Il blogger Victor Solano segnala un articolo in francese apparso su Radio Suisse Romande [fr] e un'altro sul sito del quotidiano spagnolo El Pais [sp], secondo cui l'esercito americano avrebbe versato venti milioni di dollari alle FARC come riscatto per i 15 ostaggi.
Tramite la piattaforma di micro-blogging Twitter, Jerome Sutter [sp] sostiene che questa ipotesi sarebbe avvalorata dalle scarne dichiarazioni ufficiali di Sarkozy sulla vicenda.
Sempre da Twitter, Gerente riferisce [sp] di un noto presentatore radiofonico, Julito, che in un programma molto seguito sulla stazione radio W ha riportato che per il controverso scrittore colombiano Fernando Vallejo la “liberazione degli ostaggi è stata “ furbesca, orribile e manipolata.”… A quanto pare, in realtà Vallejo attribuisce queste caratteristiche alla stessa Ingrid Betancourt, ritenendo scandaloso il fatto che i mass media si siano concentrati solo sul suo caso, tralasciando le altre centinaia di persone in mano alle FARC.
Sulla rivista online equinoXio, Marsares[sp], scrive che l'operazione si è rilavata talmente perfetta che ora si comincia a dubitare della versione ufficiale. Non condividendo questo scetticismo, il blogger prosegue argomentando contro tali critiche. Infine, però, è costretto ad ammettere che la strategia impiegata, simile a quella del “Cavallo di Troia” [ing], utilizzando una finta missione umanitaria, in futuro potrebbe rendere più difficile far giungere veri aiuti umanitari agli altri ostaggi.
La giornalista e blogger Anastasia Moloney sostiene che alcune famiglie temono ora le rappresaglie dei guerriglieri ai danni degli ostaggi ancora prigionieri, magari uccidendoli o prendendosela con le loro famiglie, e che dopo la liberazione di Ingrid Betancourt insieme a tre cittadini americani, potrebbe venire a mancare la pressione internazionale per la liberazione degli altri ostaggi.
Fotografia di Redking