Gli affascinanti fantasmi e mostri del folklore giamaicano

Scalinata anteriore della Duppy Church, Mile Gully, Giamaica. Foto di Adam Cohn [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] su Flickr, CC BY-NC-ND 2.0.

La maggior parte dei giamaicani non “comprende” Halloween. Questo evento stagionale, popolare negli Stati Uniti e in alcune parti d'Europa, ha le sue origini nella tradizione celtica che segna la fine dell'anno: l'antica festa di Samhain, risalente all'ottavo secolo e ancora più indietro ai tempi degli antichi Romani. Con il passare del tempo, l'usanza si è fusa con le credenze cristiane legate a Ognissanti (1° novembre, noto anche come All Hallows’ Day) e al Giorno dei Morti (2 novembre).

L'avversione giamaicana per Halloween sembra influenzata non solo dalle differenze culturali – come San Valentino, spesso considerato un’altra “americanata” importata e commercializzata – ma soprattutto da credenze cristiane.

Un giamaicano protesta:

Cosa c'entra Halloween con la Giamaica? Si tratta di una mentalità straniera sbagliata.

I leader della chiesa fondamentalista e i loro seguaci vedono Halloween come un evento “satanico”, mentre sacerdoti come padre Sean Major Campbell hanno un'opinione diversa:

Trying to combat Halloween celebration is tantamount to imposing one’s religious beliefs on others. The Church should spend time advancing equal rights and justice for all.

Cercare di combattere la celebrazione di Halloween equivale a imporre le proprie convinzioni religiose agli altri. La Chiesa dovrebbe dedicare il suo tempo a promuovere la parità di diritti e la giustizia per tutti.

I giamaicani più giovani hanno iniziato a vedere Halloween come un'occasione divertente, organizzando feste a tema in costume. Gli organizzatori di eventi ne approfittano per guadagnare, come dimostra il recente successo di una festa chiamata “Scream”:

Ad ogni modo… un applauso per l'ennesimo successo del più grande festival di Halloween della regione 🎃…

Le vibrazioni erano ineguagliabili… la maggior parte degli avventori era in costume? 🥹

Il folklore giamaicano è ricco di storie di “duppy” (fantasmi o spiriti) e di mostri spaventosi. Queste storie spesso non hanno radici cristiane, ma derivano dalle credenze africane, tra cui  l’Obeah.

Uno dei personaggi più terrificanti è il Rolling Calf (Vitello Rotolante), uno spirito mutaforma con occhi rossi e fiammeggianti che trascina una catena sferragliante di notte. È spesso raffigurato come una creatura metà uomo e metà animale, come una capra o una mucca.

Molte delle figure spaventose delle leggende giamaicane sono state commemorate attraverso le arti e la musica popolare. Il Rolling Calf, ad esempio, è il soggetto di una poesia di Louise Bennett-Coverley (Miss Lou), mentre altre figure leggendarie come il Blackheart Man, che viaggia per l'isola in cerca del cuore delle vittime e che veniva spesso usato come monito per avvertire i bambini di stare attenti agli sconosciuti, – sono state immortalate in una canzone di Bunny Wailer. Secondo alcuni, questa figura predatoria è temuta ancora oggi.

L'artista contemporaneo Richard Nattoo, invece, ha recentemente raffigurato il personaggio di River Mumma in una serie di dipinti:

Qualcosa non andava nell'energia della barca marrone. Mentre il River Mumma si alzava sopra l'acqua, ella sbocciò i suoi capelli e invocò la Notte e la Luna Rossa perché si trasformasse in Coccodrillo e trascinasse la barca sotto di sé. In quel momento, però, vide galleggiare mezza prugna di giugno e intuì che si trattava di un'offerta del Viandante. Si fermò e scelse di risolvere il suo disagio in un altro modo.

River Mumma II
99 cm x 127 cm

Acquerello, penna e inchiostro, acrilico, acqua del fiume Salt, del Rio Grande e del fiume Benta in Giamaica.

In mostra presso Whispers in the Night @eclecticacontemporary

La River Mumma è una figura mitica che infesta la zona intorno al Flat Bridge sul Rio Cobre, attirando le persone nelle profondità del fiume. Il vecchio ponte, costruito dagli africani schiavizzati nel XVIII secolo, è stato curiosamente il luogo di molti incidenti d'auto. È anche il soggetto di una poesia di Lorna Goodison.

Una delle leggende più note dell'isola è quella di Annie Palmer, la “Strega Bianca di Rose Hall”. La casa di Montego Bay dove la strega avrebbe compiuto le sue azioni malvagie è diventata una delle maggiori attrazioni turistiche dell'isola. Sebbene la storia sia stata tratta da un romanzo popolare del ventesimo secolo e i fatti storici non la confermino del tutto, la narrazione un po’ macabra è diventata una delle principali “storie di duppi”, riproposta quasi quotidianamente ai turisti:

ALTRE NOTTI!!!! Il Rose Hall Greathouse Haunted Night Tour è ora attivo 4 notti alla settimana. Scoprite di più sulla Strega Bianca di Rose Hall e su come regnava con terrore nella Giamaica del XVIII secolo.

Nonostante il rifiuto di Halloween da parte di molti, le storie di duppy rimangono vive.

Non molto tempo fa, un drammatico incidente ha fatto notizia: i residenti di Spanish Town erano convinti che un duppy – o forse un qualche tipo di poltergeist – stesse lanciando pietre contro una casa, presumibilmente istigato dalla presenza di un ragazzo di 11 anni. Nella stessa città si è verificata un'altra storia che ha coinvolto una sartoria e un altro lancio di pietre, questa volta da parte del proprietario arrabbiato e deceduto.

Altre esperienze soprannaturali vengono riportate regolarmente, soprattutto dal popolare tabloid Jamaica Star. Spesso si tratta di storie di mutamento di forma e si suppone che i duppy siano anche ripresi in video.

Anche la storia della Chiesa dei Duppy fa venire i brividi ai giamaicani. La chiesa anglicana di St. George, ormai in rovina, si trova in una zona fittamente boscosa di Mile Gully, nella parrocchia di Manchester; secondo quanto riferito, i suoi fedeli l’avrebbero abbandonata a causa di infestazioni. Molte storie circondano la chiesa e i tassisti hanno paura di fermarsi lì, soprattutto di notte. Si dice che se si passa davanti alla chiesa di notte, si può sentire l'organo suonare:

La chiesa di Duppy vicino a Mile Gully, Manchester, Giamaica.

Che i giamaicani credano o meno ai fantasmi, ad Halloween le storie da raccontare non mancano.

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