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L'immagine di “città-stato pulita” a Singapore rivela il doppio standard applicato ai migranti ai tempi del COVID-19

Categorie: Asia orientale, Singapore, Citizen Media, Diritti umani, Lavoro, Politica, Salute, COVID-19
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‘Una borsa, Un libro’ – un'iniziativa promossa dal dipendente immigrato, la promozione della lettura è divenuta un canale informale per recuperare rifornimenti essenziali e donazioni basati sui bisogni dei lavoratori nei dormitori. Foto dalla Pagina Facebook [2]di ‘Una Borsa, Un Libro’. Autorizzazione concessa.

Singapore è stata regolarmente elogiata [3] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] nelle notizie globali per il suo approccio [4] [it] nel contenere la diffusione del COVID-19. Ma sin dalla prima settimana di aprile 2020, il Paese ha registrato un acuto incremento di casi che colpisce soprattutto i lavoratori stranieri. Questa situazione ha provocato preoccupazioni [5] relative a possibili negligenze da parte del governo di Singapore riguardo ai lavoratori immigrati nella sua reazione alla pandemia del COVID-19.

Il 7 di aprile, il governo ha annunciato l'imposizione di un ‘interruttore’ [6] che ha praticamente costretto l'intera nazione e i suoi 5.7 milioni di abitanti [7] al lockdown. Il Ministro della Sanità di Singapore ha dichiarato che:

We need to apply brakes, hard brakes, to slow the transmission. This is what we mean by a circuit breaker. Enhanced safe distancing is necessary to significantly reduce movement and interactions in both public and private places.

Dobbiamo imporre interruzioni, forti interruzioni, per rallentare la trasmissione. Questo è ciò che intendiamo con interruttore. Un'aumentata distanza di sicurezza è necessaria per ridurre significativamente il movimento e le interazioni sia nei luoghi pubblici che privati.

Il 21 aprile, il primo ministro ha dichiarato che ‘l'interruttore’ sarebbe stato prorogato [8] fino al primo giugno.

Dal 24 aprile, Singapore ha registrato [9] 12.075 casi di COVID-19, quasi l'80% di questi sono lavoratori immigrati che vivono nei dormitori per lavoratori stranieri. Singapore ha ora il più alto numero di casi COVID-19 nel Sud-Est asiatico, sebbene il governo sostenga che questa situazione sia soprattutto dovuta al suo test esteso ed energico.

Singapore ha più di 300.000 possessori di Permessi di Lavoro che risiedono nei dormitori. La maggior parte di loro sono uomini provenienti dai Paesi dell'Asia Meridionale come il Bangladesh e l'India. Vivono in stanze con cuccette da 12 a 20 persone che rendono difficile mettere in atto il distanziamento sociale.

All'improvviso, molti di questi dormitori sono diventati focolai di COVID-19 dove i lavoratori non possono lasciare le loro stanze, dal momento che il governo ha dispiegato le sue squadre mediche per fare i test e applicare le procedure di quarantena.

Singapore ha messo in quarantena quasi 20.000 lavoratori in due dormitori dopo aver stabilito che questi erano collegati ad almeno 90 casi di infezione da coronavirus. I lavoratori immigrati che vivono nei loro accampamenti dicono di essere come delle bombe a orologeria di coronavirus che aspettano di esplodere.

C'è stata una controversia riguardo alla decisione di mantenere una categoria separata per i pazienti COVID-19 che vivono in questi dormitori. La piattaforma indipendente di notizie Coconuts dell'Asia Sud-Meridionale ha denunciato che: [13]

The government has also made the controversial decision to keep separate tallies: one for migrant workers, and one for Singaporean citizens and permanent residents. It has been accused of “othering” the migrant population, especially by euphemistically referring to citizens and residents as “the community.”

Il governo ha anche preso la decisione controversa di mantenere conteggi separati: uno per i lavoratori immigrati e l'altra per i cittadini di Singapore ed i residenti permanenti. È stato accusato di “diversità negativa” verso la popolazione di immigrati, in special modo riferendosi eufemisticamente ai cittadini e ai residenti come “la comunità”.

Il 13 aprile, il Ministro di Singapore del lavoro ha ispezionato [14] le condizioni sanitarie delle fabbriche convertite in dormitori (FCD):

Minor lapses were found in 57 FCDs, with the most prevalent issue being a lack of sickbays and isolation areas. The cleanliness levels of some of these FCDs were also found to be unacceptable.

Mancanze minori sono state trovate in 57 FCD, le cui maggiori problematiche sono state una mancanza di infermerie e di aree di isolamento. I livelli di pulizia di alcuni di questi FCD sono risultate altrettanto inaccettabili.

Il Ministro del Lavoro Josephine Teo ha risposto [15] alle critiche al governo che avrebbe dovuto eseguire i test COVID-19 nei dormitori a febbraio, dicendo:

Because at that time, healthy workers were going to hospitals in droves to ask for tests. The worry was that thousands would show up and overwhelm healthcare workers.

che questo è dovuto al fatto che all'epoca, i lavoratori in salute andavano negli ospedali a frotte per chiedere i test. La preoccupazione era che migliaia si sarebbero presentati e avrebbero sopraffatto i lavoratori dell'assistenza sanitaria.

Durante la trasmissione del discorso, il Primo Ministro Lee Hsien Loong ha rassicurato [16] i lavoratori immigrati che il governo non li abbandonerà:

To our migrant workers, let me emphasise again: we will care for you, just like we care for Singaporeans. We thank you for your cooperation during this difficult period. We will look after your health, your welfare and your livelihood. We will work with your employers to make sure that you get paid, and you can send money home. And we will help you stay in touch with friends and family.

A tutti i nostri lavoratori immigrati, fatemelo enfatizzare ancora: ci prenderemo cura di voi, così come ci preoccupiamo per gli abitanti di Singapore. Vi ringraziamo per la vostra collaborazione durante questo periodo difficile. Ci prenderemo cura della vostra salute, del vostro benessere e del vostro sostentamento. Lavoreremo con i datori di lavoro per fare in modo che veniate pagati e che possiate inviare denaro a casa. E vi aiuteremo a tenervi in contatto con amici e famiglia.

I lavoratori occasionali contano altrettanto, un'organizzazione non-governativa fornisce assistenza ai lavoratori nei dormitori. Ha informato [17] i media e lo Stato riguardo ai lavoratori che erano presumibilmente chiusi nelle loro stanze dai datori di lavoro. Ha anche notificato [18] che non viene fornita la dovuta attenzione a certe condizioni mediche dei lavoratori, dopo che il governo ha deciso di focalizzarsi sul contenimento della diffusione del COVID-19. Ha anche reagito [19] all'impressione che i lavoratori siano i responsabili da incolpare per dormire in dormitori sporchi.

The point here is that structural constraints play a huge part in whether a place is clean or dirty. Design of spaces; density of habitation; controls over movement; work-life balance demanded of foreign workers, management systems and procedures — all these count.

It’s not the men. It’s the system. Before blaming the workers at the bottom of the heap, look at the calibre of the people sitting atop it.

Il punto qui è che i vincoli strutturali giocano una parte enorme se un posto è pulito o sporco. La disposizione degli spazi; la densità abitativa; controlli sugli spostamenti; equilibrio vita-lavoro richiesta dai lavoratori stranieri; gestione dei sistemi e delle procedure — tutte queste cose contano.

Non sono gli uomini. È il sistema. Prima di incolpare i lavoratori in fondo al mucchio, guardate al calibro delle persone che si trovano in cima ad esso.

L'avvocato ed ex-diplomatico Tommy Koh ha scritto su Facebook che i casi di COVID-19 nei dormitori dovrebbero essere dei campanelli d'allarme [20] per Singapore per trattare meglio i propri lavoratori:

The government has allowed their employers to transport them in flat bed trucks with no seats. They stay in overcrowded dormitories and are packed likes sardines with 12 persons to a room. The dormitories are not clean or sanitary. The dormitories were like a time bomb waiting to explode. They have now exploded with many infected workers. Singapore should treat this as a wake up call to treat our indispensable foreign workers like a First World country should and not in the disgraceful way in which they are treated now.

Il governo ha permesso ai loro datori di lavoro di trasportarli su comuni carri non dotati di sedili. Stanno in dormitori sovraffollati e stanno schiacciati come sardine con 12 persone per stanza. I dormitori non sono puliti o igienici. I dormitori erano come una bomba ad orologeria in attesa di esplodere. Adesso sono esplosi con molti lavoratori infettati. Singapore dovrebbe considerare questo come un campanello di allarme per trattare i nostri indispensabili lavoratori stranieri come dovrebbe fare un Paese industrializzato e non nel modo vergognoso in cui vengono trattati al momento.

La scrittrice di Singapore Kirsten Han ha scritto [21] su Twitter che il problema è “contemporaneamente una questione di salute pubblica, una questione umanitaria, una questione logistica, ed una questione economica.” Il suo sollecito racchiude la lezione a cui Singapore e le altre società devono prestare attenzione:

18/ Cosa dovremmo imparare da questo? Penso che quello che stiamo vedendo in #Singapore è che anche se fate la maggior parte delle cose nel modo giusto, non considerate o comunque non fate attenzione in modo proattivo ai più vulnerabili o marginalizzati nelle vostre società, non combatterete mai in modo efficace il #COVID19.