Elisa Gastaldo · aprile, 2011

ultimi articoli di Elisa Gastaldo da aprile, 2011

Argentina: Giudice riconosce il genocidio degli armeni

  21 aprile 2011

In Argentina, Paese che ha accolto un gran numero di esuli armeni in fuga dai massacri di inizio novecento, un giudice ha emesso una sentenza storica, affermando la responsabilità dello Stato turco nel crimine di genocidio ai loro danni. Dalla blogosfera locale, i commenti e le riflessioni di molti componenti della comunità della diaspora.

Messico: in marcia contro la violenza o contro il Governo?

  11 aprile 2011

Migliaia di messicani -non solo nel loro Paese, ma anche in diverse città del mondo- si sono radunati in maniera simultanea il 6 aprile 2011. Alcuni lo hanno fatto esprimendo il proprio malcontento per il clima di violenza, altri hanno manifestato il proprio disaccordo nei confronti della strategia adottata dal governo nella lotta contro la criminalità.

Giappone: “La paura della magnitudo 0″

  9 aprile 2011

Riflettendo a freddo sul significato della vita nel dopo-terremoto, il noto autore Keiya Mizuno sottolinea l'importanza della memoria storica e delle lezioni da tenere a mente come effetti a lungo termine di simili tragedie.

Portorico: decisione controversa sulla violenza domestica

  5 aprile 2011

La Corte Suprema di Portorico ha dato il suo sostegno a una decisione di una corte minore che sentenzia come una vittima di violenza all'interno di una relazione adulterina non possa godere della protezione garantita dalla Legge 54 sulla violenza domestica. Numerose le reazioni di condanna in Rete.

Giappone: lo tsunami, Dio e l'uomo

  4 aprile 2011

Pochi giorni dopo il disastro che ha spazzato via oltre diecimila persone, il vice-presidente italiano del Consiglio Nazionale delle Ricerch (CNR) Roberto De Mattei e il Governatore di Tokyo Shintaro Ishihara hanno lasciato senza parole la blogosfera italiana e quella giapponese dichiarando che la catastrofe si è abbattuta sulla popolazione come una manifestazione della volontà di Dio. I blogger di entrambi i Paesi hanno reagito chiedendo le loro dimissioni.