In piena crisi economica, Hong Kong viene definita “reliquia” di un centro finanziario internazionale

Il paesaggio urbano di Hong Kong mette in risalto l'International Finance Centre, nel distretto centrale. Autore: Mstyslav Chernov. Via Wikimedia Commons con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported.

Hong Kong è stata incoronata “reliquia di un centro finanziario internazionale (IFC)” sui social media cinesi e i suoi funzionari si sono prontamente mobilitati per smentire [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] le affermazioni, sottolineando la resilienza economica della città.

La nomina fa riferimento alla scarsa performance del mercato azionario di Hong Kong. L’Hang Seng Index, un indicatore della performance azionaria della città, in tre anni è crollato del 36%, passando da circa 25.400 nel luglio 2020 a circa 16.200 nel dicembre 2023, mentre le performance dei mercati azionari di altre città asiatiche, tra cui Singapore, Taiwan e Tokyo, hanno registrato una crescita sostanziale nello stesso periodo.

Il 6 dicembre 2023, l'Hang Seng Index ha superato il valore del luglio 1997. Inoltre, non solo Hong Kong è stata restituita alla Cina, ma il premier Zhu ha difeso con forza la città durante la crisi finanziaria asiatica. I decenni dorati di Hong Kong, come centro finanziario internazionale della Cina, erano invidiati da tutto il mondo e ora sono tornati al punto di partenza.

Questa data è una pietra miliare.

L'espressione “reliquia di un centro finanziario internazionale” è emersa a settembre tra gli investitori della Cina continentale su Weibo. Un membro senior del personale della Agricultural Bank of China, ad esempio, ha dichiarato sulla piattaforma [zh]:

香港股市已经成为“鸡肋”,尤其是香港创业板指数!香港金融市场衰落是谁的责任!?没有一个中国人愿意看到香港衰落,但香港股市不行,金融市场不行,就是事实上的衰落!如果香港股市再跌,香港就会变成“亚洲金融中心遗址”。那样的话,真就像当年有人说的:“香港在我们手里搞坏了,我们就是罪人”。 ​

Il mercato azionario di Hong Kong è diventato molto negativo, in particolare il suo Growth Enterprise Index. Chi è responsabile del declino del mercato finanziario di Hong Kong? Nessun cinese vuole vedere Hong Kong in declino, ma il suo mercato azionario e finanziario di fatto lo sono. Se le azioni continueranno a scendere, Hong Kong diventerà una “reliquia del centro finanziario asiatico”. Se ciò accadrà, si avvereranno queste parole [dell'ex premier cinese Zhu Rongji]: “Se roviniamo Hong Kong, siamo noi i peccatori”.

Questa frase è diventata virale verso la fine di novembre, quando gli utenti dei social media della Cina continentale hanno iniziato a usare questo termine come hashtag per le foto scattate nel distretto centrale di Hong Kong.

Uno screenshot con l'hashtag “una reliquia dell'IFC” dalla piattaforma social della Cina continentale “Xiaohongshu”. Dalla pagina Facebook poorLhk

Alcuni netizen utilizzano anche generatori di immagini con IA per illustrare la caduta di Hong Kong da potenza finanziaria a “reliquia”. Di seguito un esempio creato dall'utente di X (ex Twitter) @abeleung:

Lo sfondo dell'immagine generata dall'intelligenza artificiale è una parodia della campagna “Night Vibes” del governo di Hong Kong, che mirava a stimolare il turismo e i consumi trasformando il lungomare di Victoria Harbor in un mercato notturno di street food e souvenir.

Il governo di Hong Kong è contrariato dalla nomina. Il responsabile dei servizi finanziari Christopher Hui ha affermato il 1° dicembre sul suo blog che l'andamento delle azioni di Hong Kong ha avuto una leggera ripresa del 15% dopo l'arresto del COVID-19 lo scorso anno.

Anche il Global Times, media cinese di proprietà statale, è intervenuto per difendere lo status di Hong Kong:

Le affermazioni che hanno fatto passare l'immagine di Hong Kong come “rovina del centro finanziario globale” sono infondate. Nonostante alcune inibizioni nelle transazioni azionarie e nei finanziamenti a breve termine delle IPO, il mercato finanziario della Regione Amministrativa Speciale ha solide basi e una grande capacità di recupero, come ha dichiarato il Segretario per i Servizi Finanziari e del Tesoro di Hong Kong Christopher HuiChing-yu.

Per fermare le prese in giro online, il legislatore pro-Pechino Jimmy Ng ha suggerito al governo di comunicare con le piattaforme social della Cina continentale per bloccare e censurare i post che ritraggono immagini negative di Hong Kong.

Sono, tuttavia, in arrivo ulteriori cattive notizie. Il 7 dicembre, l'agenzia internazionale di rating Moody's ha declassato il credito di Hong Kong da stabile a negativo, indicando nella promulgazione della Legge sulla sicurezza nazionale (NSL) nel luglio 2020 e nella revisione delle regole elettorali la continua erosione dell'autonomia della città.

Il Capo Segretario della città, Eric Chan, ha definito il rating una “calunnia”, insistendo sul fatto che Hong Kong stia meglio con l'NSL e i suoi stretti legami con la Cina. Moody's ha inoltre declassato il rating della Cina da stabile a negativo a causa della crisi nazionale del debito e quella immobiliare.

Il Capo Segretario Eric Chan è intervenuto questa mattina alla radio per denunciare il declassamento di Moody's:

- Le agenzie di rating straniere diffamano HK

- L'NSL e il miglioramento del sistema elettorale allontanano i “ladri occidentali”.

- 180 mila domande di visto per i talenti dimostrano che HK è ancora un mercato attraente.

Dopo la revoca delle restrizioni sulla pandemia all'inizio del 2023, il governo di Hong Kong si aspettava una forte ripresa economica. Tuttavia, la crescita è stata lenta.

Professionisti di talento hanno lasciato in massa la città, il tasso di natalità è ai minimi storici, il governo è in bilico tra le aspettative contrastanti dei proprietari e dei potenziali acquirenti immobiliari nelle politiche abitative e il deficit fiscale è attualmente ai massimi storici.

Il settore imprenditoriale ha iniziato a parlare apertamente della possibilità che la “profezia di Relic” si avveri. In ottobre, Frederick Ma, ex Segretario dei Servizi Finanziari e del Tesoro, ha dichiarato che l'attuale crisi economica è peggiore di quella del 2003, quando la città fu colpita dalla pandemia di SARS e dallo scoppio delle bolle immobiliari e delle Dot Com.

Recentemente, Shih Wing-ching, una delle voci più autorevoli delle agenzie immobiliari della città, ha affermato che se Hong Kong non fosse in grado di attirare nuovamente i capitali occidentali, il mercato sarebbe rovinato.

Alcuni hanno anche affermato che le autorità della città stanno ponendo troppa enfasi sulla sicurezza nazionale, allontanando così i capitali stranieri. Ma invece di riconoscerlo, l'amministratore delegato John Lee ha insistito sul fatto che “le forze esterne stanno ancora intervenendo a Hong Kong”.

In risposta alla crisi economica di Hong Kong, Lee ha definito il dibattito pubblico sulle politiche sociali ed economiche della città come “resistenza morbida“, un termine usato per descrivere qualsiasi atto che sfidi le autorità:

L'amministratore delegato John Lee ha dichiarato che sostenere che il governo di Hong Kong si stia concentrando eccessivamente sulla sicurezza nazionale è una “resistenza morbida”. Anche criticare le politiche economiche e abitative lo è.

Il governo di Hong Kong si appresta ad emanare una serie di leggi sulla sicurezza nazionale in aggiunta alla NSL 2020 imposta da Pechino per reprimere la “resistenza morbida” nel 2024.

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