Parola alle parole: episodio 22

Screenshot del video preso dal canale YouTube di Suzie Telep, in cui parlava della whitisation

Le varianti della lingua francese parlate ai quattro angoli del mondo non hanno sempre lo stesso suono. Nella nostra rubrica “Le parole dicono la loro”, riportiamo parole o espressioni specifiche di una regione, di un Paese o di una comunità, così come parole intraducibili che vengono mantenute in francese così come sono o che vengono tradotte solo a metà, e infine parole francesi che entrano in altre lingue e non vengono tradotte ma assumono un nuovo significato.

Potete ritrovare i precedenti episodi qui: Les mots ont la parole [fr, come i link seguenti].

Oggi abbiamo scelto questi tre termini :

Latabatra: Questo termine malgascio deriva dal francese “la table”, il cui significato è stato adattato alla fonologia della lingua malgascia. Viene utilizzato per indicare il tavolo in generale e può essere combinato con altre parole: “latabatra fiasàna” indica il tavolo dell'ufficio.

Il termine è stato utilizzato nel titolo di un articolo di Global Voices del 2015, in cui si fa riferimento a un tavolo da ping-pong.

Singapore : Latabatra Ping-Pong iray Mametraka Ny Fitsipiky Ny Fizakàmanana Ara-Tsaina Ho Ambany Maso · Global Voices teny Malagasy.

Il termine è stato utilizzato anche in questa poesia di Jean Narivony intitolata « Rajakom-bazaha » (Le singe des blancs) (Ita: La scimmia dell'uomo bianco) :

Estratto :

« Mahazo latabatra fisakafoana,

Mampidin-divay ho rano sotroina, »

“ Ti diamo una tavola per banchettare,
e fai del vino la tua acqua potabile”.

Whitiser : Questa parola di origine franco-camerunese è una combinazione dell'aggettivo white (bianco in italiano) e del suffisso -iser.
Il risultato è un verbo usato in Camerun per descrivere coloro che hanno adottato il francese come lingua standard, parlando con un accento europeo, a scapito della lingua madre o delle lingue nazionali. Il termine si riferisce al processo di occidentalizzazione delle pratiche e delle abitudini linguistiche in alcuni Paesi africani.

Se l'uso del verbo Whitiser è esclusivo del Camerun, altri Paesi del continente usano altre espressioni per riferirsi allo stesso contesto, come mostra questo estratto preso dal dizionario della lingua francese :

Au Cameroun ça s'appelle “Whitiser”, en Côte d'ivoire ça s'appelle “Chokôh”, au Gabon ça s'appelle “Gorger”, en Martinique ça s'appelle “Broder”, et vous alors vous changez aussi votre accent pour parler comme des “p'tits blancs” ? (…)

In Camerun si dice “Whitiser”, in Costa d'Avorio “Chokôh”, in Gabon “Gorger”, in Martinica “Broder”, e quindi anche voi cambiate accento per parlare come “p'tits blancs”? (Ita: i ragazzetti bianchi)

La whitisation è il tema della tesi di dottorato di Suzie Telep, ragazza francese di origini camerunensi, che ne parla in questo video pubblicato sul suo canale YouTube :

Krep : La “krep” brésilien prende ispirazione dalla famosissima crêpe, spesso associata alla Bretagna, una regione della Francia occidentale. Ma la versione brasiliana – più uno spuntino che un pasto – è molto diversa. L'impasto della “krep” viene preparato in modo diverso e riempito con formaggio brasiliano, cioccolato o frutta come la guava. Si può acquistare presso le bancarelle stradali o nei parchi.

Un'altra ricetta popolare nel nord-est del Paese è fatta con farina di manioca e quindi assume una consistenza diversa. Questa ricetta prende il nome di beiju.

Se avete altre parole o espressioni da condividere per inserirle nella nostra rubrica “Le parole dicono la loro”, contattateci a: filip.noubel@globalvoices.org o jean.dedieusovon@globalvoices.org

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