Perché i matrimoni minorili e forzati persistono in Asia Centrale?

Foto di Daro Sulokauri. Uso consentito.

Il matrimonio minorile, precoce e forzato (CEFM) è un problema diffuso che colpisce persone di ogni ceto, in varie parti del mondo. Si stima [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che 640 milioni di ragazze e donne oggi viventi abbiano contratto matrimonio durante l'infanzia, e che ogni anno 12 milioni di ragazze si sposino prima dei 18 anni. Il matrimonio minorile colpisce in misura sproporzionata le bambine e può avere molte conseguenze negative a lungo termine, come violenze domestiche, problemi di salute e limitate opportunità di istruzione e di lavoro.

Foto di Dariana Gryaznova a cura di Equality Now. Uso consentito.

L'Asia centrale è una delle tante regioni in cui il CEFM è un problema diffuso. Il rapimento della sposa in Kirghizistan, comunemente noto come ala kachuu [it](afferrare e scappare), è l'esempio più noto di matrimonio forzato nella regione. Nell'ottobre 2024, Equality Now, un'organizzazione per i diritti che ha l'obiettivo di creare un mondo giusto per le donne e le ragazze, ha pubblicato un rapporto sul CEFM in sette Paesi eurasiatici, tra cui Russia, Armenia, Azerbaigian, Kirghizistan, Uzbekistan, Georgia e Tagikistan.

Global Voices ha intervistato via e-mail Dariana Gryaznova, consulente legale per l'Eurasia presso Equality Now, per discutere le cause alla base della CEFM in Asia centrale e i passi che le autorità statali e la società civile devono intraprendere per sradicare il problema. L'intervista è stata adattata per chiarezza e brevità.

Global Voices (GV): Qual è l'incidenza della questione CEFM in Asia centrale? Come si pone rispetto alle altre regioni in cui avete condotto le ricerche per il rapporto?

Dariana Gryaznova (DG):

Our research found that the rate of officially registered marriages involving minors varies significantly between and within these countries.

Georgia has the highest prevalence, with 14 percent of women aged 20 to 24 married before 18, rising to 25 percent in rural areas in regions like Kvemo Kartli. Kyrgyzstan also has a high rate, with approximately 13 percent of women in the same age bracket marrying below 18.

At 3.4 percent, Uzbekistan has the lowest child marriage rate and has achieved a significant decline over the past decade. However, prevalence in the country’s eastern regions, which are known as more conservative, remains at 11 percent. Tajikistan falls somewhere in the middle at 9 percent.

Armenia has a child marriage rate of 5 percent and is among the top ten countries worldwide for reducing the practice. Despite progress, child marriage remains prevalent within the Yezidi community, where girls as young as 13 or 14 are married off.

Underreporting and limited awareness hinder accurate assessment of the prevalence of child marriage in Eurasian countries. Official statistics often overlook unregistered marriages, contributing to a lack of comprehensive data.

Dariana Gryaznova (DG):

La nostra ricerca ha rilevato che il tasso di matrimoni ufficialmente registrati che coinvolgono minori varia in modo significativo tra questi Paesi e all'interno di essi.

La Georgia ha la prevalenza più alta, con il 14% delle donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni sposate prima dei 18 anni, che aumenta al 25% nelle aree rurali in regioni come Kvemo Kartli. Anche il Kirghizistan ha un tasso elevato, con circa il 13% delle donne della stessa fascia di età che si sposano prima dei 18 anni.

Con il 3,4%, l'Uzbekistan ha il tasso di matrimoni minorili più basso e ha registrato un calo significativo nell'ultimo decennio. Tuttavia, la prevalenza nelle regioni orientali del Paese, note per essere più conservatrici, rimane all'11%. Il Tagikistan si colloca a metà strada con il 9%.

L'Armenia ha un tasso di matrimoni infantili del 5% ed è tra i primi dieci Paesi al mondo per la riduzione di questa pratica. Nonostante i progressi, il matrimonio infantile rimane prevalente nella comunità Yezidi, dove vengono date in sposa ragazze di 13 o 14 anni.

La mancata denuncia e la scarsa consapevolezza ostacolano una valutazione accurata della diffusione del matrimonio minorile nei Paesi eurasiatici. Le statistiche ufficiali spesso trascurano i matrimoni non registrati, contribuendo alla mancanza di dati completi.

GV: Quali sono le ragioni di fondo del CEFM in Asia centrale?

DG: Each country has its own unique challenges, shaped by unique cultural, economic, and legal contexts, but there are common drivers of CEFM across the region. Deeply ingrained gender norms, stereotypes about the roles of men and women, and notions of family honour are all issues. There is an emphasis on female virginity and obedience, and societal pressure and stigma surrounding unmarried women and girls.

In addition, families facing poverty or economic hardship may view early marriage as a means of securing financial stability or improving their socioeconomic status.

Research has revealed a correlation between violence within girls’ families of origin and their propensity to enter early marriages or unions. This implies that for some, child marriage might be perceived as an avenue to escape abusive home environments. However, many encounter the same violence they sought refuge from in their initial homes, highlighting how the cycle of gender-based violence persists into their early marriages or unions.

DG: Ogni Paese ha le sue sfide specifiche, plasmate da contesti culturali, economici e giuridici unici, ma ci sono fattori comuni alla base del CEFM in tutta la regione. Le norme di genere profondamente radicate, gli stereotipi sul ruolo di uomini e donne e le nozioni sull'onore della famiglia sono tutti problemi. C'è un'enfasi posta sulla verginità e sull'obbedienza femminile, nonché una pressione sociale e uno stigma che circonda le donne e le ragazze non sposate.

Inoltre, le famiglie che devono affrontare la povertà o le difficoltà economiche possono considerare il matrimonio precoce come un mezzo per garantire la stabilità finanziaria o per migliorare il proprio status socio-economico.

La ricerca ha rivelato una correlazione tra la violenza all'interno delle famiglie di origine delle ragazze e la loro propensione a contrarre matrimoni o unioni precoci. Ciò implica che per alcune il matrimonio minorile può essere percepito come una via d'uscita da un ambiente familiare violento. Tuttavia, molte vanno incontro alla stessa violenza delle loro case di origine, dalla quale avevano cercato rifugio, evidenziando come il ciclo della violenza di genere persista anche nei matrimoni o nelle unioni precoci.

GV: Qual è l'attuale quadro normativo per la lotta contro il CEFM nella regione? Quanto è efficace? Quali modifiche sono necessarie?

DG: According to international legal standards, laws within each country’s legal system should set the minimum age of marriage at 18 without exceptions. However, Georgia and Azerbaijan are the only countries out of the seven Eurasian countries that have established 18 as the minimum age of marriage, with no exceptions. Azerbaijan introduced this amendment only recently on June 28, 2024.

The criminal laws of the seven countries examined by Equality Now do not treat CEFM equally, reflecting variations in their legal frameworks. While all the countries recognize CEFM as an issue, their criminal laws differ significantly in the strictness of penalties, scope of definitions, and enforcement.

For example, while the Criminal Code of Kyrgyzstan criminalises the kidnapping of a person for the purpose of entering into marriage, the Criminal Code of Russia criminalises only abduction and abduction of a minor. There is no specific mention of crimes committed in relation to forced marriage.

DG: Secondo le norme giuridiche internazionali, le leggi all'interno del sistema giuridico di ogni Paese dovrebbero fissare l'età minima del matrimonio a 18 anni, senza eccezioni. Tuttavia, la Georgia e l'Azerbaigian sono gli unici dei sette Paesi eurasiatici ad aver fissato a 18 anni l'età minima per il matrimonio, senza eccezioni. L'Azerbaigian ha introdotto questa modifica solo di recente, il 28 giugno 2024.

Le leggi penali dei sette Paesi esaminati da Equality Now non trattano allo stesso modo il CEFM, rispecchiando le differenze nei loro quadri giuridici. Sebbene tutti i Paesi riconoscano il CEFM come un problema, le loro leggi penali differiscono in modo significativo per quanto riguarda la severità delle pene, la portata delle risoluzioni e l'attuazione delle stesse.

Ad esempio, mentre il Codice penale del Kirghizistan criminalizza il rapimento di una persona allo scopo di contrarre matrimonio, il Codice penale della Russia criminalizza solo il rapimento e il rapimento di un minore. Non vi è alcuna menzione specifica dei reati commessi in relazione al matrimonio forzato.

GV: Quali progressi ha fatto l'Asia centrale nell'affrontare il problema del rapimento a scopo di matrimonio? Quali sono le sfide che ancora si frappongono all'eliminazione di questa pratica?

DG: Abduction for forced marriage, also known as “bride kidnapping,” is a harmful practice that involves abducting a woman or girl to marry one of her captors without her consent, often accompanied by physical or psychological coercion, including rape.

Despite being illegal and widely condemned, this practice continues in various parts of the Eurasia region, including in Armenia, Azerbaijan, Georgia, Kyrgyzstan, and Russia.

There is a clear distinction between those countries with specific crimes of abduction for forced marriage and those that prosecute the conduct under the general crime of kidnapping. Kyrgyzstan and Uzbekistan have specific articles addressing kidnapping for forced marriage, reflecting a targeted approach to combating this particular crime.

In contrast, Armenia, Azerbaijan, the Russian Federation, and Tajikistan prosecute abduction for forced marriage under general kidnapping laws, and Georgia prosecutes it under the crime of illegal deprivation of liberty.

DG: Il rapimento finalizzato al matrimonio forzato, noto anche come “rapimento della sposa”, è una pratica dannosa che consiste nel rapire una donna o una ragazza per farla sposare con uno dei suoi rapitori senza il suo consenso, ed è spesso accompagnato da coercizione fisica o psicologica, incluso lo stupro.

Nonostante sia illegale e ampiamente condannata, questa pratica continua in varie parti della regione eurasiatica, tra cui Armenia, Azerbaigian, Georgia, Kirghizistan e Russia.

Esiste una chiara distinzione tra i Paesi che prevedono reati specifici per il rapimento finalizzato al matrimonio forzato e quelli che perseguono la condotta nell'ambito del reato generale di rapimento. Il Kirghizistan e l'Uzbekistan hanno articoli specifici che trattano il rapimento finalizzato al matrimonio forzato, riflettendo un approccio mirato a contrastare questo particolare crimine.

Al contrario, l'Armenia, l'Azerbaigian, la Federazione Russa e il Tagikistan perseguono il rapimento finalizzato al matrimonio forzato in base a leggi generali sul rapimento, mentre la Georgia lo persegue in base al reato di privazione illegale della libertà.

GV: Quali passi dovrebbero compiere il Governo e la società civile dell'Asia centrale per porre fine alla pratica del CEFM?

DG: CEFM is a violation of human rights and should be recognized as such. In addition to strengthening legal frameworks and policies, states have a legal obligation to tackle CEFM through a comprehensive, rights-based approach, taking into account those in vulnerable or marginalised situations and addressing root causes of gender inequality, discrimination against women and girls, and gender-based violence in general.

This holistic response also includes addressing cultural, traditional, or honour-based justifications for violence and ensuring measures are in place to protect women and girls, including those affected by humanitarian emergencies and forced displacement.

States have to adopt holistic and gender-transformative programs and invest in education, health, economic empowerment, and social support for adolescent girls as a strategic choice that yields high returns for the entire community.

Another important issue is the need to improve data collection methods to accurately assess the prevalence of child, early, and forced marriage, and to monitor progress, including for those communities that are most affected. Comprehensive data and readily available data can guide the development of policies, targeted interventions, funding, and impact assessments.

DG: Il CEFM è una violazione dei diritti umani e dovrebbe essere riconosciuto come tale. Oltre a rafforzare i quadri giuridici e le politiche, gli Stati hanno l'obbligo giuridico di affrontare il CEFM attraverso un approccio completo, basato sui diritti, che tenga conto di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità o emarginazione e che affronti le cause profonde della disuguaglianza di genere, della discriminazione contro le donne e le ragazze e della violenza di genere in termini generali.

Questa risposta olistica comprende anche la necessità di affrontare le motivazioni culturali, tradizionali o basate sull'onore che legittimano la violenza e di garantire l'adozione di misure per proteggere le donne e le ragazze, comprese quelle colpite da emergenze umanitarie e trasferimenti forzati.

Gli Stati devono adottare programmi olistici e orientati alla parità di genere e investire su istruzione, salute, emancipazione economica e sostegno sociale per le ragazze adolescenti come scelta strategica in grado di produrre alti ritorni per l'intera comunità.

Un'altra questione importante è la necessità di migliorare i metodi di raccolta dei dati per valutare con precisione la diffusione dei matrimoni minorili, precoci e forzati e per monitorare i progressi, anche nelle comunità più colpite. Dati completi e prontamente disponibili possono guidare lo sviluppo di politiche, interventi mirati, finanziamenti e valutazioni d'impatto.

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