
X (ex Twitter) è diventato il simbolo della deriva autoritaria dei social media americani (Illustrazione: @tsarolina, 2025, utilizzata previa autorizzazione).
L'esodo francese dalla Piattaforma X indica una rottura con l'influenza politica americana, che sta diventando sempre più marcata a livello economico e diplomatico.
In tutto il mondo numerosi organi di informazione, politici e personaggi pubblici stanno abbandonando la piattaforma di social media X (ex Twitter) per cercare rifugio su piattaforme alternative come Bluesky o Mastodon, mentre altri stanno ancora valutando le loro opzioni. Questo esodo non è solo una risposta a breve termine alla crescente tossicità di quella rete, ma mostra anche un cambiamento sistemico più radicale legato alla gestione ribelle di X da parte del suo nuovo proprietario, Elon Musk, in vigore dall’ottobre 2022 [fr, come i link seguenti, salvo diversa indicazione].
Ma ora Musk fa parte della politica ufficiale degli Stati Uniti: nel suo secondo mandato presidenziale, che inizierà il 20 gennaio 2025, Donald Trump ha creato un Dipartimento per l'efficacia del governo (DOGE [en]) e ha nominato [en] a capo di tale Dipartimento [en] l'imprenditore milionario Vivek Ramaswamy [en] e il proprietario di X. Queste nomine di personaggi ultra-ricchi hanno scatenato aspre critiche, in particolare per quanto riguarda il rischio di ingerenza politica negli affari europei e internazionali.
Così, nel dicembre 2024, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha respinto fermamente le dichiarazioni [en] del direttore del DOGE, il quale affermò che solo il partito di estrema destra avrebbe potuto “salvare la Germania”. Nel corso di una conferenza stampa [en] con il suo omologo estone, Scholz ha fornito una risposta diplomaticamente elaborata, in cui ha riconosciuto il diritto individuale alla libertà di espressione, “anche dei miliardari”, anche nel caso di dichiarazioni prive di senso.
In un incontro tra gli ambasciatori francesi del 6 gennaio 2025, anche il presidente Emmanuel Macron ha espresso la sua incredulità:
Voilà dix ans, si on nous avait dit que le propriétaire d’un des plus grands réseaux sociaux du monde soutiendrait une nouvelle internationale réactionnaire et interviendrait directement dans les élections, y compris en Allemagne ? Qui l’aurait imaginé ?
Cosa sarebbe successo se dieci anni fa ci avessero detto che il proprietario di uno dei più grandi social network al mondo avrebbe sostenuto una nuova internazionale reazionaria e sarebbe intervenuto direttamente nelle elezioni, perfino in Germania? Chi l'avrebbe mai immaginato?
L'abbandono sistemico dei media e dei politici francesi della piattaforma X dal 2022
Il ritiro dei media francesi da X ha continuato a crescere da quando Musk l'ha acquisita nel 2022. Le prime crepe significative sono state notate all'inizio del 2023, quando i quotidiani Le Monde e Libération hanno iniziato a limitare la loro presenza sulla piattaforma e hanno annunciato che avrebbero lasciato la rete a gennaio 2025. Questo ritiro si è trasformato in un vero esodo quando L'Ouest-France, il più grande quotidiano regionale in Francia in termini di diffusione secondo l'Alliance pour les Céphres de Presse et de Media (ACPM), un'organizzazione indipendente che verifica e certifica le metriche dei media, ha pubblicato il suo “ultimo tweet per il momento” a novembre 2024 e non tornerà “a meno che non diventi uno spazio regolamentato che rispetti le persone”.
Il movimento si intensificò nel dicembre 2024, quando il quotidiano investigativo Mediapart annunciò la sua uscita definitiva, dichiarando che non avrebbe più servito i “nemici del giornalismo e dell'interesse pubblico”. Questo esodo indica una netta rottura tra i media tradizionali e il riorientamento di X sotto il patrocinio del suo proprietario miliardario, vicino a Trump.
Anche in Parlamento scoppiò la resistenza a X. Il 12 gennaio, Sandrine Rousseau, deputata ecologista all'Assemblea nazionale, ha rivolto un appello ai suoi colleghi del Nuovo Fronte Popolare (NFP): “Ci alziamo e ce ne andiamo”. In una lettera inviata il 12 gennaio, ha denunciato X definendolo “una macchina di disinformazione” e “una cassa di risonanza per l'estrema destra”. La deputata sottolinea in particolare l'ingerenza del suo proprietario nelle elezioni europee, soprattutto con il sostegno pubblico dell'estrema destra tedesca.
Marine Tondelier [en], segretaria nazionale degli Ecologisti, ha assunto una posizione ancora più ferma, chiedendo che X venga vietato in tutta Europa. “La questione è che si viene a formare un'opinione sugli ultra-ricchi i quali, una volta accumulata abbastanza ricchezza, cercheranno di acquisire ancora più potere”, ha detto in un'intervista alla radio RTL. Questa affermazione mette in luce le crescenti preoccupazioni circa l'uso che i ricchi fanno delle piattaforme dei social media per influenzare l'opinione pubblica.
Il ritiro di massa da X da parte della comunità intellettuale sta assumendo dimensioni notevoli: il 16 dicembre 2024, l'Associazione per la Libertà Accademica (ALIA) ha pubblicato una dichiarazione intitolata “Abbandonare X in nome dell'etica scientifica”. L'organizzazione, che opera all'intersezione tra scienza e società, sottolinea che la libertà accademica e l'etica professionale sono valori fondamentali delle università e degli istituti di ricerca:
Depuis sa prise de contrôle par M. E. Musk, twitter, rebaptisé « X », est devenu une machine de guerre lancée contre ces principes.
Da quando il signor Elon Musk ha preso il controllo, Twitter, ora rinominato “X”, è diventato una macchina da guerra scatenata contro quei principi.
Pur riconoscendo che i social media possono contribuire a diffondere la conoscenza e a democratizzare la scienza, l'associazione afferma che X è diventato una “cassa di risonanza per idee bizzarre, bufale e bugie deliberate, volte a sovvertire il dibattito pubblico democratico”.
Questo orientamento è presente in tutto l’ambiente universitario. Decine di università francesi hanno già interrotto i legami con X, tra cui la prestigiosa École Polytechnique e l'École des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS):
À compter du 20 janvier 2025, l’EHESS suspend son activité sur la plateforme X. […] La fin de la modération, l’absence de fact-checking et une conception discutable de la liberté d’expression ont brutalement transformé le réseau depuis le rachat par Elon Musk et l’ont rendu incompatible avec toute démarche scientifique et démocratique.
Dal 20 gennaio 2025, EHESS ha sospeso la sua attività sulla piattaforma X. […] La fine della moderazione, l'assenza di fact-checking e una concezione discutibile della libertà di espressione hanno trasformato brutalmente la rete dopo l'acquisizione da parte di Elon Musk e l'hanno resa incompatibile con l'intero percorso scientifico e democratico.
Un X-odo ben gestito
Di fronte a questo esodo sistematico di X, un ricercatore francese propone una soluzione per facilitare la transizione verso piattaforme clusterizzate. HelloQuitteX è uno strumento online per la migrazione coordinata delle piattaforme, creato dal matematico francese David Chavalarias.
“L'idea è quella di accompagnare gli utenti in una migrazione coordinata verso piattaforme decentralizzate come Mastodon o BlueSky”, spiega Chavalarias in un'intervista a Synth Media. “Queste reti offrono più libertà, come la scelta degli algoritmi di raccomandazione o la possibilità di cambiare moderatori senza perdere follower. Il nostro obiettivo è organizzare questa transizione, soprattutto attorno a una data chiave: il 20 gennaio. Questa data simbolica è sia l'insediamento di Trump che l'ingresso di Musk in politica con maggiore sicurezza”.
Il ricercatore sottolinea l'aspetto pratico del ritiro: “Forniremo gli strumenti affinché gli utenti possano ripartire con la propria community, senza perdere follower o contenuti”.
Interrogato sull'ideologia e sul suo resoconto sugli aspetti tecnici, Chavalarias descrive HelloQuitteX come uno strumento apolitico e transpartitico, focalizzato sulla lotta allo sfruttamento politico dei dati degli utenti da parte di Musk e altri. Secondo lui è una questione di etica e di libertà numerica.
Quel che è certo è che la migrazione verso altre piattaforme è in aumento. Su scala mondiale, la crescita di Bluesky è spettacolare: dai nove milioni di membri di settembre 2024, la piattaforma è passata a 14,6 milioni all'inizio di novembre, per poi raddoppiare a 30 milioni a febbraio 2025.