Parola alle parole: episodio 16

Screenshot del videoclip della canzone “Tchizambengué” di Shan'L su YouTube.

Le diverse varianti della lingua francese parlate nel mondo non sempre si assomigliano. Nella nostra rubrica “Les mots ont la parole” (Parola alle parole), diamo spazio a termini o espressioni specifici di una regione, di un paese o di una comunità. Ci soffermiamo anche su quelle parole intraducibili che, in francese, rimangono invariate o vengono tradotte solo parzialmente, e infine su quei termini francesi che, pur non traducendosi direttamente in un'altra lingua, spesso cambiano di significato.

Potete trovare tutti i nostri episodi precedenti qui: Parola alle parole [fr, come i link seguenti, salvo diversa indicazione].

Oggi abbiamo scelto questi tre termini ed espressioni:

Tchiza: Nel francese gabonese, il termine “tchiza” indica l'amante di un uomo sposato. Questa parola rappresenta un’evoluzione del termine tradizionale “maîtresse” (amante) e si riferisce a donne che non solo accettano il loro ruolo, ma lo rivendicano apertamente, avanzando richieste che possono entrare in conflitto con i diritti delle mogli ufficiali. “Tchiza” ha una controparte maschile, “tchizo”, utilizzata per descrivere l'uomo, come illustrato in un articolo del media gabonese Lebanco.

Il termine si è diffuso in tutta l'Africa francofona. Molti artisti africani, tra cui Shan'L del Gabon, Lil Jay Bingerack della Costa d'Avorio, Ralycia del Togo e Axel Merryl del Benin in un feat con Gaz Mawete del Congo, usano il termine Tchiza nelle loro canzoni per celebrare o denunciare questa situazione.

Questo è il video del brano di Shan'L:

In questo estratto della canzone, Shan'L usa la parola per descrivere la relazione tra l'amante (“tchiza”) e la moglie legittima (“Maman”).

Tu me traites de tchizambengué [forme longue du mot tchiza]

Mais je suis la seule qui le rend dingue

Maman arrête tu nous embêtes

Mi chiami tchizambengué [forma lunga della parola tchiza]

Ma sono l'unica che lo fa impazzire

Mamman, smettila di disturbarci

J’ai pas le time: Questa espressione, che mescola francese e inglese, significa “non ho tempo”. Tuttavia, aggiunge un tocco di ironia al linguaggio dei giovani, maggiormente influenzati dall'inglese, soprattutto dai contenuti online. In sostanza, si usa una parola straniera al posto di una parola francese ben conosciuta, giocando con la lingua per dare un’aria di furbizia. Questa espressione si trova anche nei testi di molte canzoni.

Sebbene alcuni possano essere allarmati da un possibile cambiamento delle parole francesi, molti esperti affermano che l'uso di anglicismi da parte dei giovani non è un problema; al contrario, questo processo arricchisce la lingua e offre più opzioni lessicali e a livello linguistico.

Debakl: Questa parola ceca deriva dal francese “débâcle” e si trova nel linguaggio letterario o mediatico, soprattutto nei commenti politici e sportivi, come dimostra questo video sulle recenti elezioni nella Repubblica Ceca, che contiene la parola nel titolo [cs]:

Krajské volby 2024: Ani úspěch, ani fatální debakl, zhodnotil Fiala volby. Musíme být lepší, dodal

Elezioni regionali 2024: né un successo né una débâcle, il primo ministro Fiala fa il bilancio delle elezioni. “Dobbiamo fare meglio”, ha aggiunto.

In francese, la parola originariamente si riferiva allo scioglimento dei ghiacciai, per poi assumere il significato di sconfitta, spesso vergognosa, come viene utilizzata in questo articolo di Global Voices.

Cette récompense est survenue lorsque le président Petro a surgi pour défendre le Mexique dans la débâcle de l’ambassade, et que le Nicaragua et le Venezuela ont coupé les liens avec l’Équateur.

Questa ricompensa è arrivata mentre il presidente Petro è intervenuto in difesa del Messico nella vicenda dell'ambasciata e il Nicaragua e il Venezuela hanno tagliato i ponti con l'Ecuador.

Il termine è entrato anche nella letteratura francese con il romanzo “La debacle” (La disfatta) [it] di Emile de Zola del 1892.

Se avete parole o espressioni da inserire nella nostra rubrica “Le mots ont la parole” (parola alle parole), contattateci all'indirizzo e-mail filip.noubel@globalvoices.org.

 

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