Parola alle parole: Episodio 18

Screenshot dal canale YouTube di Imagiers français 

Le diverse varianti della lingua francese parlate nel mondo non sempre si assomigliano. Nella nostra rubrica “Les mots ont la parole” (Parola alle parole), diamo spazio a termini o espressioni specifici di una regione, di un paese o di una comunità. Ci soffermiamo anche su quelle parole intraducibili che, in francese, rimangono invariate o vengono tradotte solo parzialmente, e infine su quei termini francesi che, pur non traducendosi direttamente in un'altra lingua, spesso cambiano di significato.

Potete trovare tutti i nostri episodi precedenti qui: Parola alle parole [fr, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione].

Oggi abbiamo scelto questi tre termini ed espressioni:

Cadeauter: questo termine deriva dal francese parlato in Africa e significa “offrire un dono”. Ha una connotazione politica nel contesto della Françafrique, il sistema di influenza politica post-coloniale caratterizzato da trasferimenti poco trasparenti di fondi tra Parigi e l'Africa, in entrambe le direzioni.

Come evidenziato in questo articolo della BBC [en]:

The system was so widespread that it gave rise to a verb cadeauter – from the French cadeau, meaning a present.

Il sistema era così diffuso da far nascere il verbo cadeauter, derivato dal termine francese cadeau, che significa “regalo”.

Spoiler:  questo termine, importato dall’inglese [en] “spoil”, significa rovinare la suspense di un film o di un romanzo rivelandone gli eventi principali. In francese viene talvolta tradotto con “divulgâcher” (spoilerare). La parola, quando è usata come sostantivo, viene pronunciata imitando l'inglese (“spoiluh”). Se invece è un verbo, si pronuncia come gli altri verbi francesi che terminano in “-er” (“spoiler”) e si coniuga come un verbo regolare. Online si trovano articoli dedicati agli “spoiler” e, come in inglese, si parla di “relous” (guastafeste) che commettono il “crimine” di divulgâcheur (spoileratore).

L'ironia linguistica si trova nel fatto che questa parola inglese deriva dal francese antico espoillier (da cui proviene la parola francese moderna spolier), a dimostrazione di come le lingue si arricchiscano reciprocamente nel tempo.

Avoir le savon: questa espressione è a sua volta una traduzione di sabune ya roho, un'espressione gergale in swahili che significa “il sapone dell'anima”. Avoir le savon si riferisce a una persona che possiede denaro e conduce una vita agiata. Proprio come il sapone lava e pulisce, il denaro svolge un ruolo simile nel far scomparire i problemi quotidiani per chi vive nell'agiatezza. L'espressione è comunemente usata nell'ambiente urbano del Ruanda [it], situato nell'Africa orientale [it].

Questa espressione è stata ripresa da diversi artisti musicali, come nel caso della canzone Coup d'état (Colpo di stato) di Bulldogg feat. Sacha, un gruppo ruandese:

Un passo della canzone recita:

Tous prennent l'argent, ils se lavent avec l'argent. L'argent est devenu le savon avec lequel ils se lavent. Ils ont donc le savon pour oublier leurs problèmes et ils en augmentent pour la population.

Tutti prendono il denaro e si “lavano” con esso. Il denaro è diventato il sapone con cui si purificano, usato per dimenticare i loro problemi, aumentando al contempo il proprio benessere rispetto al resto della popolazione.

Se avete parole o espressioni da inserire nella nostra rubrica “Le mots ont la parole” (parola alle parole), contattateci all'indirizzo e-mail filip.noubel@globalvoices.org.

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