
Fotografia a cura di Arzu Geybullayeva creata con Canva Pro
La notizia di una ragazzina che ha partorito nella città di Aghjabedi in Azerbaigian è il più recente [en, come i successivi link, salvo diverse indicazioni] e straziante esempio dell'assenza di meccanismi di protezione nei confronti di ragazze minorenni, e, una persistente negligenza da parte delle autorità nell'affrontare il problema dei matrimoni e delle nascite precoci. Questa volta, al centro della storia che ha scioccato l'interà società, vi è una minore di 15 anni il cui “marito” se l'è cavata con la sentenza di “stupro legale” quando lei di anni ne aveva solo 13.
Mentre l'età legale per poter contrarre matrimonio in Azerbaigian è 18 anni, la famiglia della ragazza e del suo assalitore, subito dopo aver appreso della gravidanza di quest'ultima, hanno organizzato una piccola cerimonia “nunziale” per la famiglia e i parenti stretti. Il 24enne autore del reato, è stato condannato a una pena sospesa dopo che la polizia ha appreso dalle indagini che la ragazza aveva avuto un bambino e che vivesse già con la famiglia dell'uomo, concludendo che questa fosse una circostanza attenuante.
La storia è stata inizialmente segnalata dalla giornalista Ulviyya Ali, che in un post di Facebook, ha spiegato come è venuta a conoscenze di questo caso giudiziario, risalente al 12 marzo di quest'anno e che vede imputato un uomo, nato nel 2001, che ha sfruttato sessualmente una minore nata nel 2010 nella città di Agjabadi. L'uomo è stato formalmente arrestato nel novembre 2024. Ali scrive che, secondo quanto riportano i documenti giudiziari, la relazione dell'uomo con la minore durava dal maggio 2024. La giornalista ha inoltre spiegato nel dettaglio che durante il processo, l'uomo ha scaricato tutta la responsabilità sulla ragazzina.
Nell'aprile 2024, l'unione della coppia è stata formalizzata da una cerimonia tenutasi in casa. Alla coppia è stato detto che una volta che la ragazza avrebbe raggiunto l'età legale per sposarsi, avrebbero potuto firmare i documenti per contrarre il matrimonio. Tuttavia, secondo quanto ha raccontato l'uomo durante il processo, sarebbe stata la ragazzina a voler mettere su famiglia con lui e a costringerlo, sostenendo inoltre di non essere a conoscenza del divieto legale di intrattenere rapporti sessuali con una minore di età inferiore ai 16 anni.
L'età del consenso in Azerbaigian è di 16 anni e l'età legale per contrarre matrimonio è di 18 anni; questa regola vige dal 2011. Prima del 2011, l'età legale delle ragazze per potersi sposare era di diciassette anni, dopodiché é stata alzata a diciotto (anche se con eccezioni). Con i nuovi emendamenti, queste eccezioni sono state revocate ed entrambe le parti devono avere diciotto anni. Tuttavia, in Azerbaigian ragazzine dell'età di 13-14 anni vengono fatte fidanzare e poi date in spose tramite una cerimonia non ufficiale all'età di 15-16 anni.
In questo caso, la ragazza è rimasta incinta, e, dopo aver appreso della gravidanza, la famiglia ha fatto sposare in segreto la coppia e ha mandato l'adolescente a vivere con la famiglia dell'uomo. Solo durante una visita medica, quando la ragazza era già incinta di 5 mesi, che i dottori, accorgendosi che la ragazza fosse minorenne e incinta, hanno avvisato la polizia.
Reazione e biasimo
Durante un’intervista con la OC Media, l'avvocato per i diritti umani, Fariz Namazli ha affermato che non fosse giustificabile considerare la gravidanza della ragazza una circostanza attenuante. Se non altro, ha detto Namazli, “dovrebbe essere considerata una circostanza aggravante poiché comporta gravi conseguenze”, aggiungendo che “intrattenere rapporti sessuali con una minore di età inferiore ai 16 anni e senza il suo consenso, è un reato penale” secondo quanto previsto dalla legislazione dell’Azerbaigian.
Namazli ha affermato che una persona che intrattiene rapporti sessuali con un minore di età compresa tra i 12-14 anni rischia una pena di 15-20 anni. E, nei casi in cui vi è il consenso, la durata della pena può variare dai tre ai sei anni di detenzione in poiché comporta comunque una responsabilità penale. In entrambi i casi, la persona che commette il reato può essere anche punito con la “privazione del diritto di detenere alcune posizioni o di essere coinvolto in determinate attività per tre anni”.
L'avvocato ha aggiunto inoltre che il minore può esprimere verbalmente il suo consenso, ma che tuttavia non comprende l'essenza della decisione.
La femminista e attivista Gulnara Mehdiyeva a cui spesso si rivolgono le donne di tutto il Paese per segnalare gravi violazioni dei diritti e casi di abusi domestici, ha riferito a Jam News che i diritti della minore erano stati schifosamente violati ma che questa non era né la prima né l'ultima volta, e che fosse necessario introdurre dei cambiamenti sistematici. “Questo non è un incidente isolato bensì un problema sistematico. Lo stato deve andare oltre alla punizione, introducendo programmi educativi rivolti alle minori, incrementando le loro opportunità”, ha detto Mehtiyeva a JamNews.
Mehdiyeva ha scritto su Facebook che l'unica persona ritenuta responsabile é stata la preside della scuola frequentata dalla ragazza. La Presidentessa della Azerbaigian Children's Union, Kamala Aghazade, é stata colei che in un post di Facebook, ha segnalato il licenziamento della preside per la sua “negligenza” nella questione. Mehdiyeva si chiede anche se la minore abbia ricevuto un supporto psicologico e sociale. “Dopotutto la ragazzina è pur sempre una minore e può avere un altro figlio dallo stesso uomo” ha fatto notare l'attivista.
L'avvocato Samed Rahimli ha dichiarato in un'intervista a JAMnews che anche i genitori dovrebbero essere ritenuti responsabili ai sensi del Codice di Famiglia. I genitori della ragazza “hanno lasciato che la loro figlia diventasse una vittima di un crimine” e per questo, loro devono essere ritenuti responsabili, ha spiegato Rahimli.
L'età legale di 18 anni per poter contrarre matrimonio è stata introdotta solo di recente, mentre la Legge della Repubblica dell’Azerbaigian No. 1198-VIQD [az] risale al 28 giugno 2024 ed entrerà in vigore il 1 luglio.
Un recente report di Equality Now posiziona l’Azerbaigian in cima tra i tre Paesi eurasiatici dove “i matrimoni minorili, precoci e forzati (CEFM) restano un problema diffuso e poco affrontato.” Il report comprende l'Armenia, l'Azeirbagian, la Georgia, il Kirghizistan, la Russia, il Tagikistan e l'Uzbekistan. “Circa l'11% di donne in età compresa tra i 20 e i 24 anni si è sposata prima dei 18 anni”, cita il report nel caso dell'Azeirbagian.
Secondo il Comitato di statistica statale dell'Azerbaigian, un totale di 1700 ragazze di età compresa tra i 15-17 anni, hanno partorito [az] nel 2023. Per oltre 1600 di loro, si è trattato del primo figlio.