Impianto fotovoltaico in una zona rurale del Pakistan acquisisce terreni senza consenso

616KW Solar Project Installed at Mahmood Textile Mill, Muzaffargarh. Screenshot from YouTube video by DSG Energy. Fair Use.

Progetto di impianto fotovoltaico da 616 KW installato a Mahmood Textile Mill, Muzaffargarh. Immagine tratta da un video su YouTube di DSG Energy. Uso legittimo.

Solo alcuni anni fa, Hasilwala, zona rurale nel Punjab [it], era un paesaggio desolato. Grazie all'innovativa tecnologia solare, la comunità ha investito in irrigazione e agricoltura, permettendo così al suolo secco di prendere vita. Ora, questa stessa tecnologia minaccia di allontanare la popolazione, dato che il governo pakistano cerca di espropriare 2.500 acri [circa 1.012 ettari, N.d.T.) per realizzare un impianto per la produzione di energia solare, un progetto che porterà allo sradicamento delle famiglie che hanno trasformato la loro terra, un tempo sterile, in floridi campi.

“Il governo non ha portato nulla: né strade, né elettricità, né acqua”, afferma il leader locale, Muzaffar Khan Magsi, intervistato da Global Voices. “Ora che abbiamo costruito le nostre vite qui, vogliono toglierci tutto”. Ha aggiunto che quasi trecento famiglie che vivono in queste terre da generazioni ora devono affrontare la disoccupazione e la mancanza di abitazioni. Il progetto non ha considerato per nulla la loro situazione.

“Ci stanno portando via le terre dei nostri antenati e i nostri mezzi di sostentamento”, si lamenta angosciata Maheen Bibi, una residente di 80 anni di Chah Hasilwala, nella zona del Muzaffargarh, in Punjab. “Non abbiamo un altro posto dove andare. Dio si assicurerà che prevalga la giustizia”.

Cos'è il parco solare fotovoltaico di Muzaffargarh?

Il parco solare fotovoltaico Muzaffargarh [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] è un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da 600 megawatt (MW), progettato in Punjab, Pakistan. Secondo GlobalData, che raccoglie e traccia i profili di più di 170.000 impianti per la produzione di energia in tutto il mondo, il progetto si trova attualmente nella fase della richiesta delle autorizzazioni. Si svilupperà in un'unica fase, con l'inizio delle operazioni di costruzione e di commercializzazione previsto per il 2025 e per il 2026, rispettivamente. Il progetto si sta sviluppando e al momento è completamente di proprietà della Giunta per lo sviluppo delle energie alternative del Pakistan. Il parco fotovoltaico di Muzaffargarh prevede l'installazione di pannelli sul suolo, su un'area di più di 1.011 ettari.

Nel settembre 2022, il governo del primo ministro Shehbaz Sharif [it] ha approvato un programma per produrre 2.000 MW di elettricità grazie all'energia solare. Come parte di questa iniziativa, il governo ha deciso di realizzare un impianto della potenza di 600 MW a circa 35 chilometri al nord della città di Muzaffargarh, nel Punjab, la provincia più grande del paese.

La Compagnia nazionale di trasmissione e spedizione (NTDC, dalla sua sigla in inglese) si era incaricata dei rilievi e dell'acquisizione delle terre per questo progetto. Il governo aveva fatto ricorso alla legge sugli espropri del 1894, che gli permette di espropriare terre private per finalità pubbliche. Il compito di eseguire i rilievi e di stimare il prezzo della terra era stato conferito all'amministrazione distrettuale di Muzaffargarh.

L'appaltatore aveva bisogno di occupare temporaneamente le terre durante la fase di implementazione del progetto per realizzare gli uffici, gli alloggi per i capi cantiere e le maestranze, i laboratori, i parcheggi, …  Per questo, l'appaltatore cominciò a negoziare accordi d'affitto sotto la supervisione e l'approvazione dell'Unità di gestione dei programmi (PMU, dalla sua sigla in inglese).

Tuttavia, l'appaltatore non è riuscito a offrire dei prezzi di mercato corretti (al costo di mercato) per l'affitto delle terre e i proprietari dei terreni hanno rifiutato i termini proposti; di conseguenza, l'accordo è fallito.

Perciò, il 16 marzo 2024, la sede centrale della NTDC, la Water and Power Development Authority House, ha emesso un comunicato stampa che annunciava l'”acquisizione di 2.553 acri [1.033 ettari, N.d.T.] a Tehsil Chowk Sarwar Shaheed per il parco fotovoltaico”. Inoltre, l'autorità referente ha annunciato l'esproprio ai sensi della sezione 11 della Legge sugli espropri del 1984 per gli appezzamenti citati. Anche il Direttore generale (Land) della NTDC e altri funzionari erano presenti quando l'atto è stato redatto. Il comunicato stampa era accompagnato da una foto che mostrava un cartello con il titolo “Cerimonia di aggiudicazione”.

L'imprenditore Abdul Rehman Najam ha pubblicato su X:

NTDC acquisisce 2.553 acri di terreno per la costruzione di un parco fotovoltaico da 600 MW nella sede centrale della NTDC a Muzaffargarh, WAPDA House Lahore – 16 marzo 2024 – La Compagnia nazionale di trasmissione e spedizione (NTDC) è riuscita ad acquisire e prendere possesso di 2.553 acri, 06 kanals e 09 marla per realizzare il progetto a energia solare da 600 MW a Tehsil Chowk Sarwar Shaheed, distretto di Muzaffargarh. NTDC, il soggetto responsabile dell'esproprio delle terre, ha annunciato l'aggiudicazione di tale appezzamento ai sensi della sezione 1 della Legge sugli espropri del 1894, oggi, cioè il 16 marzo 2024 alla presenza del Direttore generale (Land) della NTDC, dell'ingegnere capo responsabile della consegna del progetto (Nord) NTDC Lahore e di altri nel sito proposto per il progetto a energia solare. Il progetto a energia solare da 600 MW contribuirà a ridurre la dipendenza dalla costosa generazione di energia basata sui combustibili, in accordo con la decisione del governo del Pakistan. NTDC sta acquisendo terreni anche per altri due progetti a energia solare nei distretti di Layyah (1200 MW) e Jhang (600 MW). L'aggiunta di 2.400 MW di energia solare nel sistema mediante la realizzazione di questi progetti aiuterà a far fronte alla richiesta di energia e ad aumentare la quota di energia solare rispetto al totale di energie termiche dominanti. Il direttore della NTDC, ingegnere dr. Rana Abdul Jabbar Khan, ha ringraziato l'ing. Sohail Mumtaz Bajwa, direttore generale (Land) della NTDC, l'ing. Anees Ahmad, ingegnere capo responsabile in fase esecutiva dei progetti (Nord) della NTDC Lahore, la direttrice dell'ufficio legale, Maria Rafique, e altri funzionari della NTDC per i loro continui sforzi per completare il processo di acquisizione dei terreni.
———–
La NTDC ha comprato più di 2.500 acri di terra a Muzaffargarh per un parco fotovoltaico da 600MW. Per questo progetto, nell'ultimo anno non sono state ricevute offerte da parte di investitori, nemmeno dopo tre tentativi. Il governo dovrebbe smetterla con il modello dell'unico compratore, invece di dare delle garanzie sovrane, e permettere agli investitori di incontrare i propri clienti.

La voce dei proprietari locali

Parlando con Global Voices, l'agricoltore locale Amir Khan, che ha un negozio vicino a Adda Chowk a Kot Dadu, ha espresso la propria frustrazione per la mancanza di comunicazione sull'acquisizione delle terre. “Sono state ignorate le mie obiezioni e non ho mai ricevuto un avviso formale prima che l'aggiudicazione venisse annunciata”, ha spiegato. “All'inizio, il valore delle mie terre fu stimato tra le 225.000 e le 280.000 rupie (730-907 euro) per acro, mentre ad altri in zone differenti sono state offerte 500.000 rupie (1.620 euro) per ettaro”.

Amir ha segnalato che i residenti rifiutarono l'offerta del Governo. “Esercitarono pressioni perché accettassimo il denaro e ci avvertirono che, se non l'avessimo fatto, saremmo dovuti andare a Lahore per ricevere un indennizzo giusto”, ha spiegato. Dopo la partenza dei funzionari, sono stati appesi cartelli per chiedere un giusto risarcimento. Tuttavia, il giorno dopo, si è saputo che il governo aveva espropriato le terre ai sensi della Legge sugli espropri.

Mentre i membri della comunità si organizzavano per resistere a nuovi rilievi da parte del governo, la giornalista locale Sara Malik, parlando dell'incidente con il team di Global Voices, ha evidenziato le possibili conseguenze ambientali. “Questo progetto solare minaccia habitat verdi vitali dai quali dipende la fauna locale. Trasformare terre agricole in zone industriali altererà gli ecosistemi”, ha affermato.

Un funzionario del ministero per il Cambiamento climatico, che ha voluto rimanere anonimo, ha spiegato a Global Voices che il progetto può sembrare benefico per quanto riguarda la produzione di energia, ma: a costo di cosa? “Sono in gioco i mezzi di sostentamento di centinaia di persone e stiamo perdendo terra coltivabile pregiata che contribuisce alla nostra sicurezza alimentare”.

La comunità continua con decisione a lottare contro il progetto, esprime preoccupazione per il proprio sostentamento e per l'impatto ambientale. A mano a mano che continuano le proteste, lo scontro tra i piani del governo e le necessità locali si intensifica, il che evidenzia la necessità urgente di una pianificazione più sostenibile per lo sviluppo.

Ma, quando le squadre del governo sono tornate all'inizio di agosto, i locali si sono opposti e hanno impedito loro di effettuare i nuovi rilievi.

I registri obsoleti non riflettono le nuove realtà

Mehar Ijaz, proprietario a Thal e avvocato praticante a Muzaffargarh, ha dichiarato in una video intervista che più di 50 proprietari hanno presentato delle istanze al soggetto incaricato degli espropri con sede a Lahore. Ha aggiunto che sono state presentate delle obiezioni in merito a gravi violazioni delle norme sulla determinazione del valore per l'acquisizione delle terre in base alla Leggi sugli espropri del 1894.

“Non hanno dato ascolto alle nostre obiezioni e le procedure sono state portate avanti in modo unilaterale. Ho presentato anche un'istanza al tribunale del Commissario aggiunto del distretto di Muzaffargarh, ma anche lì non è stata fatta giustizia”, ha detto.

Il proprietario Mian Ameer Nawaz di Thal racconta: “Se solo il Commissario di Dera Ghazi Khan visitasse il posto con i suoi vice commissari e ispezionasse queste terre fertili, sono sicuro che sposterebbero l'impianto fotovoltaico”.

Il 15 giugno, i proprietari interessati hanno organizzato una protesta alla fermata degli autobus di Khudai, vicino a Head MuhammedWala, nella provincia del Punjab in Pakistan. Hanno detto che il prezzo offerto dal governo era troppo basso. “Solo per livellare e rendere coltivabile un acro di terra sterile sono necessarie tra le 800.000 e il milione di rupie (8.640-10.800 euro). In nessun caso accettiamo la loro offerta”.

Anche Ameer Momin Rehmat, residente a Muzaffargarh, Punjab, ha partecipato a questa protesta. Ha suggerito che ci sono migliaia di acri di terre demaniali non occupate nei distretti di Muzaffargarh e Kot Addu, dove il governo può realizzare un parco fotovoltaico e così evitare l'uso di questa terra agricola.

Shafqat Nonari ha espresso la sua frustrazione per il fatto che, nonostante gli investimenti significativi nei sistemi d'irrigazione e nelle attività agricole sui terreni, il valore del territorio è sottostimato e il terreno definito – a torto – sterile nei registri governativi. “Il valore di mercato delle nostre terre è tra il milione e il milione e mezzo di rupie per acro e può anche arrivare a un milione e 800.000 rupie, ma le autorità stanno offrendo molto meno. Se acquisiscono le terre dovrebbero indennizzarci al valore di mercato”.

Gli ingegneri del parco fotovoltaico, che continuano ad essere ottimisti sull'iniziativa a energia solare, insistono col dire che il progetto apporterà benefici, in primo luogo, alla regione. Nonostante ciò, riconoscono le preoccupazioni della comunità. “Capiamo le lamentele”, ha affermato un ingegnere che ha voluto mantenere l'anonimato, “però questo progetto è cruciale per la sostenibilità energetica della zona”.

A mano a mano che le proteste aumentano, la breccia tra le ambizioni del governo e le necessità della comunità si fa più grande. Con il futuro delle proprie case in gioco, i residenti di Thal continuano a lottare per i loro diritti, il che ci ricorda che dietro ogni progetto di sviluppo, sono importanti anche le vite e le storie personali.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.