In Turchia, l'uccisione di un gatto randagio scatena l'indignazione popolare

Immagine di Arzu Geybullayeva

In Turchia gli attivisti per i diritti degli animali sono rimasti delusi dalla pronuncia di sentenza per Ibrahim Keloğlan, un uomo che nel dicembre del 2023 ha preso a calci [en] fino alla morte un gatto randagio chiamato Eros. Il 13 marzo, il tribunale ha condannato [tr, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] Keloğlan a tre anni di prigione, ma citando la buona condotta, è stata ridotta [en] a una pena sospesa di due anni e sei mesi senza il carcere e con un divieto di viaggio. I social media si sono attivati con l'hashtag #erosiçinadalet (giustizia per Eros).

L'8 febbraio Keloğlan fu accusato [en] per la prima volta e condannato dal Tribunale penale di primo grado di Küçükçekmecea a un anno e tre mesi di prigione. Si tratta di una pena ridotta che il tribunale giustifica citando il rimorso dell'autore e l'assenza di reati precedenti. In seguito alle proteste popolari, la corte superiore ha poi revocato quest'ultima sentenza ed è tornato al processo.

Nel giorno del processo più recente, decine di attivisti per i diritti degli animali e amanti degli animali (alcuni in compagnia del proprio animale domestico in segno di solidarietà) si sono recati al palazzo del tribunale.

Evviva, gli amici di Eros sono venuti a dare supporto .

Secondo quanto ha riferito Bianet, le autorità sono state costrette a spostare l'udienza in un'aula di tribunale più grande a causa della grande affluenza.

Vari partiti politici, ordini di avvocati e organizzazioni per i diritti degli animali hanno richiesto di partecipare al processo, tuttavia, le loro richieste sono state rifiutate per il motivo che nessuno di loro è stato danneggiato dal crimine.

Secondo l'avvocato Ilke Acar, che ha seguito da vicino il processo, il 13 marzo nella sua deposizione in tribunale, Keloğlan, ha dichiarato che commise l'atto “in un momento di rabbia” e che dopo la sua prima udienza, ha distribuito cibo per gatti e ha fatto donazioni ai rifugi di animali, aggiungendo che gli “sembrava una terapia”.

I legali del denunciatore affermano che se l'imputato avesse ucciso un bambino e dopo di che avesse detto che lui/lei aveva fatto donazioni per l'istruzione di un altro bambino, “se ne sarebbe tenuto conto? Se l'imputato era pentito perché non si è consegnato spontaneamente alle autorità? Le sue affermazioni non sono sincere e vere, domandiamo che sia arrestato” secondo quanto riportato dalla BBC Turkce.

Di conseguenza, il procuratore ha richiesto la pena più alta per il fatto che Keloğlan ha inseguito il gatto e poi lo ha ucciso in modo brutale.

Ad unirsi all'azione solidale per chiedere giustizia è stato Mauro Icardi il giocatore del Galatasaray, che ha posato sui suoi social con i suoi due gatti, uno dei due con appeso al collo un cartello “Oggi per Eros, Domani per noi, #giustiziapereros”.

Sarper Duman, un musicista e soccorritore di animali che ha oltre un milione di seguaci su Instagram, ha condiviso un post in risposta alla decisione del giudice [en]:

The murderer who kicked and killed a cat that lived in a residential complex and did not harm anyone was released. There is no justice system in this country that protects stray animals!

L'assassino che ha preso a calci e ha ucciso un gatto che viveva in un complesso residenziale e che non aveva fatto male a nessuno è stato rilasciato. Non esiste in questo paese un sistema giudiziario che protegga gli animali randagi!

In seguito alla decisione della corte, il ministro della giustizia, Yılmaz Tunç, ha scritto in un tweet che “la pena assegnata è la più alta mai imposta ai sensi della legge sul benessere degli animali”, con l'impegno di “continuare ad opporsi ad ogni tipo di maltrattamento nei confronti” di randagi che il ministro ha definito nello stesso tweet come “nostri cari amici”.

Gli attivisti per i diritti degli animali non sono d'accordo. Ahmet Kemal Şenpolat, il presidente della Federazione Haytap dei diritti degli animali ha detto che se la decisione della corte non cambierà,  le persone “continueranno a torturare gli animali deliberatamente.”

La Turchia ha adottato il suo primo disegno di legge sulla protezione degli animali nel 2004. Ai sensi dell'articolo 28/a della legge n. 5199, il trattamento crudele degli animali e l'uccisione deliberata di essi è considerato un crimine. Nel 2021 il parlamento turco ha approvato [en] una nuova legge sui diritti degli animali. La legge vietò la vendita di tutti i gatti e i cani nei negozi di animali, classificandoli [en] come “esseri viventi” piuttosto che merci e [en] ha reso punibili gli abusi agli animali fino a quattro anni di prigione. La legge ha anche richiesto ai proprietari di registrare i propri animali domestici con ID digitali.

E’ abbastanza comune vedere in Turchia persone che si prendono cura degli animali in strada nutrendoli [en] e costruendogli rifugi [en] per le strade. Alcuni di questi animali randagi [en] hanno delle statue commemorative [en], mentre altri sono diventati delle mascotte popolari [it] nei comuni locali. Ci sono almeno due film documentari, “Kedi” e “Stray,” che ritraggono la vita di questi animali randagi del paese. In seguito al devastante terremoto del febbraio del 2023, la storia di un vigile del fuoco che ha adottato un gatto soccorso [it] ha scaldato i cuori in tutto il paese.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.