articoli mini-profilo di Film da aprile, 2012
Argentina: sottotitolare un documentario in quechua, aymara o guaraní
Gli autori di "Runa Kuti", il documentario sulla riappropriazione identitaria da parte dei discendenti di alcune comunità indigene di Buenos Aires, cercano volontari per inserire sottotitoli nelle lingue Quechua, Aymara, Mapuche, Guaraní, oltre che in inglese.
Ecuador: rifugiate costrette alla prostituzione per sopravvivere
Un video-documentario mostra la condizione delle donne colombiane vittime di violenze: costrette a fuggire in Ecuador, vista l'impossibilità di ottenere un lavoro legalmente, capita spesso che queste donne e le loro figlie minorenni vengano introdotte nel mercato del sesso per sopravvivere.
India: produzione di asfalto e tumori in un villaggio del Rajasthan
Un video denuncia la difficile situazione di una comunità del Rajasthan, dove l'inquinamento provocato da una serie di impianti illegali per la lavorazione dell'asfalto sta incidendo sulla salute degli abitanti e sulle loro colture.
Argentina: “Non ho fiducia nel sistema scolastico ma nell'istruzione”
E' questo il titolo del video realizzato da Educacion Viva: più di 20 persone recitano versi sulla differenza tra il sistema didattico tradizionale e ciò che loro considerano istruzione.
Balcani: il film di Angelina Jolie riaccende il dibattito sul lascito bellico
Il debutto alla regia della nota attrice, "Nella Terra del Sangue e del Miele", divide l'opinione pubblica nei Paesi Balcani, gettando benzina sul fuoco del dibattito sempre attuale sull'eredità del conlfitto nell'ex-Jugoslavia degli anni '90.
India: ragazze dei quartieri poveri lavorano su video auto-prodotti
Un gruppo di giovani donne indigenti di Hyderabad sta imparando a realizzare dei video in proprio per contribuire a cambiare la loro comunità. Riflessioni e testimonianze delle dirette interessate.
Occupy Wall Street: “Come filmare la rivoluzione”
A dicembre il New York Times pubblicava un articolo sulla tecnica della "presa diretta" in seno al noto movimento 'Occupy'. Il giorno dopo venivano arrestati 17 mediamaker, alcuni coinvolti nelle riprese per 'Global Revolution', e la polizia USA continua a prendere di mira membri dei media indipendenti e cittadini muniti di telecamera.