La modernizzazione dei villaggi nepalesi rischia di far scomparire l'arte mokha

Questo splendido esempio di arte mokha, presente nel distretto Sunsari, nel Nepal orientale, verrà rimosso a causa dell'ampliamento di una strada. Fotografia di Sanjib Chaudhary. Uso legittimo.

Nelle pianure del Nepal meridionale, i panorami dei villaggi erano un tempo dominati da case costruite con fango e bambù e coperte da tetti di paglia e tegole. Soprattutto nel Nepal orientale, le case appartenenti alla tribù Tharu [it] erano decorate da splendidi esempi di arte mokha [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], presenti sulle pareti di fango. Tuttavia, con la sostituzione delle tradizionali case di fango con quelle in calcestruzzo, questa celebre arte rischia di scomparire.

Secondo il censimento nazionale della popolazione e delle abitazioni del 2021, più del 50 per cento delle case nepalesi hanno pareti in cemento, mentre circa il 30 per cento delle abitazioni presenta pareti realizzate in mattoni assemblati col fango o in pietra. Solo l'11 per cento circa delle case hanno pareti di bambù, per non parlare del 3,9 per cento di abitazioni con i tetti di paglia e del 9,2 per cento di quelle con tetti di tegole.

Generazioni di arte mokha

Nei distretti nepalesi orientali di Sunsari e Morang, la tribù Tharu crea disegni e motivi intricati usando una mistura di argilla mescolata con crusca di riso, sterco di vacca, paglia e iuta: il risultato è noto come arte mokha.

Gli artisti, principalmente donne, creano una mistura di argilla e iuta, come mostrato in questo video Youtube [ne] prodotto da Vision Nepal. Gli strati di argilla vengono applicati sulle pareti, formando diversi motivi geometrici e floreali, tra cui rappresentazioni di uccelli come pavoni e pappagalli. Quando il disegno si asciuga, andrebbe dipinto con colori naturali, sostituiti ormai da quelli che si trovano oggigiorno al mercato.

Arte mokha, chiamata ‘payar’, su una casa del distretto Saptari, nel Nepal orientale. Fotografia di Sanjib Chaudhary. Uso legittimo.

Similmente, nei distretti di Saptari, Siraha e Udaypur, gli artisti utilizzano una mistura di argilla, crusca di riso e sterco di vacca, spalmandola sulle pareti di bambù assieme alla paglia. Vengono quindi applicati degli strati di questa mistura per creare motivi geometrici e floreali, tra cui pavoni, pappagalli ed elefanti. Quando il disegno si asciuga, viene dipinto con argilla bianca naturale, prima di applicare altri colori naturali: tra gli altri, argilla ocra e rossa e fuliggine nera. Questo tipo di arte, una forma di mokha, prende il nome di ‘payar’.

Questo è quanto scritto dal blogger Lex Limbu su on X (precedentemente Twitter):

Splendide opere d'arte mokha sulle pareti delle case delle famiglie Saptariya Tharu a Goigada.

Questa arte, assieme alle sue tecniche, ai suoi procedimenti, disegni e motivi, viene tramandata da una generazione all'altra. Generalmente, le donne ereditano queste conoscenze dalle loro madri e nonne.

“Viene trasmessa di generazione in generazione all'interno delle famiglie rurali ed è solitamente, ma non esclusivamente, realizzata dalle donne.”, scrivevano Kurt W. Meyer and Pamela Deuel, che hanno trascorso circa quattro anni visitando quasi 300 villaggi Tharu. “Non esistono scuole, istituti d'arte o insegnanti che dicano loro cos'è ‘giusto’ e cos'è ‘sbagliato’: è per questo che noi la chiamiamo ‘Arte senza Artisti’”.

Un'arte che decora porte e finestre

Le opere d'arte mokha e altre forme di decorazioni murali vengono normalmente realizzate durante i festival e per occasioni speciali come i matrimoni.

“Le decorazioni mokha vengono realizzate sui lati destro e sinistro della porta d'ingresso e attorno alle finestre,” scrive Bishnu Prasad Chaudhary nel suo libro Tharu Lok Kala (L'arte popolare dei Tharu). “L'aggiunta di iuta e cotone all'argilla riduce al minimo le crepe nei motivi.”

Similmente, l'aggiunta di latte ai colori prima della loro applicazione sui disegni fa sì che questi non sbiadiscano rapidamente. Le artiste decorano anche i pilastri con questi motivi artistici.

“Una casa ben decorata da opere mokha viene ancora oggi ritenuta una casa abitata da donne fortunate”, scrive l'artista S.C. Suman. “In una casa decorata con l'arte mokha c'è prosperità. Secondo le credenze popolari dei Tharu, in una casa senza mokha si perde ogni giorno mezzo chilo di riso.”

La modernizzazione sta distruggendo l'arte tradizionale

Pramila Biswas di Labipur, nel distretto Sunsari del Nepal sudorientale, va fiera delle opere mokha realizzate da sua suocera, Jhalaiya Biswas. “Gran parte delle case nel nostro villeggio erano decorate con arte mokha,” ha affermato Biswas in un'intervista concessa a Global Voices. “Tuttavia, a causa della sostituzione delle case tradizionali con quelle in calcestruzzo, sono rimaste solo poche abitazioni che mostrano arte mokha.”

Arte mokha nel villaggio Labipur del distretto Sunsari, nel Nepal orientale. Fotografia di Sanjib Chaudhary. Uso legittimo.

“Dato che la città sta ampliando la strada, l'arte mokha sulle pareti della mia casa verrà rimossa,” afferma dispiaciuto Kishni Majhi, proveniente dallo stesso villaggio.

A causa del complesso procedimento alla base della realizzazione di opere mokha, al quale si aggiungono i meticolosi sforzi necessari per preservare l'arte murale (tant'è che molti artisti devono riapplicare i colori parecchie volte all'anno), tante famiglie stanno rimuovendo le opere d'arte e optando per semplici muri in mattoni.

“Noi continueremo a preservare l'arte mokha nella nostra casa,” ha affermato Hom Narayan Chaudhary di Duhabi, nel Sunsari. “Tuttavia, non siamo sicuri che i nostri figli vogliano fare lo stesso.”

Non sono solo le case di Labipur a subire tali minacce di estinzione, poiché la maggior parte delle case tradizionali dei villaggi delle pianure meridionali nepalesi stanno andando incontro allo stesso fato. Se non verranno prese misure adeguate per salvagurdare la meravigliosa arte popolare Tharu, quest'ultima sarà destinata a scomparire per sempre.

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