Imprecare in una lingua diversa dalla propria può essere un obiettivo difficile da raggiungere [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione], ma per coloro che vogliono correre il rischio, c'è un account Instagram che insegna agli anglofoni come imprecare in russo.
Curselikearussian ha fatto propria la missione di insegnare agli utenti l'uso del “мат“, come viene chiamata la ricca gamma di parolacce in russo e altre lingue slave. Il termine “мат” deriva dalla classica espressione russa “Ёб твою мать”, che significa “f*** your mother” [f****** tua madre].
Jess is learning Russian and one night I was trying to translate to her the Russian curse “На хую я вертел.” The phrase translates as “I don't care” but the literal meaning is “I spun it on my dick”. Just for laughs, Jess drew a sketch depicting random things being spun on male genitalia. We laughed so hard both at the image and at the absurdity of the literal translation, we decided to make more illustrations. This turned into a comic magazine that we called “An Illustrated Treasury of Russian Curses” that was printed in a batch of 50 copies and sold to our friends.
Jess sta imparando il russo e una sera stavo provando a tradurle l'imprecazione “На хую я вертел”. La frase può essere tradotta come “I don't care” [non mi interessa] ma il significato letterale è “I spun it on my dick” [l'ho fatto girare sul mio cazzo]. Per ridere, Jess ha disegnato una vignetta raffigurante cose random che vengono fatte roteare sui genitali maschili. Abbiamo riso così tanto, sia per l'immagine che per l'assurdità della traduzione letterale, che abbiamo deciso di fare più illustrazioni. Tutto ciò si è trasformato in una rivista di fumetti, che abbiamo chiamato “An Illustrated Treasury of Russian Curses”, che abbiamo stampato in 50 copie e venduto ai nostri amici.
Kuznetsova e Pollard hanno creato un account Instagram nell'ottobre del 2020 per promuovere la rivista. In seguito, incoraggiate dai loro amici e colleghi, hanno iniziato ad ampliare la raccolta. Ora l'account ha più di 50.000 followers.
Alla domanda su quali fossero le sue espressioni preferite, Pollard ha risposto:
My Russian teacher explained that “Я скучаю по тебе” does mean I miss you, but it is also connected to the word “bored”: in a way, we are almost saying “I have lost my zest for life without you.” While learning Russian has resulted in many laughs, I also find it an extremely beautiful and complex language.
La mia insegnate di russo mi ha spiegato che “Я скучаю по тебе” significa mi manchi, ma è un'espressione legata anche alla parola “bored” [annoiato]: in un certo senso, stiamo quasi dicendo ” I lost my zest for life without you” [Ho perso l'entusiasmo per la vita senza di te]. Imparare il russo è molto divertente, ma è anche una lingua estremamente bella e complessa.
Per Kuznetsova, la migliore imprecazione russa è “сказочный долбоёб”, che lei traduce come “a fabulous whack-fucker” [un favoloso segaiolo]. Si tratta di un termine che adora perché è stato oggetto di diversi ridicoli casi giudiziari in Russia.
We go with the most literal, word-by-word translation of the curse. So there's no need to borrow. The process is usually pretty quick, although there are cases when even basic words or grammatical constructions in Russian require some adaptation to retain their meaning in English. Once we were stuck for an hour working on the phrase “Хуем груши околачивать”. We couldn't decide whether it was “to knock off” or “to knock from” that preserved the meaning of the verb better. The consensus was reached only after a Canadian friend with a Master's degree in English was invited to join this most heated discussion.
Scegliamo la forma più letterale, traducendo parola per parola l'imprecazione. Così che non c'è bisogno di prestiti. Il processo è solitamente abbastanza rapido, sebbene ci siano casi nei quali anche espressioni di base o costruzioni grammaticali in russo richiedono un qualche tipo di adattamento per mantenere il significato in inglese. Una volta siamo rimaste bloccate un'ora sulla frase “Хуем груши околачивать”. Non riuscivamo a decidere se fosse “to knock off” [staccare] o “to knock from” [sbattere] che conservasse meglio il significato del verbo. Abbiamo trovato una soluzione solo dopo aver interpellato in questa accesa discussione un amico canadese con una laurea magistrale in inglese.
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Le traduzioni, ha sottolineato Pollard, possono combinare aspetti sia linguistici che visuali:
There are so many aspects to consider when translating: flow, comedy, meaning, and the emotional aspect. The illustrations are themselves a kind of translation that supports the phrase. Should this character look happy? Angry? Amazed? A further layer is added when we connect the two languages together: sometimes curse translations can be “supported” by existing English phrases, as in the case of “whackerfucker” (which mirrors the construction of “motherfucker.” This is why we chose to not add a dash between “whacker” and “fucker.”) While this makes the translation both accurate and easily understandable to English speakers, some of our Russian fans were convinced “whackerfucker” is a real English word. Perhaps, the translation was too good… This is the most swearing I've ever done in an interview. My hands are shaking!
Ci sono così tanti aspetti da considerare quando si traduce: il contenuto, l'umorismo, il significato, e l'aspetto emotivo. Le illustrazioni sono anch'esse una forma di traduzione che supporta la frase. Questo personaggio dovrebbe essere felice? Arrabbiato? Sorpreso? Un ulteriore livello viene aggiunto quando colleghiamo due lingue insieme: a volte le traduzioni delle parolacce possono essere “supportate” da frasi inglesi esistenti, come nel caso di “whakerfucker” [segaiolo] (che rispecchia la costruzione di “motherfucker” [figlio di puttana]. Ecco perché non aggiungiamo un trattino tra “whacker” e “fucker”). Mentre questo rende la traduzione facilmente accessibile agli anglofoni, molti nostri fan russi erano convinti che “whackerfucker” fosse una parola reale in inglese. Forse la traduzione era fatta troppo bene… Non ho mai detto così tante parolacce in un'intervista. Mi tremano le mani!