
Foto a cura di Luma Pimentel sul sito Unsplash. Uso su concessione tramite Unsplash License.
Nell'estate 2024, i social media russi sono stati inondati da pubblicità che sponsorizzavano la donazione di ovociti in Cina. A giovani donne attraenti, sane, alte almeno 1 metro e 62 centimetri, sono state promesse diverse centinaia di dollari per il loro materiale biologico. In aggiunta alla retribuzione, sono stati offerti alle donatrici dei voli gratuiti verso altri paesi, alloggi in alberghi lussuosi, e pietanze di alta qualità. Tuttavia, c'era però un problema: l'ovodonazione a scopo commerciale è illegale in Cina. Ludi Baikala, People of Baikal ha indagato [ru, come i link che seguono, salvo diverse indicazioni] sui meccanismi del mercato clandestino che vende ovociti russi. È stata pubblicata una versione tradotta ed editata su Global Voices su permesso.
L'intervista
Anna, una 22enne residente a Mosca (il nome è stato cambiato su sua richiesta), si è preparata secondo le istruzioni fornitele dal suo agente per il colloquio con i potenziali acquirenti. Ha applicato poco trucco, dato che i cinesi prediligono una bellezza al naturale. Ha lasciato che i suoi lunghi capelli neri le ricadessero sulle spalle, portandoseli dietro, in modo che le orecchie sembrassero più prominenti, una caratteristica che in Cina è considerata attraente. Il colloquio è avvenuto tramite una videochiamata, con anche il traduttore presente. Tuttavia, solo la videocamera di Anna era accesa, così che gli acquirenti potessero vederla mentre invece lei non poteva vedere loro.
Il colloquio è iniziato con domande standard relative all'altezza, al peso, al gruppo sanguigno e al contesto familiare. Questa era la sesta intervista per Anna, di modo che lei sapesse come avrebbe dovuto comportarsi: sorridere sempre, dire la verità nel momento in cui le risposte fossero state facilmente verificabili, e abbellirsi quanto possibile. Ad esempio, ha aggiunto cinque anni all'età di sua nonna perché i clienti cinesi tengono in considerazione le donatrici che hanno parenti longevi. Le è stato chiesto di camminare davanti alla videocamera, di sostare vicino a una porta affinché potesse mostrare il suo fisico, il suo peso e i suoi denti.
Questa volta, la coppia ha posto ad Anna diverse domande insolite: Quali voti prendeva a matematica? Le piace il suo lavoro?
Due giorni dopo, l'agente ha detto ad Anna che è stata scelta per l'ovodonazione, ciò significava che tra una settimana avrebbe dovuto recarsi in Cina.
La storia di Anna ha inizio
Nell'aprile 2024, Anna, una lavoratrice part-time e designer, si era imbattuta in un video su Instagram. Il video sembrava essere una pubblicità di viaggi, con scene di visite turistiche e ristoranti. La ragazza del video mostrava anche dei dollari statunitensi, affermando che le donatrici potessero guadagnare tra i 3000 e i 7000 dollari. Il video era stato postato da un'agenzia che recluta donne per la donazione di ovociti all'estero, soprattutto in Cina. Tale agenzia dichiarava che le candidate dovessero avere un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, che non dovessero essere ne troppo esili ne troppo grosse, prive di cattive abitudini o malattie ereditarie.
Anna era molto intrigata dall’ opportunità di guadagnare dei soldi e di visitare l'Asia gratuitamente. Inoltre, aveva già donato i propri ovociti sei volte in Russia, senza complicanze, guadagnando fino a 100 000 rubli (1300 dollari) per ciascuna procedura. Ciononostante, vi era un ostacolo non indifferente: mentre in Russia l'ovodonazione é legale, in Cina è proibita.
Anna si è presa un mese di tempo per decidere se correre il rischio e candidarsi. Nel mese di maggio, ha poi deciso di candidarsi presso l'agenzia. Subito dopo, ha ricevuto una risposta da un manager che le ha chiesto di inviargli delle foto. Le è stato chiesto in seguito di compilare un questionario sulla sua altezza, peso, istruzione, gruppo sanguigno, data delle prossime mestruazioni e una breve biografia.
La famiglia cinese era stata trovata dall'agente che lei aveva conosciuto tramite la chat delle donazioni di ovociti.
Il processo si svolge rapidamente
Le donatrici di ovociti devono sottoporsi ad un ciclo di stimolazione ormonale. Questo trattamento permette di prelevare più ovociti rispetto al normale ciclo di ovulazione. La stimolazione ormonale ha inizio il secondo giorno del ciclo mestruale della donatrice e viene eseguito in Cina. I clienti non amano aspettare, quindi, il visto di Anna è stato accelerato e i biglietti prenotati. La ragazza è stata anche sottoposta a vari test.
Il mercato clandestino di ovociti russi
Nel luglio 2024, il canale telegram RTVI ha notato una moltitudine di video identici su Instagram che pubblicizzavano l'ovodonazione in Cina.
People of Baikal ha identificato almeno 18 account Instagram che sponsorizzano la donazione di ovociti in Cina. Questi account mostravano immagini di mazzetti di contanti, nuovi iPhone, e di MacBook acquistati grazie ai guadagni. Hanno anche presentato l'ovodonazione come un modo per “aiutare le coppie senza figli che hanno perso la speranza di concepire naturalmente”. Donne provenienti dalla Russia, Bielorussia, Ucraina e dal Kazakistan sono state designate come potenziali donatrici.
Molti dipendenti delle agenzie non hanno nessuna formazione medica. Ad esempio, un video dell'account “Da Donation” mostra un manager che ha lavorato come specialista in extension per ciglia dal 2018 al 2020, secondo la sua attività su Instagram. Sul sito web della “Sunshine Egg Donation Agency,” lo specialista della FIV (Fecondazione In Vitro) che viene indicato, è un consulente d'affari laureato presso la filiale di Volgograd dell'Istituto del Commercio Sovietico. Il coordinatore per i futuri genitori ha lavorato in precedenza come astrologo. Nessuno di questi rappresentanti ha risposto alle richieste di interviste.
Chi sceglie gli “ovociti slavi?”
Il costo della donazione degli ovociti dipende da molti fattori. Le donne possono stabilire il loro prezzo ma, gli agenti le aiutano spesso a determinare il loro valore, basandosi sulle condizioni di mercato e le loro caratteristiche personali.
Innanzitutto, i clienti danno la priorità all'aspetto fisico; altezza, peso, pelle chiara, e una carnagione senza inestetismi. Ai clienti cinesi solitamente non piacciono la presenza di voglie sulla pelle, le lentiggini e i capelli rossi. Anche i tatuaggi, le ciglia finte e i fillers riducono la probabilità di venire scelti. Le tendenze della moda per l'aspetto della donatrice evolvono; attualmente, sono molto richieste qualità come “l'essere carina” e “l'essere femminile”. Le agenzie spingono le donne ad inviare foto in cui indossano degli abiti e sorridono.
Le retribuzioni più alte vengono offerte alle donatrici laureatesi presso prestigiose università straniere, che sappiano parlare lingue straniere o che abbiano talenti artistici, dato che i clienti cinesi sperano che i loro figli possano ereditare queste caratteristiche.
Non è solo la donna a fare soldi; secondo quanto racconta Anna, il suo agente ha guadagnato 2000 dollari per ciascuna donatrice che abbia portato a termine il programma.
Perché il mercato clandestino cinese di ovociti è in crescita?
Nel 2020, il giornale cinese The Paper ha segnalato [zh] la preoccupazione delle studentesse universitarie per la presenza di annunci pubblicitari sulla donazione di ovociti affissi sulle pareti dei bagni per donne. Una giornalista si è spacciata per una potenziale donatrice e ha contattato l'agenzia indicata nella pubblicità. Quest'ultima le ha spiegato che “le ragazze ovulo” o le “sorelle ovulo” vengono suddivise in categorie a seconda delle qualità. Donne provenienti dalle migliori università potrebbero arrivare a guadagnare fino a 40 000 yuan (5500 dollari) mentre le donatrici con un aspetto nella media e senza istruzione superiore ricevono un contributo di 10 000–20 000 yuan (1400–2800 dollari).
I contratti non vengono stipulati con le donatrici perché la compravendita di ovociti é illegale in Cina. Tuttavia, il business persiste, malgrado gli sforzi delle autorità nel rimuovere le pubblicità. Questo perché l'approvvigionamento legale di ovociti per la FIV è quasi impossibile nel Paese.
Secondo quanto riporta una circolare del 2003 del Ministero della Salute cinese, é consentito solamente l'utilizzo degli ovociti avanzati delle pazienti sottoposte al trattamento della FIV e, solamente gli ovociti di donne sposate, con comprovata infertilità. Questo criterio ha avuto come conseguenza lunghe liste d'attesa, costringendo molte famiglie a rivolgersi a delle agenzie clandestine. Fino al 2021, c'erano in Cina più di 400 agenzie clandestine, secondo quanto riportato [zh] dal media cinese CCTV [zh].
Prelievo degli ovociti e timore per la propria salute
Il programma di Anna si è svolto a Chongqing [it], una città di 32 milioni di abitanti nella Cina sud-occidentale. Ha alloggiato in una stanza con finestre panoramiche al 18esimo piano di un hotel. Una giovane assistente cinese, assunta dal suo agente, l'ha accompagnata a tutti gli appuntamenti, comunicando attraverso un'app di traduzione.
Quando sono cominciate le mestruazioni di Anna, la ragazza si è recata presso una clinica per sottoporsi ad una serie di test. In seguito, un'infermiera le ha fatto visita giornalmente alle 16:00 presso l'hotel dove alloggiava, per somministrarle delle iniezioni di ormoni. Il programma vietava il consumo di alcol, di fumare, di allenarsi e di avere rapporti, ma Anna era libera.
La stimolazione ovarica è durata 10 giorni. Il giorno del prelievo degli ovociti, l'assistente di Anna ha portato la ragazza in un'area residenziale invece che portarla ad una clinica. Le sono stati prelevati il telefono e i documenti e, uno sticker con dei personaggi cinesi le é stato messo sul braccio. Assieme a quattro donne cinesi, é entrata in un furgone bianco. La vista all'esterno le era preclusa e questo l'aveva fatta sentire in ansia.
“Stavo iniziando ad avere un pò di paura, pensando che avrebbero venduto i miei organi, ma, vedere le donne del posto che ridevano e chiaccheravano, mi ha tranquillizzata. Ho pensato che se fossero venute anche loro, tutto sarebbe andato bene” ha detto Anna.
Il furgone si é fermato direttamente all'ingresso di un edificio che porta ad una scala. Al piano di sopra, Anna ha trovato una sala operatoria e un reparto di degenza. “Era una sorta di clinica improvvisata, decisamente clandestina. Questo mi ha spaventata perché i controlli li avevo fatti in ospedali adeguati. Presumevo che il prelievo di ovociti si sarebbe svolto lì”. ha detto Anna.
Sotto anestesia, le sono stati prelevati gli ovociti utilizzando un ago guidato dagli ultrasuoni. Si è poi svegliata mezz'ora dopo ed é stata riportata indietro per incontrarsi col suo agente. Le sono stati restuituiti i suoi effetti personali e, presso un ospedale autorizzato, le sono stati somministrati liquidi per via endovenosa. Più tardi però, diversi forti dolori addominali hanno cominciato a manifestarsi.
Ritorno in ospedale
“Non riuscivo a muovermi, stavo lì sdraiata in preda ad un dolore lancinante. Il mio addome era gonfio e riuscivo a malapena a respirare. È stata la notte peggiore della mia vita. A Mosca, sarei tornata alla normalità immediatamente subito dopo la procedura. Non ho mai vissuto niente del genere” ricorda Anna.
Il mattino seguente, é stata portata in ospedale, dove ha vomitato mentre le stavano misurando la pressione. Dopo un altro ciclo di liquidi somministrati per via endovenosa, i sintomi cominciavano a dissolversi e alla sera Anna si sentiva già meglio.
Quattro giorni dopo la procedura, la ragazza é tornata a Mosca. Nonostante non avesse stipulato nessun contratto con l'agenzia, al suo ritorno ha ricevuto 7000 dollari in contanti.
Un dottore cinese ha ipotizzato che i gravi sintomi accusati da Anna potrebbero esser dovuti ad una reazione all'anestesia ma Anna sospetta che si sia trattato della sindrome da iperstimolazione ovarica [it].
Anche le procedure minimamente invasive, come il prelievo degli ovociti, comportano dei rischi. “Vi possono essere reazioni allergiche, sanguinamento post-prelievo oppure iperstimolazione ovarica. Può una donatrice essere certa che riceverà le cure adeguate in caso di emergenza? E chi si assume la responsabilità se la donatrice fa rientro al proprio Paese? Finisce per restare da sola con i suoi problemi” ha detto Nadežda Veryaeva, endocrinologa riproduttiva.
Anna ha parlato della sua condizione con il suo agente; quest'ultimo le ha spiegato che, forme lievi di OHSS sono molto comuni in Cina, probabilmente perché i dottori utilizzano dosi più elevate di farmaci per garantire dei risultati. People of Baikal non ha trovato alcuna segnalazione di donatrici russe in Cina che abbiano avuto gravi complicanze. Tuttavia, vi sono dei casi documentati che riguardano donatrici cinesi, ad esempio, nel 2017, una liceale è quasi morta [en] dopo aver venduto 21 suoi ovociti nel mercato nero. Nel 2019, una studentessa universitaria è stata ricoverata [en] per una grave forma di OHSS, dopo aver tentato di usare i soldi per acquistare un nuovo iPhone.
Concorrenza fra le donatrici
Di recente, la concorrenza tra le donatrici ha fatto abbassare i prezzi. Durante la pandemia da COVID-19, quando i voli internazionali erano stati limitati, le agenzie hanno pagato cifre esorbitanti per le donatrici provenienti dalla Russia. Ma, quando nel 2023 la Cina ha riaperto le frontiere, l'influsso di nuove candidate ha causato un calo dei prezzi.
Esistono anche agenzie di ovodonazione in Cambogia, Laos, Cipro e Georgia; quest'ultima è diventata una meta ambita per il turismo della maternità surrogata dopo essere stata vietata agli stranieri in Russia. Il mercato si sta espandendo anche in Kirghizistan e in Kazakistan, dove la maternità surrogata e l'ovodonazione sono legali.
Nonostante la sua spiacevole esperienza, Anna è tornata di nuovo in Cina. Questa volta le sono stati promessi 8000 dollari, una somma che mai potrebbe ricevere in Russia, dunque, pur correndo dei rischi, Anna ha deciso di ripetere l'esperienza.