Uno sguardo al 2024: un anno di elezioni cruciali in Asia meridionale

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Numerosi stati dell'Asia meridionale, con le elezioni del 2023 e quelle in programma nel 2024, stanno vivendo un momento storico cruciale. L'organizzazione e l'esito di tali elezioni avranno implicazioni significative, non solo nel plasmare il destino delle nazioni interessate ma anche nell'influenzare le più ampie dinamiche della regione e, in generale, dell'assetto globale.

Nel corso del 2023, ancor prima delle elezioni, in alcuni di tali stati sono apparse in modo nitido le prime avvisaglie: sono state approvate leggi repressive per mettere a tacere la libertà di parola [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] o per zittire la critica [it], leader e membri dell'opposizione sono stati arrestatiperseguitati giudizialmente. Parleremo di alcune delle vicende che hanno interessato tale regione e che abbiamo trattato nel 2023.

Maldive:

Durante le elezioni presidenziali tenutesi a settembre 2023, Mohamed Muizzu, ex sindaco di Malé, si è aggiudicato la vittoria al ballottaggio della seconda tornata, battendo il presidente in carica del Partito Democratico Maldiviano [it] Ibrahim Mohamed Solih [it]. Tale esito ha avuto implicazioni significative sulla politica estera delle Maldive e sull'equilibrio geopolitico della regione.

Dal 2013 al 2018, sotto la leadership del presidente Abdulla Yameen Abdul Gayoom, le Maldive si sono avvicinate alla Cina, allontanandosi così da uno storico alleato: l'India. Il paese ha ricevuto un cospicuo investimento da parte della Cina, che ha tuttavia alimentato un enorme debito nazionale. Dopo la vittoria delle elezioni nel 2018, il neopresidente Solih ha adottato una politica all'insegna dell’“India first” per riallacciare legami con l'India e allo stesso tempo preservare le relazioni con la Cina.

Tuttavia, sin dal 2020, l'opposizione del Partito Progressista delle Maldive (PPM) di Yameen e il Congresso Nazionale del Popolo (CNP) hanno inaugurato una campagna “India Out”, chiedendo il ritiro delle truppe indiane dal paese e mettendo così a dura prova le relazioni bilaterali. Secondo quanto riportato, la versione online della campagna ha danneggiato la percezione pubblica delle relazioni bilaterali tra l'India e le Maldive.

Mohamed Muizzu, candidato del Congresso Nazionale del Popolo (CNP) sostenuto dal Partito Progressista delle Maldive (PPM) di Yameen, il 30 settembre 2023 ha ottenuto la vittoria nel secondo ballottaggio, confidando, tra le altre cose, proprio in tale questione. Il 17 novembre 2023, primo giorno in carica, Muizzu ha chiesto formalmente al governo indiano di ritirare le proprie truppe stanziate nelle Maldive, un ostacolo per gli sforzi dell'India nel “contrastare l'influenza della Cina” nel paese. Il governo di Muizzu ha anche deciso di non rinnovare il Memorandum d'intesa con l'India del 2019 per la conduzione di indagini idrografiche intorno alle Maldive, un accordo sfavorevole per la Cina.

Bangladesh:

Il Bangladesh si sta preparando alle elezioni generali dei 300 membri del XII Jatiya Sangshad (Parlamento nazionale), che si terranno il 7 gennaio 2024. Le previsioni annunciano la vittoria del partito dell'attuale Primo Ministro Sheikh Hasina, la Lega Popolare Bengalese [it], vincitrice per il quarto mandato consecutivo. Infatti, i principali partiti politici, compreso il Partito Nazionalista del Bangladesh [it] (PNB), stanno boicottando l'elezione.

Il paese vanta una lunga storia di politicizzazione della burocrazia da parte dei partiti al governo. Stando a una ricerca effettuata nel 2022 da David Jackman e Mathilde Maitrot pubblicata su The Journal of Development Studies, la polizia di stato viene spesso politicizzata e orientata contro l'opposizione. Le organizzazioni per i diritti umani hanno a lungo protestato contro l'atroce repressione che il partito al potere esercita nei confronti dell'opposizione. Si sono verificati tra il 2022 e il 2023 numerosi esempi di interruzione della linea internet, utilizzati per ostacolare i raduni dell'opposizione.

Il 14 settembre 2023, prima della chiusura della XXIV sessione dell'XI parlamento del Bangladesh, quest'ultimo ha prontamente approvato il nuovo Cyber Security Act del 2023 (CSA). La legge è essenzialmente una nuova versione di quella precedente, il draconiano Digital Security Act del 2018, usato come arma per reprimere le voci critiche.

Gli Stati Uniti stanno mettendo pressione al Bangladesh affinché tenga delle elezioni libere e giuste, minacciando di imporre delle restrizioni sui visti per coloro che tenteranno di minare il processo democratico. La Russia non ha esitato ad accusare gli Stati Uniti di orchestrare eventi per destabilizzare il paese, attraverso proteste dell'opposizione che richiamano la Primavera araba [it]. Hasina e la Lega Popolare Bengalese hanno ancora il supporto di due cruciali potenze, la vicina India e la Cina, la quale lo scorso decennio ha largamente investito nelle infrastrutture del paese.

Pakistan:

Le prossime elezioni generali del Pakistan per i membri della XVI Assemblea Nazionale del Pakistan [it] si terranno l'8 febbraio 2024. Al momento il paese è guidato da un governo ad interim, a causa della dissoluzione del parlamento avvenuta il 9 agosto 2023. Prima della dissoluzione, il governo di Shehbaz Sharif ha di corsa approvato una dozzina di progetti di legge che hanno limitato le libertà civili, soppresso la voce popolare e la critica e incrementato il potere dell'esercito.

All'inizio di quest'anno, il governo di Shehbaz Sharif ha avviato una repressione contro Imran Khan, l'ex primo ministro del Pakistan e leader del partito Movimento per la Giustizia del Pakistan [it], chiedendo elezioni anticipate. Nel maggio del 2023, quando Khan fu arrestato con l'accusa di corruzione, proteste diffuse destabilizzarono il paese.

Le proteste divennero in seguito rivolte a Lahore. Pertanto, la Corte Suprema del Pakistan dichiarò illegale l'arresto di Khan. Tuttavia, il governo reagì appellandosi all'Army Act e all'Official Secrets Act, al fine di perseguire i manifestanti nei tribunali militari.

Imran Khan fu nuovamente arrestato il 5 agosto 2023, in quanto la Corte Suprema di Islamabad lo ritenne colpevole di corruzione. L'ex primo ministro Khan fu rimosso dall'incarico nell'aprile del 2022 attraverso una mozione di sfiducia. Nell'agosto del 2023, la Corte Suprema di Islamabad ha ordinato il suo rilascio sospendendone il processo, ma egli rimase in cella per una serie di altre accuse.

Khan è ancora sotto processo per aver divulgato segreti di stato ed è improbabile che verrà rilasciato prima di febbraio 2024 per candidarsi alle elezioni. Si dubita che il governo ad interim e la Commissione Elettorale del Pakistan possano indire elezioni legali. Il paese è noto per episodi di censura delle piattaforme social e per tentativi di repressione del diritto di voto delle minoranze.

India:

Le prossime elezioni generali dei membri del XVIII Lok Sabha [it] si terranno tra aprile e maggio del 2024. L’indebolita opposizione e la grande performance nelle recenti elezioni di stato fanno presagire la vittoria del Bharatiya Janata Party (BJP) alle elezioni parlamentari del 2024, consentendo al primo ministro Narendra Modi di governare per il terzo mandato.

A marzo del 2023, Rahul Gandhi [it], ex leader dell'opposizione Congresso Nazionale Indiano [it], ha perso la propria carica per una condanna per diffamazione. Nell'agosto del 2023, la Corte Suprema dell'India ha sospeso la sua condanna a due anni di reclusione, permettendogli di riacquisire il proprio posto in parlamento e candidarsi alle imminenti elezioni.

Nel luglio del 2023, in India si è formata un'alleanza politica tra 28 partiti, guidata dal Congresso Nazionale Indiano e denominata Indian National Developmental Inclusive Alliance (I.N.D.I.A). Il principale obiettivo di tale alleanza è sconfiggere il governo dell’Alleanza Democratica Nazionale [it] in carica e guidato dal BJP. I partiti di opposizione hanno accusato il BJP di voler cambiare in nome dell'India in “Bharat” al fine di sovvertire l'alleanza.

L'India cerca sempre di più di sostituirsi alla Cina, imporsi come leader del Sud Globale e far valere la propria agenda geopolitica in Asia meridionale. A gennaio 2023, il governo Modi ha intrapreso una guerra contro la British Broadcasting Corporation (BBC) per aver trasmesso un documentario in due parti intitolato “India: The Modi Question”. Il documentario mirava a porre l'attenzione sull’aumento della violenza contro le minoranze musulmane in India sotto il governo Modi. Vi furono anche proteste contro la riorganizzazione dei collegi elettorali nello stato di Assam, nell'India nordorientale.

Sri Lanka:

Le prossime elezioni presidenziali e parlamentari in Sri Lanka si terranno nel 2024, le date non sono ancora state confermate. Il nuovo Anti-Terrorism Act (ATA) proposto dal governo conferirà alle forze di sicurezza il potere di detenere individui senza mandato e darà al presidente, alla polizia e all'esercito ampi poteri per vietare arbitrariamente proteste e raduni.

Lo Sri Lanka ha subito una grave crisi economica e politica tra il 2021 e il 2022. Nel luglio del 2022, l'allora presidente del Sri Lanka Podujana Peramuna (SLPP), Gotabaya Rajapaksa [it], fu costretto a dimettersi [it] nel corso di diffuse proteste antigovernative. Il presidente del Partito Nazionale Unito [it], Ranil Wickremesinghe [it], venne eletto dal parlamento come sostituto di Rajapaksa.

Il SLPP possiede ancora una netta maggioranza in parlamento e potrebbe essere un forte rivale di Wickremesinghe nelle imminenti elezioni. A novembre del 2023 i sondaggi mostrano come la popolarità di diversi candidati dell'opposizione sia di gran lunga maggiore di quella di Wickremesinghe o del SLPP.

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