Il tuo film preferito promuove una mascolinità tossica? Te lo dice l'app Mango Meter

Il 16 febbraio del 2019 il giornale femminista online indonesiano Magdalene [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] (che è anche un partner di Global Voices) ha lanciato Mango Meter, una app mobile per la recensioni di film creata per discutere la rappresentazione di genere nel cinema e nell'industria cinematografica.

Come sottolinea il team di Mango Meter, la “settima arte” è uno dei “mezzi di comunicazione più efficaci per diffondere norme e valori nella società”, e i film “rafforzano in larga parte gli stereotipi razziali e di genere, la strumentalizzazione del corpo femminile e normalizzano la violenza contro le donne, dal momento che l'industria cinematografica insiste sul fatto che si tratta semplicemente di venire incontro alle richieste del mercato”.

Screenshot della app mobile Mango Meter.

Questi effetti sono diventati particolarmente visibili nel 2018, quando la serie di accuse di abusi sessuali rivolte contro il produttore Harvey Weinstein hanno scatenato il movimento #MeToo [it] e Time’s Up [it], un movimento iniziato da scrittori, produttori e attrici in risposta alla cultura tossica hollywoodiana di molestie sessuali, stereotipi istituzionalizzati e discriminazione.

Traendo ispirazione dal noto sito di recensioni cinematografiche, Rotten Tomatoes, il team ha chiamato la app Mango Meter, come tributo a uno dei frutti asiatici più amati. Secondo gli sviluppatori, un film femminista deve comprendere inclusione e diversità, ha personaggi femminili forti che non sono semplicemente legati a norme sociali come il matrimonio e la maternità, e dipinge relazioni sane. Il sistema di valutazione della app attribuisce ai film un punteggio da 1 a 5, là dove un mango indica che un film è alla fine dello spettro sessista, e 5 indicano che il film rispetta appieno le norme femministe.

L'applicazione è il frutto dell'ingegno di un gruppo di giornaliste femministe, attivisti e accademici provenienti da sei paesi asiatici, tra cui la caporedattrice di Magdalene, Devi Asmarani.

Parlando con Global Voices, Asmarani ha detto:

We spent a lot of times debating the best statements to apply to the rating system, before we all agreed on the set of 11 statements that represent a host of concerns, from representation of women, agency, the concept of beauty, sexuality, relationship and proportional representation of marginalized communities.

Abbiamo trascorso molto tempo a discutere sulle frasi migliori da utilizzare nel sistema di recensione, prima di raggiungere un accordo su un set di 11 frasi che rappresentassero una serie di preoccupazioni, dalla rappresentazione delle donne, la capacità di agire, il concetto di bellezza, la sessualità, alle relazioni sentimentali e la rappresentazione di comunità marginalizzate.

Le sviluppatrici della app Mango Meter. Foto concessa su cortesia di Magdalene e utilizzata previo permesso.

Rispondendo alla domanda sul perché le persone dovrebbero utilizzare la app, le creatrici hanno risposto:

Let the film industry know that we do not buy tickets to their movies for misogynist, gender and diversity-insensitive content. One opinion at a time would validate someone else who is thinking just like you. We have every right to enjoy entertainment that does not demean us, and we certainly have a right to voice our views and opinions.

Voglia far sapere all'industria cinematografica che noi non compriamo i biglietti per andare a vedere i loro film dai contenuti misogini, insensibili rispetto alla diversità e al genere. Un'opinione alla volta può incoraggiare chi la pensa esattamente come te. Abbiamo tutto il diritto di goderci un intrattenimento che non ci umili, e di certo abbiamo il diritto di dare voce alle nostre opinioni e al nostro punto di vista.

Lo sviluppo della app Mango Meter è stato sostenuto dall'Ufficio per la Cooperazione Regionale in Asia della Friedrich-Ebert-Stiftung (FES). L'app è disponibile per iOS e Android.

Exit mobile version