Vi siete mai chiesti come funziona di fatto il processo editoriale di Global Voices? Ecco perciò uno sguardo sull'attività dietro le quinte, per raccontanvi brevemente in che modo la nostra comunità, eterogenea, globale e interamente virtuale, composta da oltre 700 membri, ricerca, cura e pubblica gli articoli quotidiani. Ogni giorno i nostri coordinatori, redattori, traduttori e autori volontari lavorano insieme superando le barriere temporali e linguistiche, così da diffondere i milgiori contenuti apparsi sui citizen e social media, affermando la libertà d'espressione online e coinvolgendo altri in questa conversazione globale.
Per lanciare la raccolta fondi per le feste di fine anno, vi raccontiamo come è nato e si è sviluppato uno dei nostri post più recenti, dimostrando come grazie al lavoro coordinato di diverse persone Global Voices è diventato questo strumento unico e particolare.
23 ottobre 2012: João Miguel, da casa sua a Fortaleza in Brasile, invia una email agli altri volontari di GV in portoghese, raccontando di una situazione che riguarda i Guaraní Kaiowá, il secondo più grande gruppo indigeno del Brasile, che vive sotto la minaccia di essere cacciato dalle proprie terre ancestrali in Mato Grosso do Sul. Janet, in Gran Bretagna, scrive rapidamente un breve post in inglese, mentre altri sei membri del gruppo in cinque città sparse tra il Brasile, il Portogallo e la Spagna, si mettono al lavoro cercando maggiori dettagli sulla vicenda.
24 ottobre 2012: Sara Moreira, editor di Global Voices in portoghese, pubblica la storia in portoghese in collaborazione con Diego, Elisa, João Miguel, Luís e Raphael.
25 ottobre 2012: Janet inizia a tradurre l'articolo in inglese, e con l'aiuto di colleghi multilingue Paula Goes a Londra e João Miguel a Fortaleza, lavora ai sottotitoli del video incluso nell'articolo. La versione inglese passa poi nelle mani del coordinatore della mailing list e viene preso in consegna da Kevin Rennie a Melbourne — il quale corregge la bozza e pubblica il testo finale su Global Voices in inglese.
In poche ore, nove persone — sparse in tre continenti, cinque Paesi e sette città diverse — hanno collaborato per raccontare al mondo “Il grido di resistenza dei Guarani Kaiowá” in portoghese e in inglese.
26 ottobre 2012: Ines ha tradotto il post in francese.
31 ottobre 2012: Cristina, Mario e Gabriela lo traducono rispettivamente in catalano, tedesco e spagnolo.
2 novembre 2012: Giulia lo traduce in italiano.
In questo preciso momento gli altri team di Global Voices stanno facendo esattamente l stesso, superando ogni differenza di fusi orari, frontiere e lingue, amplificando quelle storie importanti raccontate dai cittadini e che le testate tradizionali non hanno l'interesse o il tempo per prendere in considerazione.
Siamo grati alle fondazioni che ci hanno sostenuto finanziariamente in tutti questi anni, ma per poter continuare a fare ciò che facciamo, rimanendo indipendenti, liberi e sostenibili, dipendiamo dal generoso contributo di amici e lettori indipendenti come voi. Ogni contributo aiuta a coprire i costi del server, quelli amministrativi, dei progetti sul campo e dello staff editoriale.
In occasione delle festività di fine anno, pensaci: non è forse il caso di fare un piccolo regalo a Global Voices?