Dopo gli attentati terroristici, aumenta l'attenzione dei media su Mumbai. Ora il mondo sembra interessarsi e preoccuparsi della situazione dell'intero Paese. Molti Stati hanno cominciato a sconsigliare di recarsi in India. La squadra inglese di cricket ha già rinunciato alla prevista tournee [in], come anche quella australiania. E il resto del mondo, probabilmente, ha già dimenticato l'accaduto, e si preoccupa di altro.
‘CNN, MSNBC e FOX sono buone a nulla’ [in], denuncia Ptcbus su ‘Random Rambles’ [rispetto ai network USA]:
“Cercavo di saperne di più sugli ultimi avvenimenti di Mumbai, stasera. Tutto ciò che sono riuscito a vedere era Anderson Cooper che premiava qualcuno, Hannity's America [in] su Fox e una specie di cupo documentario carcerario su MSNBC. Ma perchè si autodefiniscono ‘canali d'informazione'? Sono dovuto andare sul sito della BBC e altri siti indiani, per trovare i video e le notizie più recenti. Cosa credono di ottenere questi canali, continuando a mantenere il popolo americano all'oscuro dei fatti del mondo? Media americani: vergognatevi.
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Ore 22.27 del 27 novembre: L'unico canale d'informazione che parla degli attacchi a Mumbai in questo momento è la CNBC (canale finanziario). Patetico!
I giornali locali di Mumbai: Immagine caricate su Flickr da James Cirdland, sotto licenza Creative Commons.
Occupiamoci ora dei media indiani. Hanno forse sbagliato, dimostrando poco tatto? Avrebbero potuto fare di più per aiutare la polizia locale? Forse anche loro si sono rivelati patetici? “Si!”, risponde Veetrag nel suo post ‘Pennies prevail over prudence’:
“La cosa sconcertante che è venuta fuori è l'irresponsabilità dei media. Il loro ruolo consiste nel fornire informazione al pubblico ma in modo corretto, e accertarsi di non divulgare informazioni importanti. Seguendo i vari canali, NDTV, IBN-CNN, India TV, Sahara Samay, Start News e altri ancora, mi sono reso conto che nessuno di loro sta svolgendo correttamente il proprio lavoro. Pur in questa tragica circostanza, stanno facendo sensazionalismo giornalistico e agendo in modo irresponsabile.
Il primo errore è divulgare notizie delicate, come i movimenti della Guardia Nazionale o delle forze di polizia. Sono sicuro che in questo momento informazioni simili non siano di alcuna utilità al grande pubblico. In questo momento, la gente è interessata a sapere dove sono i propri familiari, chi sono i feriti, in quali ospedali si trovano, quale tipo di sangue è necessario e dove recarsi per donarlo. Sono queste le informazioni che sarebbe utile divulgare al pubblico. Certo, la gente ha diritto di sapere quali siano le zone sicure, come vanno evolvendosi le cose, ma non è utile spiegare i dettagli passo passo. Si dice (e probabilmente è vero) che le stesse notizie arrivano ai terroristi, i quali possono sfruttarle a proprio vantaggio contro le brave persone che cercano di proteggerci”.
Mumbai è davvero sopravvissuta ai massacri, o hanno vinto gli insorti? SriRam Vadlamani fa notare sul blog Indianomics [in]:
“Ci sono riusciti?
• Giovedì sono state chiuse le due borse, BSE e NSE.
• Standard&Poors ha confermato il Sovereign Rating [misura di valutazione della solvibilità] del Paese.
• L'Inghilterra si astiene dalle gare di cricket e riconsidera la partecipazione alle prossime tourneé.
• La Champions League è stata rinviata.
• La maggior parte degli Stati sconsiglia di viaggiare in India.
• Le quotazioni di hotel e compagnie aeree stanno perdendo più del 6%, oggi”.
Il blogger nota anche che il PIL è al 7.6%, e l'inflazione è scesa all'8.84%, cosa per cui ritiene “Ci sia di che rallegrarsi”, e specifica alcuni esempi che rappresenterebbero segnali positivi:
“E’ vero, in un certo senso i terroristi hanno ottenuto ciò che volevano. Ma Sensex [La borsa di Mumbai] si è dimostrata solida e matura. Non ha bruciato mille punti per via del panico. Solo alcune fette specifiche del mercato, come il settore dell'aviazione e quello alberghiero, sembrano andare verso la crisi; gli altri dovrebbero riuscire a cogliere l'ondata positiva. Per un paio di mesi probabilmente l'umore delle borse sarà al ribasso, ma l'India saprà rilanciarsi. Se c'è un dato positivo che possiamo cogliere in questa tragedia, è la fibra dimostrata dall'India, dalla sua economia e, cosa più importante, dalla sua gente.”
Continuate a seguire lo Speciale di Global Voices su Mumbai.