dicembre, 2011

articoli da dicembre, 2011

Perù: canzoni natalizie afro-peruviane

  30 dicembre 2011

Questa festività cristiana, approdata in Sud-america con gli Spagnoli all'inizio del XVI secolo, ha subito riadattamenti in base alle diverse comunità del Paese. E gli afro-peruviani vi hanno inglobato espressioni artistiche create appositamente per occasioni simili.

Armenia-Azerbaigian: la guerra dell'aglio

  27 dicembre 2011

Con le notevoli e continue tensioni tra i due Paesi per via di una disputa territoriale tutt'ora irrisolta, la recente presenza di aglio azero nei supermercati armeni ha scatenato le reazioni isteriche dei netizen (e dei media) nazionali.

Cina: nuova normativa stringente per il micro-blogging

Advox  27 dicembre 2011

La recente normativa delle autorità di Pechino obbliga gli utenti dei micro-blog a registrarsi col proprio nome se vogliono inserire commenti e non semplicemente 'consultare' i siti. Le critiche dei netizen su Sina Weibo censurate nel giro di pochi secondi.

Perù: social media danno spazio al dibattito sul razzismo

  27 dicembre 2011

Un caso di presunta discriminazione avvenuto in un cinema della capitale Lima, riaccende il dibattito sul razzismo. I netizen commentano quanto avvenuto e altri incidenti simili interrogandosi sul problema della discriminazione razziale in una società complessa e multiculturale come quella peruviana.

Global Voices: campagna donazioni 2012

  26 dicembre 2011

Il 2011 è stato un anno straordinario per la diffusione dell'informazione in rete. Global Voices era presente quando sono scoppiate le rivolte e quando sono cadute le dittature, mentre l'eco degli avvenimenti in corso rimbalzava da un capo all'altro del mondo grazie alla nostra rete di collaboratori. E il 2012 sarà un anno altrettanto importante per i citizen media e Global Voices, grazie anche al tuo contributo!

Brasile: ancora violenza contro i Guarani-Kaiowá

  23 dicembre 2011

Il mese scorso 42 uomini armati hanno attaccato una riserva indigena del Mato Grosso do Sul, uccidendo fra gli altri anche Nísio Gomes, 59, capo dei Guaraní Kaiowá. Ennesimo atto di violenza contro questa comunità le cui terre sono contese dalle maggiori imprese di biodiesel, che sfruttano la manodopera indigena in condizioni di schiavitù.