La Cina si sta avviando verso un'altra Rivoluzione Culturale? Intervista con il Professor Xu Youyu

18 maggio 1989. Gli studenti dell'Università di Pechino durante la grande manifestazione in Piazza Tiananmen che dette inizio allo sciopero della fame a oltranza, che fu parte della protesta di massa a favore della democrazia e contro il governo cinese. Catherine Henriette/AFP/Getty Images. Foto storica, uso consentito.

L'intervista di Filip Jirouš è stata pubblicata originariamente [cz] su Sinopsis.cz come parte di una serie di articoli per il trentesimo anniversario del massacro di Tiananmen. Una versione revisionata è pubblicata di seguito come parte di una accordo per la condivisione di contenuti.

Xu Youyu è uno studioso di scienze politiche che si è occupato lungamente della Rivoluzione Culturale cinese [it, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]. Solidarizzò con gli studenti che protestarono durante i movimenti per la democrazia del 1989 rimanendo nella piazza fino a quando fu possibile, prima del massacro di Tiananmen. È uno dei firmatari di Charta 08, il manifesto che chiede la riforma costituzionale cinese. È stato brevemente detenuto nel maggio 2014 per aver organizzato un seminario per il 4 giugno e dal novembre 2015 è ospite come studioso della New School di New York.

Sinopsis.cz ha intervistato Xu riguardo alla sua esperienza durante le proteste del 1989 e per conoscere il suo punto di vista sull'attuale clima sociale in Cina.

Sinopsis (S): Nel 2019 cade il trentesimo anniversario del massacro di Tiananmen. Come la fa sentire questa particolare occorrenza?

Xu Youyu (Xu): I feel sad. Justice has not been served to those who were killed, suppressed and jailed. Those who were exiled still can not return to their homeland.

Xu Youyu (Xu): Mi sento triste. Non c'è stata giustizia per le persone che sono morte, che sono state silenziate o imprigionate. Le persone esiliate ancora non possono tornare nel proprio paese.

S: Il movimento per la democrazia di Tiananmen iniziò il 15 aprile 1989. Quando ha cominciato a osservarlo? Quando è iniziata la sua partecipazione?

Xu: I have forgotten when exactly. Between April 15 to 20, I started observing student protests and rallies in streets. By May, I participated in all kinds of rallies. I hoped the government could take students’ demand positively and resolve the conflicts and antagonism according to the law.

Xu: Non ricordo più esattamente. Tra il 15 e il 20 aprile ho iniziato a osservare le proteste e i raduni studenteschi nelle strade. A maggio stavo già partecipando a tanti tipi di iniziative. Speravo che il governo recepisse in modo positivo le richieste degli studenti e potesse risolvere i conflitti e gli antagonismi ai sensi di legge.

S: Pensava al tempo che il movimento per la democrazia del 1989 potesse avere successo? Oppure sin dall'inizio sapeva che il movimento inevitabilmente sarebbe fallito?

Xu: I consider it successfully if the student protests were not repressed. That’s why I don’t think […] that the movement was doomed to fail but that it had a number of opportunities to be successful. The best opportunity was during Mikhail Sergeyevich Gorbachev’s China visit. The students could have retreated from the Tiananmen Square and returned to the campus. By end of May, the radical voices always gained a upper hand than the rational voices among the sit-in students in the Tiananmen Square. There wasn’t any legitimate leaders in the Square, if things got out of control, the consequences would be disastrous.

Xu: Avrei pensato che potesse avere successo se le proteste degli studenti non fossero state represse. È per questo che non credo […] che il movimento fosse destinato a fallire, ma che avesse una serie di opportunità per avere successo. L'opportunità migliore la ebbe durante la visita di Mikhail Sergeyevich Gorbachev in Cina. Gli studenti avrebbero potuto ritirarsi da Piazza Tiananmen e tornare alle università. Alla fine di maggio, ormai, tra gli studenti che partecipavano al sit-in in Piazza Tiananmen, le voci più radicali avevano avuto il sopravvento su quelle più razionali. Non c'era nessun leader legittimo nella piazza, e se la situazione fosse sfuggita di mano le conseguenze sarebbero state disastrose.

S: È rimasto nella piazza fino all'ultimo? Qual era l'atmosfera tra gli attivisti ?

Xu: I retreated with the last group of students from the Southeast corner of the Square. People were in anguish and depressed.

Xu: Ho lasciato la piazza dall'angolo sudest con l'ultimo gruppo di studenti. Le persone erano angosciate e abbattute.

S: Aveva cercato di convincere gli studenti a lasciare Tiananmen prima che i carri armati facessero il loro ingresso. Perché? Aveva intuito che le cose sarebbero degenerate? Come risposero gli studenti?

Xu: I tried to persuade the students to retreat from the Square and return back to school near the end of May. I told them the military troops had started to mobilize and would start cracking down on the protests. Two postgraduate students from Beijing Steel and Iron Institute in the sit-in area rebuked me: “How could people’s army repress its own people?”

Xu: Avevo cercato di convincere gli studenti a lasciare la piazza e tornare nelle aule verso la fine di maggio. Avevo detto loro che era iniziata la mobilitazione di truppe militari e che ci sarebbe stata una dura repressione. Due studenti dell'Università delle scienze e la tecnologia di Pechino che stavano partecipando al sit-in mi hanno rimproverato affermando: “come può l'esercito popolare reprimere il proprio popolo?”.

S: Molte persone dissero che il movimento per la democrazia del 1989 era un movimento studentesco. Tuttavia, c'erano insegnanti, lavoratori, ufficiali di polizia e soldati insieme ai giovani nella piazza. Tra i vari gruppi c'erano opinioni e sentimenti diversi?

Xu: People from all walks of life supported the students and expressed their sympathy. Among the supporters, the intellectuals spent more time reminding the students to take care of themselves and their bodies. They reminded the students to take long term considerations and avoid unnecessary sacrifice. They told them the path to democracy is very long and they had to be persistent.

Xu: C'erano persone provenienti da tutte le estrazioni sociali che sostenevano gli studenti e che esprimevano il proprio appoggio. Tra i sostenitori, gli intellettuali passavano gran parte del loro tempo a ricordare agli studenti di prendersi cura di loro stessi e del proprio corpo. Ricordavano agli studenti di riflettere a lungo e di evitare sacrifici inutili. Gli dicevano che la strada per la democrazia era lunga e che dovevano perseverare.

S: È in contatto con gli altri firmatari della Charta 08? C'è qualcuno che si è pentito di aver firmato? [Nota: la chiamata per una riforma costituzionale partì da Liu Xiaobo, vincitore del Premio Nobel per la Pace, imprigionato per aver sostenuto il movimento studentesco per la democrazia del 1989 e deceduto in carcere nel luglio 2017.]

Xu: We are still in contact and no one regrets.

Xu: Siamo ancora in contatto e nessuno si è pentito.

S: Lei ha partecipato alla cerimonia inaugurale del busto in ottone di Liu Xiaobo a Praga [en]. Cosa pensa di questo evento, come la fa sentire?

Xu: First of all, the brass bust is an invaluable piece of art. It touches and shakes the heart of the audience. Secondly, I am impressed to see that fact that people from the Czech Republic and Europe would commemorate Liu Xiaobo and support China’s democratic movement with such an affectionate manner. I learned during that ceremony that a number of Chinese fellows had traveled a long way to Prague for the unveiling ritual, I am so moved.

Xu: Prima di tutto il busto in ottone è un'inestimabile opera d'arte. Tocca e scuote il cuore di chi la guarda. Secondo, sono rimasto colpito nel vedere che i cittadini della Repubblica Ceca e dell'Europa vogliano commemorare Liu Xiaobo e sostenere il movimento democratico cinese in un modo così appassionato. Durante la cerimonia ho saputo che alcuni colleghi cinesi hanno viaggiato fino a Praga per presenziare all'inaugurazione e questo mi commuove molto.

S: Nell'intervista apparsa su China Change, lei ha affermato che il peggio deve ancora arrivare. Cosa voleva dire con quella affermazione? Secondo lei la situazione attuale in Cina è senza speranza?

Xu: China is now moving towards the Cultural Revolution, moving towards North Korea. The worst would be it has returned to the Cultural Revolution Era and turned into another North Korea. There is still space for getting worse.

Xu: La Cina al momento si sta muovendo verso la Rivoluzione Culturale, verso la Corea del Nord. Lo scenario peggiore sarebbe tornare all'era della Rivoluzione Culturale e diventare un'altra Corea del Nord. La situazione potrebbe peggiorare ancora.

S: Lei ora vive all'estero. È in esilio? Come mai ha scelto di lasciare il paese?

Xu: I am not in exile. I have been invited by the New School in New York as a visiting researcher, similar to a previous arrangement. The environment here is very good for conducting research and I can observe the development of China from a new perspective. Hence I would like to stay here for a bit longer.

Xu: Non sono in esilio. Sono stato invitato dalla New School di New York come ricercatore in visita, come è già accaduto in passato. L'ambiente qui è molto buono per portare avanti progetti di ricerca e posso osservare lo sviluppo della Cina da una prospettiva diversa. Quindi mi piacerebbe rimanere qui un po’ più a lungo.

S: Se potesse governare la Cina per un anno che tipo di riforma proporrebbe?

Xu: First, release all the political prisoners. Then open up freedom of press and freedom to form political parties.

Xu: Prima di tutto liberare tutti i prigionieri politici. Poi permettere la libertà di stampa e la libertà di formare partiti politici.

S: In che modo può l'Occidente influire sulla situazione cinese?

Xu: Pay attention to the Chinese human rights situation and support Chinese people who advocate for and defend their own rights.

Xu: Può aiutare prestando attenzione alla situazione dei diritti umani in Cina, e sostenere quei cinesi che si battono per difendere i propri diritti.

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