Artisti spagnoli reinterpretano Guernica di Picasso contro il genocidio a Gaza

Adattamento Canva dell'opera di Moreno Mural (@morenomural) a cura di Global Voices.  Opera utilizzata con autorizzazione.

Pochi dipinti simboleggiano il dolore e l'assurdità della guerra come Guernica [it] di Pablo Picasso, un capolavoro completato nel 1937. Il dipinto, alto 3,49 metri e largo 7,76 metri, racchiude la violenza e il caos nel quale centinaia di migliaia [it] di persone perirono durante la Guerra civile spagnola [it] (1936-1939). Guernica [it] è il nome di una città basca che fu bombardata dalla Germania nazista e dall'Italia fascista nel 1937.

Uno degli elementi più impressionanti dell'opera surrealista è la madre con niño muerto (madre con bambino morto) raffigurata nella parte in basso a sinistra del quadro: una madre che grida di angoscia e dolore mentre tiene tra le braccia il suo bambino morto. Picasso avrebbe dipinto post scriptum [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] di questa figura nelle sue opere successive.

“Guernica” di Pablo Picasso (1937). Wikimedia Commons, utilizzo consentito a bassa risoluzione.

A più di 80 anni dal bombardamento di Guernica, la Palestina sta subendo massacri di massa [en] per mano delle autorità israeliane, esacerbati dall’inazione [en] delle potenze straniere, e i bambini non sono stati risparmiati. Anche loro sono vittime di bombardamenti, violenze e carestie. Secondo le Nazioni Unite, dall'inizio della guerra israeliana a Gaza [en] nel 2023, più di 50.000 bambini palestinesi [en] sono stati uccisi o feriti. Molti sono morti tra le braccia delle loro madri.

Ora, otto artisti spagnoli, chiedendo di fermare la guerra a Gaza, stanno reinterpretando l'emblematico dipinto di Picasso. Sperano di suscitare emozioni nella coscienza collettiva della Spagna attraverso un confronto diretto con la sua storia dolorosa.

Foto di Sara Montero, membro di PararLaGuerra, scattata durante la prima mostra nel marzo 2025. Utilizzata con autorizzazione.

La mostra Madre del Guernika (Madre del Guernika) è stata esposta per la prima volta davanti al Museo Reina Sofía di Madrid nel marzo 2025. Circa tre mesi dopo, il 14 giugno, Parar la Guerra, un movimento spagnolo contro la guerra che riunisce decine di organizzazioni, ha esposto nuovamente le varie opere d'arte di grandi dimensioni in piazza. Questa volta, però, sono state esposte davanti al Parlamento spagnolo, in vista delle massicce manifestazioni contro il genocidio in Palestina che si sono tenute in tutta la Spagna.

Personaggi culturali di spicco, come il regista Pedro Almódovar, hanno invitato la gente a manifestare contro la guerra mentre migliaia di persone in Spagna scendevano in piazza. Un rappresentante di Parar la Guerra ha detto durante le manifestazioni:

Tras la ruptura del precario alto el fuego el 18 de marzo, la violencia ha escalado. Estamos ante uno de los momentos más crueles y mortíferos de la matanza que el gobierno israelí lleva veinte meses perpetrando contra una población civil inocente, desarmada e indefensa.

Dopo la rottura del precario cessate il fuoco del 18 marzo, la violenza si è intensificata. Siamo di fronte a uno dei momenti più crudeli e mortali del massacro che il governo israeliano sta perpetrando da venti mesi contro una popolazione civile innocente, disarmata e indifesa.

Di seguito è possibile visionare la collezione di opere d'arte:

Opera di Moreno Mural (@morenomural), utilizzata con autorizzazione.

Opera di Jacobo Palos Wey (@jacobopaloswey), utilizzata con autorizzazione.

Opera di Anita Muñoz Rivera (@alonatural17),  utilizzata con autorizzazione.

Opera di Klina (@Klina_art), utilizzata con autorizzazione.

Opera di Victor “Konestilo” (@Konestiloart),  utilizzata con autorizzazione.

Opera di Nauni69 (@nauni69),  utilizzata con autorizzazione.

Opera di Jota López (@jotalo),  utilizzata con autorizzazione.

Opera di Jesús Soriano Ñuku (@nukugraffiti) che reinterpreta la scultura “Pietà” di Michelangelo Buonarroti, conservata nella Basilica di San Pietro, Città del Vaticano. Utilizzata con autorizzazione.

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