Classe '81, attualmente collaboro con la rivista “Una
Città”, a Forlì, per la quale mi occupo di traduzione (dall'inglese), editing e
realizzazione di articoli redazionali. Interessi particolari:
comunicazione internazionale, Medio Oriente, Stati Uniti. Studi: laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche
(Università di Bologna-Forlì), Master in Cooperazione Internazionale,
Diritti Umani e Peacekeeping (Università del Salento).
ultimi articoli di Stefano Ignone
India: Esplosione a Delhi, frustrazione per l'ennesimo attentato
È salito a 12 il numero delle vittime dell'esplosione avvenuta davanti all'ingresso dell'Alta Corte la mattina del 7 settembre. Raccolta di reazioni a caldo su Twitter, sospese tra shock, rabbia e corsa agli aiuti.
Mondo Arabo: “Assad, dopo Gheddafi tocca a te!”
Finita l'era di Gheddafi, in queste ore gli utenti Twitter stanno lanciando avvertimenti anche al Presidente siriano Bashar Al Assad perché alzi i tacchi e lasci il potere. Ecco una selezione dei commenti più interessanti.
Madagascar: crisi politica e sanzioni economiche, il Paese resta in ginocchio
Negli ultimi anni, il Madagascar ha sperimentato un lento declino della propria economia: dopo due anni e mezzo di Governo di transizione, e a seguito dell'imposizione delle sanzioni economiche, l'economia del Paese è stata classificata dalla rivista Forbes come la peggiore del mondo. I cittadini discutono sulla situazione.
Tunisia: Blog rifiuta premio sponsorizzato dal Governo del Bahrain
Nawaat, blog collettivo che ha svolto un ruolo determinante nel raccontare la rivolta tunisina, ha rifiutato un premio sulla partecipazione digitale, l'Arab eContent Award, perché sponsorizzato dal Governo del Bahrain. Blogger e netizen plaudono la scelta di coerenza.
Bielorussia: prime reazioni e video sull'attentato alla metropolitana
Lunedì 11 aprile c'è stata un'esplosione nella stazione della metropolitana di Oktyabrskaya, a Minsk, che secondo le prime stime avrebbe provocato almeno 12 morti e centinaia di feriti. Nella blogosfera sono subito circolate le terribili immagini dell'accaduto e le prime teorie sui mandanti.
Siria: Chiude il casinò e torna il niqab, Assad cerca di ingraziarsi i conservatori anche grazie alla propaganda
Nel tentativo di accontentare i musulmani più conservatori, il Governo ha chiuso il nuovo casinò nazionale e ritirato il divieto di indossare il niqab nelle scuole. Nel frattempo, si fa propaganda anche sul pane...
Siria: Pubblicati su YouTube video che documentano il massacro dei manifestanti
Non si ferma la repressione delle proteste antigovernative in corso a Dar'a: mentre gli ultimi resoconti parlano di un numero sempre maggiore di vittime, i citizen reporter sul posto hanno documentato la gravità della situazione caricando molti video su YouTube, che nel Paese è stato sbloccato solo di recente.
Bahrain: Arrivano le truppe del Consiglio di Cooperazione del Golfo, un blogger ci descrive la situazione
Lunedì centinaia di truppe provenienti dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti sono entrate in Bahrain con l'obiettivo di aiutare il Re a controllare l'ondata di manifestazioni anti-governative che vanno avanti da ormai un mese. Intanto, dal un blogger locale che racconta la situazione...
Giappone: terremoto devasta il Paese, subito online risorse e consigli per sopravvivere
Venerdì 11 marzo, alle 2:46 p.m. (ora locale) un terremoto di magnitudine 8.9 ha devastato il Giappone. Si tratta del sisma più grande che abbia mai colpito il Paese da quando si ha traccia del fenomeno. Sin dalle prime ore, blogger e utenti twitter hanno diffuso alcuni consigli di sopravvivenza per la popolazione colpita.
Libia: I pro e i contro dell'istituzione di una no-fly zone
Mentre in Libia non si fermano le atrocità sulla popolazione civile, il dibattito sull'efficacia di un'eventuale no-fly zone resta più o meno lo stesso. Ecco una raccolta di commenti e reazioni sul tema da fuori e dentro il Paese.
Yemen: Proseguono le aggressioni ai manifestanti
Proseguono da quattro settimane manifestazioni per chiedere le dimissioni del Governo, e se da un lato i dimostranti non sembrano volersi arrendere, il Presidente Saleh non pare aver alcuna intenzione di abbandonare l'incarico prima della fine del mandato, nel 2013. Gli ultimi aggiornamenti dai social media.
Egitto: il programma TV che ha costretto il Primo Ministro Shafik a dimettersi
Ahmed Shafik, il Primo Ministro egiziano nominato dall'ex Presidente Mubarak, è stato costretto a dimettersi oggi 4 marzo. La decisione fa seguito a una brutta figura in diretta tv, che ha scatenato le reazioni di molti netizen egiziani.