ultimi articoli di Katia Gerussi da maggio, 2012
Social media e cyber-dissidenti al Robert F. Kennedy Center di Firenze
Aperta la partecipazione al Premio giornalistico curato dal Robert F. Kennedy Center per i diritti umani di Firenze, dove il 19 giugno si terrà la cerimonia di premiazione, in chiusura di un evento dedicato al cambiamento sociale e ai media partecipativi.
Guatemala: comunità in rivolta contro una centrale idroelettrica
L'ennesimo conflitto ambientale contrappone i nativi e i poteri economici che ne minacciano lo stile di vita. Dopo scontri e violenze, sono i citizen media a fornire aggiornamenti sullo sviluppo degli eventi.
Colombia: commenti e rilanci in occasione della Festa del Lavoro
Come in altri Paesi del mondo, anche in Colombia il 1° maggio è stato scandito da manifestazioni e cortei. Gli avvenimenti, quasi ignorati dai media tradizionali, hanno trovato ampio spazio sui citizen media e social network, dove i netizen hanno rilanciato opinioni, commenti e immagini della giornata.
Big Brother Award: chi viola la privacy merita un “premio”
Anche i nemici della privacy meritano un "premio". La pensa così la ONG londinese Privacy International che dal 1998 assegna un Premio chiamato "Grande Fratello" a tutte quelle organizzazioni distintesi per aver leso il diritto alla privacy dei cittadini. Crescente la notorietà dell'evento nel corso degli anni, che stimola la partecipazione attiva dei netizen.
Panama: video online salvano una comunità dall'oblio
Della base militare USA che un tempo sorgeva a Coco Solo, nei pressi di Colón, oggi non rimangono che strutture fatiscenti. Abbandonato al più totale degrado, il quartiere ospita ora una delle comunità panamensi più povere e marginalizzate; grazie all'operato e alle risorse condivise online dall'associazione Cambio Creativo i suoi abitanti possono uscire dall'oblio e raccontare la loro storia al mondo.
Bolivia: citizen media e strumenti digitali a sostegno delle lingue native
Un progetto linguistico online punta a rivitalizzare il bésiro (chiquitano), una delle 36 lingue native riconosciute dalla Costituzione. Oltre ad aver creato dei profili Twitter e Facebook per stimolare la partecipazione dei membri delle comunità native, gli studiosi si servono dei podcast per rilanciare in rete i suoni di questo idioma così poco rappresentato.