di paese ricco e sviluppato, ha aggiunto Kan.
Chan di Pride Lab ha spiegato che il gruppo era ansioso di conseguire “sovvenzioni sicure”.
“Abbiamo sempre voluto ottenere le sovvenzioni del CMAB perché sono del Governo e sono sicure”, ha detto Chan. “L'ambiente sociale degli ultimi anni ci ha fatto pensare che, anche se potessimo chiedere alcuni fondi, ci fideremmo ad usarli? Saranno collegati a ‘forze straniere’? Francamente, non sappiamo come valutare i rischi”.