“Il mondo esterno non sa quanto sia ricca la letteratura nepalese”: intervista alla scrittrice Sangita Swechcha

‘Gulafsangako Prem’, alla conferenza internazionale nepalese tenutasi a Londra dal 3 al 5 agosto 2019. Foto per gentile concessione della Dott.ssa Sangita Swechcha.

La Dott.ssa Sangita Swechcha [en, come i link seguenti] è una figura letteraria nepalese con base in Inghilterra le cui poesie, storie e articoli sono stati pubblicati sia in Nepal sia nel Regno Unito. Alcune delle sue poesie sono state anche trasmesse su Radio Nepal e messe in onda in televisione in Nepal. Ha anche pubblicato  una raccolta di storie, “Asahamati ka Pailaharu” in inglese e “Gulafsangako Prem” in nepalese.

Il suo primo romanzo,” Pakhalieko Siundo “, che ha scritto all'età di 18 anni, ha ricevuto ottime recensioni dalla critica letteraria. Il romanzo si concentra sull'emozionante viaggio di una donna nepalese, Sandhya, ed esplora il dolore, la sofferenza e la sua determinazione a fare i conti con il suo passato. Inoltre evidenzia il problema della tratta di esseri umani in Nepal. Global Voices le ha chiesto del suo lavoro e delle sue ispirazioni letterarie:

Global Voices (GV): Quando ha iniziato a scrivere?

Dr. Sangita Swechcha (SS): I do not remember the exact year, but I started writing when I was 12 or 13-years-old. I don’t know whether they used to be poems or not, but I just used to express in writing whatever I felt. I used to be a shy and introverted girl and mostly sitting quietly and listening to others than talking or expressing to others. I felt comfortable expressing in writing than to people and those used to be in the form of poetries initially.

Dr.ssa Sangita Swechcha (SS): Non ricordo l'anno esatto, ma ho iniziato a scrivere quando avevo 12 o 13 anni. Non so se fossero poesie o meno, ma ero solita esprimere per iscritto tutto ciò che provavo. Ero una ragazza timida e introversa e per lo più stavo seduta in silenzio e ascoltando gli altri piuttosto che parlare o esprimermi con gli altri. Mi sentivo a mio agio esprimendomi per iscritto e questo inizialmente era in forma di poesie.

GV: Chi L'ha ispirata a scrivere in lingua nepalese?

SS: [The] Nepali language is the national language of Nepal and, being a Nepali, I always felt more comfortable writing literature in Nepali than expressing myself in English. I do not remember how I got into writing, but my mom and dad were always supportive of my writings. Initially, I did not use to share with my parents. It took me a few years to tell my parents that I loved writing and that I had been writing for quite some time. While in early teens, I used to hide or tear my writings. I think the nature around my house was an inspiration initially. I was and I am still fascinated by the beauty of nature.

SS: [La] lingua nepalese è la lingua nazionale del Nepal e, visto che sono nepalese, mi sono sempre sentita più a mio agio a scrivere letteratura in nepalese piuttosto che esprimermi in inglese. Non ricordo come ho iniziato a scrivere, ma i miei genitori sono sempre stati un sostegno riguardo i miei scritti. Inizialmente, non condividevo la scrittura con i miei genitori; mi ci sono voluti alcuni anni per dirgli che adoravo scrivere e che scrivevo già da qualche tempo. Durante la mia prima adolescenza, nascondevo o strappavo i miei scritti. Penso che la natura intorno a casa mia sia stata inizialmente fonte d'ispirazione. Ero e sono ancora affascinata dalla bellezza della natura.

GV: Ci parli del suo romanzo “Pakhalieko Siundo”

SS: My novel ‘Pakhalieko Siundo’ is about female tolerance for pain and suffering, and how circumstances make women powerful. It also tells stories of women who are destined to be sold by their relatives or lovers. It is a story of a strong woman who, despite all the hurdles of life, fights to survive and remains strong, carrying on in her life and achieving her dreams..

I published this novel when I was 18-years-old, after completing my I.Sc. [equivalent to grade 12] from St. Xavier’s college in Nepal. While I was waiting for my result, I had nothing to do and thought of writing a few stories. I started writing one story and got so engaged that I kept on writing. It turned into a 265-page novel. I am still amazed at how I managed to write that long a novel at that age. When the writing was completed, my father encouraged me to get this novel published. I feel that my parents’ support during my initial days were very crucial for me to dream of becoming a writer. I was also very fortunate to get appreciation and love from Nepali media, critics, and readers after publication. I was more into literature and actively involved in literary activities in Nepal for quite a few years afterward. One such activity was the publication of a literary monthly magazine ‘Aakash’. I worked as a sub-editor for the magazine then. Publication of my novel also got me into writing for various national daily and weekly newspapers and magazines in Nepal, and I started getting offers to write columns and reporting. My novel is currently on air every week from Capital FM 96.4 MHz and I am very happy that it is going to a larger audience in Nepal and abroad (via live Online radio and YouTube versions). I am also working on the second edition of this novel, and I hope to have a translated version in English in the near future.

 SS: Il mio romanzo “Pakhalieko Siundo” parla della tolleranza che le donne hanno per il dolore e la sofferenza e di come le circostanze rendono le donne potenti. Racconta anche storie di donne destinate a essere vendute dai loro parenti o amanti. È la storia di una donna forte che, nonostante tutti gli ostacoli della vita, lotta per sopravvivere e rimane forte, proseguendo nella sua vita e realizzando i suoi sogni.

Dr.ssa Sangita Swechcha. Foto per gentile concessione della dott.ssa Sangita Swechcha

Ho pubblicato questo romanzo quando avevo 18 anni, dopo aver completato il mio esame di maturità [equivalente al grado 12] del college di St. Xavier in Nepal. Mentre aspettavo l'esito, non avevo niente da fare, e ho pensato di scrivere alcune storie. Ho iniziato a scrivere e sono rimasta così coinvolta che ho continuato a scrivere. Si è trasformato in un romanzo di 265 pagine. Sono ancora stupita di come sono riuscita a scrivere un romanzo così lungo a quell'età. Quando ho completato la scrittura, mio padre mi ha incoraggiato a pubblicare il romanzo. Sento che il sostegno dei miei genitori durante quei primi tempi è stato cruciale per me nel realizzare il mio sogno di diventare una scrittrice. Sono stata anche molto fortunata a ricevere riconoscenza e gradimento dai media, dalla critica e dai lettori nepalesi dopo la pubblicazione. Grazie a questo, negli anni seguenti ero più immersa nella letteratura e sono stata attivamente coinvolta in attività letterarie in Nepal. Una delle attività a cui ho preso parte è la pubblicazione di una rivista letteraria mensile “Aakash”, dove ho lavorato come redattore secondario. La pubblicazione del mio romanzo mi ha anche permesso di scrivere per vari giornali e riviste nazionali e settimanali in Nepal, e ho iniziato a ricevere offerte per scrivere rubriche e reportage. Il mio romanzo è attualmente in onda ogni settimana su Capital FM 96,4 MHz, e sono molto contenta che sta raggiungendo un pubblico più vasto in Nepal e all'estero (in diretta via radio online e con versioni su YouTube). Sto anche lavorando alla seconda edizione di questo romanzo e spero di avere una versione tradotta in inglese nel prossimo futuro.

GV: Come vede lo stato della letteratura nepalese nel XXI secolo?

SS: Literary writing in the Nepali language only began in the 19th century. Before that, Nepali literature was in Sanskrit. The first written literary work in Nepali was Bhanubhakta’s Ramayana (1883). In this sense, Nepali literature has a history of more than a hundred years. Literature from different genres has been published during this period and has grown rapidly in numbers in the 21st century. Not only are these numbers growing, but the quality of literary writing in Nepal is also improving. Moreover, versatile books from different genres which incorporate a variety of innovative styles and approaches are published annually. Since most of these are written in Nepali, the external world doesn't know much about how rich Nepali literature is. In this sense, Nepali literature seems to be a bit isolated from the external world. However, the situation is changing now. Not only is [the number of] Nepali writers who write in English slowly growing but the translation of literary works from Nepali to other languages is gaining momentum too. I believe that with this changing trend people will get acquainted with Nepali literature and Nepali literature will have more exposure to the external world as well.

Moreover, in today’s globalized world, Nepali writers are spread around the globe. In order to bring Nepali writers around the world onto one common platform, institutions like the International Nepali Literature Society (INLS) were established. INLS has chapters in more than 80 countries. A recent INSL conference in London is an example of how more than 100 Nepali writers residing in 12 different countries gathered to show their commitment to the progress of Nepali literature by encouraging both Nepali diasporic writers and writers residing in Nepal. The conference also launched a collection of short stories in English named ‘Silver Cascade’. The book, published by Book Hill publication in Nepal, consists of short stories by notable writers. We hope that Nepali translated literature gets attention and love from readers in the international market, and are looking forward to seeing more of such publications. In the meantime, my story collection book, ‘Gulafsangko Prem’, is also in the process of being translated into English.

SS: la scrittura letteraria in lingua nepalese è iniziata solo nel XIX secolo. Prima di questo, la letteratura nepalese era in sanscrito. La prima opera letteraria scritta in nepalese fu il Bhanubhakta di Ramayana (1883). In questo senso, la letteratura nepalese ha una storia di oltre cento anni.  Diversi generi di letteratura sono stati pubblicati in questo periodo ed è cresciuta rapidamente nel XXI secolo. Non solo aumenta la quantità, ma migliora anche la qualità della scrittura letteraria in Nepal. Inoltre, ogni anno vengono pubblicati libri di diversi generi che incorporano una varietà di stili e approcci innovativi. Poiché la maggior parte di questi scritti è in nepalese, il mondo esterno non sa molto su quanto sia ricca la letteratura nepalese. In questo senso, la letteratura nepalese sembra essere un po’ isolata dal mondo esterno. Tuttavia la situazione sta cambiando, non solo [il numero di] scrittori nepalesi che scrivono in inglese sta lentamente crescendo, ma sta guadagnando slancio anche la traduzione di opere letterarie dal nepalese in altre lingue. Credo che con l'evoluzione di questo cambiamento le persone verranno a contatto con la letteratura nepalese e, a sua volta la letteratura nepalese avrà una maggiore rappresentazione nel mondo esterno.

Inoltre, nel mondo globalizzato di oggi, gli scrittori nepalesi sono sparsi in tutto il mondo. Al fine di portare gli scrittori nepalesi in tutto il mondo su una piattaforma comune, sono state create istituzioni come la Società Internazionale di Letteratura Nepalese (INLS) che ha membri in oltre 80 paesi. Una recente conferenza INSL a Londra è un esempio di come più di 100 scrittori nepalesi residenti in 12 paesi diversi si sono riuniti per mostrare il loro impegno per il progresso della letteratura nepalese, incoraggiando sia scrittori della diaspora nepalese che scrittori residenti in Nepal. La conferenza ha anche lanciato una collezione di piccoli racconti in inglese intitolata “Silver Cascade”. Il libro, pubblicato dalla casa editrice Book Hill in Nepal, è composto di piccoli racconti scritti da noti scrittori. Speriamo che la letteratura tradotta dal nepalese attiri l'attenzione e l'amore dei lettori nel mercato internazionale, e non vediamo l'ora di vedere altre pubblicazioni di questo tipo. Nel frattempo, anche il mio libro “Gulafsangko Prem”, che è una raccolta di storie, è in fase di traduzione in inglese.

L'intervista con la Dott.ssa. Sangita Swechcha è stata effettuata via e-mail.

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