ultimi articoli di Stefano Ignone da agosto, 2008
Georgia, Russia: relazioni e problemi interetnici
Sull'onda del conflitto fra i due Paesi, alcuni blogger di LiveJournal raccontano delle storie personali sui rapporti interetnici - non sempre facili e finanche drammatici - tra chi vive in Georgia e Ossezia del Nord, in Russia.
Sahara Occidentale: tre tazze di té
Immaginiamo di trovarci nel deserto, con il cielo notturno privo di nubi, la luna piena e una tazza di té... anzi, due, o tre. Una blogger di El Alaiun, capitale della regione indipendente del Sahara Occidentale, ci introduce al complesso rito del té saharawi.
Guatemala: espressività e arte indigena
Nel corso della Giornata Mondiale delle Popolazioni Indigene si festeggiano queste popolazioni e le loro modalità di espressione nell'arte, nel teatro e nell'abbigliamento. In quest'articolo trovate una descrizione di alcune delle modalità con cui i popoli indigeni del Guatemala esprimono la loro creatività artistica.
Giappone: lettera a Google sul servizio Street View
Un anno dopo il debutto negli Stati Uniti, l'opzione 'Street View' di Google Maps sbarca in Giappone attirandosi subito un nugolo di critiche su blog e forum online. Sotto accusa soprattutto le modalità seguite dall'azienda californiana per mettere a punto questo nuovo servizio digitale.
Cina/Olimpiadi: le finzioni della cerimonia inaugurale
Le fresche rivelazioni sui "falsi" di due momenti cruciali della cerimonia inaugurale alle olimpiadi lascia l'amaro in bocca a molti cinesi (e non solo). Pesanti le reazioni diffuse su twitter, blog e forum locali.
Georgia, Russia: voci da Tbilisi
Riprese dalla comunità online russa di LiveJurnal, ecco alcune voci dei georgiani di Tbilisi alle prese con la crisi bellica – tra bombardamenti, gente che fugge e piccole grandi tragedie di vita quotidiana.
Georgia: Ossezia del Sud – Appelli alla tregua olimpica
La blogosfera insiste con gli appelli alla ekecheiria, la tregua olimpica che nell'antica Grecia consentiva ai giovani delle varie città-stato di partecipare alle Olimpiadi. Oggi, che si scatenano guerre nel giorno di avvio dei Giochi, il mondo è davvero più civile di quello classico?
Etnie, identità e conflitti: commenti a due articoli di GVO su Medio Oriente e Asia
Gli articoli sull'assassinio del bambino palestinese e sul massacro degli Hazara in Afghanistan, hanno provocato molte reazioni fra i lettori. Presentiamo una sintesi dei commenti che affrontano il tema della convivenza fra popoli diversi su territori contesi, che è anche occasione per ricordare la linea editoriale di Global Voices Online.
Afghanistan: Violenze nell'Hazarajat e proteste a Kabul
Nonostante i media occidentali parlino di Afghanistan solo riferendosi alla nuova minaccia talibana, uno dei problemi più gravi è l'elevata conflittualità etnica, ed in particolare quella che oppone gli Hazara (stanziali) ai Kuchi (nomadici e supposti ex alleati dei Taliban). Recentemente non sono mancati duri scontri e pacifiche manifestazioni di protesta. Blog e giornali locali danno voce ai protagonisti.
Cina: striscioni pro-Tibet davanti allo stadio Olimpico
Ultimora da Pechino: alcuni manifestanti si sono arrampicati sui pali della luce davanti allo stadio Olimpico per esporre uno striscione pro-Tibet, venendo subito arrestati. Grazie al vlogger Noel Hidalgo possiamo mostrarvi le prime immagini. Oltre a rilanci in diretta via Twitter e commenti a latere.
Palestina: Rabbia per l'insensata uccisione di un bambino
Il 29 luglio, nella città di Nilin, nella West Bank, alcuni soldati israeliani hanno ucciso un ragazzino dell'età di 10 anni. L'incidente è avvenuto durante le proteste che la cittadinanza, insieme ai gruppi di azione non violenta da tutto il mondo, inclusa Israele, sta organizzando per impedire la costruzione di un tratto del Muro di Separazione. Seguiamo lo sdegno dei blogger palestinesi e le loro critiche al modo in cui i media hanno informato sulla vicenda.
Turchia: le reazioni dei blogger all'attentato di Güngören
Gli attentati del 27 luglio ad Istanbul non hanno ancora un colpevole, anche se tutto sembra lasciar pensare che vi sia dietro il PKK, e non Al Qaeda. Pur se con una certa lentezza, s'intrecciano le riflessioni nella blogosfera locale.