La Russia si prepara a sbarazzarsi di Whatsapp ed forse anche di Telegram

Foto di uno smartphone che mostra l'icona di un'app di messaggistica, di Franck da Unsplash

Foto di Franck, da Unsplash – utilizzo consentito secondo licenza Unsplash.

Il 10 giugno, il Parlamento russo ha varato una legge [ru, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] per istituire un’app di messaggistica “che permetta di utilizzare i servizi statali”. La descrizione precisa dell’app nella legislazione lascia intendere che la norma sia stata redatta su misura per un’app chiamata Max, sviluppata dalla più grande piattaforma di social media russa, VK [en].

Come riportato dalla testata indipendente russa Meduza, il 4 giugno, il Ministro dello Sviluppo Digitale, Maksut Shadayev, ha reso noto che VK ha già sviluppato “un messenger completamente russo”, paragonabile – e persino superiore – alle capacità tecniche delle app straniere.

La Duma di Stato, il sito ufficiale del Parlamento russo, ha osservato che gli utenti potranno utilizzare la loro firma digitale direttamente dall’app per firmare documenti, oltre a verificare informazioni come identità, età, diritto a benefici e titoli di studio. Di conseguenza, l’obiettivo del gestore sarà quello di sostituire parte della documentazione cartacea.

“Tramite quest’applicazione”, ha spiegato Sergey Boyarsky, Presidente della Commissione Parlamentare per la Politica dell’Informazione, “sarà possibile confermare la propria età alla cassa di un supermercato o persino effettuare il check-in in hotel senza presentare alcun documento cartaceo”. Per di più, tutti i “servizi per la didattica e le chat attualmente utilizzati dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado” saranno trasferiti sul messenger nazionale.

Attualmente, la sfida più grande nel bloccare WhatsApp e Telegram – le uniche app di messaggistica occidentali ancora accessibili in Russia – risiede nel fatto che la maggior parte della popolazione le utilizza quotidianamente per comunicare, ad esempio nei gruppi scolastici su WhatsApp o nelle chat di famiglia su Telegram. Tuttavia, alle scuole sarà ora richiesto di utilizzare la nuova app di messagistica, e la sua integrazione con i servizi statali dovrebbe dare impulso al passaggio di un ampio bacino di utenti alla nuova piattaforma, o quantomeno alla sua installazione accanto a quelle già esistenti.

In un’intervista rilasciata all’emittente d’opposizione TV Rain, Mikhail Klimarev, Direttore dell’ONG Internet Protection Society, ha affermato che Telegram sarà il primo a finire nel mirino, precisando che l’unica incognita è se verrà bloccato del tutto o in maniera graduale.

Il messenger Max ricorda l'app cinese WeChat, in quanto combina servizi di messaggistica, social network, motore di ricerca e sistema di pagamento, attraverso i quali gli utenti possono ordinare cibo, acquistare biglietti e prenotare visite mediche. WeChat, tuttavia, è stato più volte accusato [en]di censura e sorveglianza [en].

Secondo Meduza, molti utenti russi dei social media ritengono che la versione nazionale seguirà la stessa strada, soprattutto perché VK collabora da tempo, e volontariamente, con le autorità russe.

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