Risolvere il problema delle infestanti acquatiche invasive in Nepal

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Questa storia è stata originariamente pubblicata daViola Bordon sul Nepali Times [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]. Una versione modificata è stata ripubblicata sul Global Voices come parte di un accordo di condivisione dei contenuti.

Il giacinto d'acqua [it] (Pontederia crassipes) è una specie amazzonica invasiva che ostruisce le vie d'acqua nepalesi, soffocando la flora autoctona e bloccando i nutrienti essenziali per la vita acquatica. Adesso, un gruppo di artigiani nepalesi ha trovato un metodo innovativo per utilizzare la fibra prodotta dalla pianta per tessere oggetti di uso quotidiano.

I giacinti d'acqua sono un materiale ideale per consumatori ecologicamente consapevoli, e la rimozione della pianta permette la rigenerazione delle specie acquatiche autoctone.  Il Nepal Knotcraft Center (NKC) assume un ruolo guida nella raccolta di questo materiale che commercializza i prodotti artigiani attraverso l'imprenditorialità e emancipazione femminile.

“Non sono un pioniere, costruisco sulla base di un'eredità di tessitura, la responsabilizzazione e la produzione ecologica,” sostiene Maya Rai, CEO del Nepal Knotcraft Center. ” L'utilizzo dei giacinti d'acqua fornisce una fonte sostenibile di fibre, e allo stesso tempo è ecologicamente vantaggioso”

Il Nepal Knotcraft Center è stato fondato nel 1984 da l'imprenditore di radice s'erba Shyam Badan Shrestha spingendo gruppi di donne locali per cercare di utilizzare in modo innovativo e sostenibile i materiali locali nepalesi per tessere prodotti da vendere in Nepal e all'estero.

Maya Rai (nella foto sotto) lei stessa è figlia di un tessitore nel distretto di  Dhankuta. Ha trascorso la sua infanzia in una fattoria di tessitura prima che lei incontrasse la sua seconda famiglia e si trasferisse in Kathmandu. La passione di Rai per la tessitura e l'artigianato sono rimaste con lei, tanto da spingerla a completare la sua formazione nel mondo degli affari.

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Al momento lavora con collettivi di tessitura delle comunità indigene di tutto il Nepal, valorizzando i sistemi di conoscenza tradizionali e collegando prodotti al mercato globale. Inoltre, è consulente per programmi di economia verde creativa e tutor di progetti di imprenditorialità sostenibile per i giovani.

Rai è sempre alla ricerca di nuovi materiali creativi e sostenibili da introdurre nel mondo dell'artigianato. Campioni di salvia, cardamomo, la pula di mais, la coda di gatto, gli aghi di pino e il giacinto d'acqua sono appesi alle pareti del suo ufficio nella zona industriale di Patan. Sebbene siano comuni nella storia dell'artigianato, questi materiali sono trascurati in molti ambienti produttivi.

Di conseguenza la conoscenza di come lavorare queste materie sta scomparendo, eppure il bisogno di materiali organici è in aumento nell'architettura all'avanguardia, design di prodotti e materiali librari che sono alla ricerca di opzioni sostenibili.

L'accesso al giacinto d'acqua è complesso sostiene Rai. Non solo il suo raccolto è difficile ma lei deve navigare in una rete di soggetti interessati per prelevare il giacinto d'acqua da diverse zone umide, inclusa la Riserva naturale Koshi Tappu [it] in Terai una regione del Nepal orientale che ricopre 176  km²  di zone umide. I corsi d'acqua li sono completamente intasate dal giacinto, quindi la loro rimozione porterebbe alla costruzione di prodotti commerciabili ciò sarebbe  un vantaggio per tutti.

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Dopo oltre un decennio di lavoro, Rai è vicina ai leader della comunità della foresta comunitaria di Kosi Tappu, che ha appoggiato la sua proposta. Il ruolo Rai è stato quello di negoziatrice, cercando una congiunzione tra tessitori e burocrazia. La sua capacità di far spazio alle innovazioni con il sistema di artigianato tradizionale deriva dalla sua esperienza personale.

Ottenendo i permessi dalla Riserva, lei può ridurre la distanza tra l'approvvigionamento del materiale e la sua lavorazione, un elemento cruciale per rendere la tessitura redditizia per il collettivo a Kosi Tappu. Dopo che Rai ha aiutato a liberare la strada, il gruppo, inizialmente costituito da donne, ha iniziato a rifornirsi, raccogliere, lavorare e spedire il giacinto d'acqua al centro di tessitura di Kathmandu, dove questa erba viene ora trasformata in stuoie, cesti e oggetti decorativi.

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Il lavoro di Maya Rai si concentra su due semplici e sostenibili idee: l'utilizzo di tessuti come alternativa ai materiali sintetici e plastici, un segno distintivo di NKC, e per farlo ha eliminato le specie invasive. Acquistando un cestino di giacinti ai consumatori viene offerta una scelta più biodegradabile e allo stesso tempo promuovono una produzione riparatrice che ripulisce le vie d'acqua naturali.

Viola Bordon è una ricercatrice Fulbright che studia i materiali attraverso la scultura presso la Kathmandu University School of Art.

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