articoli da febbraio, 2011
Tunisia: le dimostrazioni pacifiche si tramutano in violenti scontri
In Tunisia non si placano le proteste per invocare immediate riforme politiche e le dimissioni del Primo Ministro Mohammed Ghannoushi. Gran parte della popolazione tunisina non crede che la sola destituzione dell'ex Presidente Ben Ali possa bastare e l'obiettivo è quello di rovesciare l'intero regime e troncare ogni legame con il passato.
Libia: “Ci sparano addosso come capita”
In una situazione sempre drammatica, anche la giornata di ieri, venerdì 25 febbraio, ha portato notizie di violenze contro i civili e il timore che Gheddafi possa presto ricorrere a misure estreme. Nuova raccolta di testimonianze dirette in video e via Twitter.
Video: celebrare online la Giornata Internazionale della Lingua Madre
Il 21 febbraio si è celebrata la Giornata Internazionale della Lingua Madre, e il tema di quest'anno è stato "diversità linguistica e nuove tecnologie". Ecco una serie di esempi di come le persone hanno scelto di festeggiare e condividere la propria lingua madre attraverso video online e siti web.
Cile: conflitto ambientale infiamma il dibattito nei social media
L'approvazione di un faraonico progetto minerario sull'Isola Riesco, santuario naturale e habitat di specie protette nella regione patagonica, mette a nudo un grave conflitto ambientale e d'interessi che viene analizzato e denunciato sempre più attivamente dai netizen locali.
Gheddafi: “Quelli che non mi amano, non meritano di vivere”
Nell'inatteso intervento dal centro di Tripoli, trasmesso anche dalla TV libica, poco fa Gheddafi ha esortato i libici a proteggere il proprio Paese, aggiungendo che preferirebbe bruciarlo se il popolo non dovesse difenderlo. Ecco una raccolta di commenti a caldo condivisi su Twitter.
Libia: evacuazione in corso, mentre arrivano i primi aiuti e giornalisti
Dopo l'intervento dal vivo a Tripoli di Muammer Al Gaddafi stasera, la situazione sul campo si fa sempre più drammatica. Aumenta il numero dei morti e tanti fuggono come possono, mentre i primi convogli di aiuti e anche i giornalisti iniziano a filtrare all'interno del Paese. Di seguito una carrellata di freschi rilanci via Twitter.
Yemen: sempre più violenza, il Presidente propone un Governo di unità nazionale
Dopo alcune settimane di scontri tra sostenitori e contestatori del Governo, il clima politico dello Yemen sta cominciando a trasformarsi: il Presidente ha ordinato alle forze di sicurezza di intervenire per evitare scontri tra le due fazioni, e molti parlamentari si sono dimessi. Gli ultimi aggiornamenti e le opinioni raccolte su twitter.
Polonia: annunciati i migliori blog del 2010
La sesta edizione del concorso "Blog of the Year", tenutosi in Polonia, è giunta al termine. Jakub Górnicki recensisce i vincitori di quest'anno fornendo una carrellata di blog che consente di farsi un'idea della blogosfera polacca di qualità.
Uganda: la Corte Suprema sostiene i diritti gay
I giudici condannano la rivista 'Rolling Stone Uganda' a pagare una penale per aver pubblicato le fotografie e gli indirizzi di presunti omosessuali, incitando i lettori ad "impiccarli" - e probabilmente portando al recente omicidio di David Kato, noto attivista per i diritti gay. Soddisfatte le reazioni dei blogger locali.
Tunisia-Francia: lettera aperta a Facebook per garantire pieno accesso ai contenuti sulla rivolta tunisina
Global Voices in francese, in collaborazione con Read Write Web Francophone, Reporters sans frontières e il Committee to Protect Bloggers, pubblica una lettera aperta a Mark Zuckerberg per chiedere la conservazione e la libera consultazione dei contenuti multimediali depositati su Facebook durante gli avvenimenti del Dicembre 2010-Gennaio 2011 in Tunisia.
Macedonia: Global Voices in un programma TV
L'autore locale di Global Voices Filip Stojanovski è stato intervistato [mk] per il programma della TV macedone Nie (“Noi”) sul tema “Kale, Internet, partiti politici, Facebook!? Di chi la colpa?”,...
Serbia: il ruolo dei mercenari serbi nella repressione libica
Secondo il blog maltese Malta CC, a pilotare alcuni degli aerei che hanno bombardato i manifestanti a Tripoli e Bengasi sarebbero stati dei mercenari serbi. Sul ruolo di questi ultimi se ne discute parecchio nei forum serbi, compresi quelli dell'estrema destra.