Egitto: corte marziale per un post di un anno fa critico sull'operato dell'Accademia Militare

Per la prima volta in Egitto, un blogger dovrà comparire davanti ad una corte marziale per via di un intervento online. Ahmad Mostafa, uno studente, aveva raccontato sul suo blog Maza Asabak ya Watan [ar] (Cosa è andato storto, oh Paese mio?!) di uno studente espulso dall'Accademia Militare al cui padre era stato chiesto di firmare la dichiarazione: “mio figlio non è stato in grado di adeguarsi alla vita militare“.

Secondo il post sul blog di Mostafa [ar], in cui vengono citati solo membri della famiglia dello studente espulso, un ricco signore che desiderava che suo figlio entrasse nell'Accademia, era infine riuscito a farlo subentrare – tramite delle manovre – proprio al posto di Mostafa, appena espulso.

Il giovane blogger aveva riportato l'episodio un anno fa in un post dal titolo: “Lo Scandalo dell'Accademia Militare“. Un mese fa aveva poi ricevuto un avviso da parte delle Autorità di sicurezza riguardo tale post, giusto prima della visita del presidente Hosni Mubarak nel governorato di Kafr El-Sheikh, dove Mostafa vive e studia. Il 25 febbraio il giovane è stato arrestato mentre andava all'università.

L'Arabic Network for Human Rights Information ha condannato [ar] l'arresto e ha elencato le accuse che hanno portato Mostafa davanti alla corte marziale:

Condotto dall'avvocato militare, questi ha stabilito che fosse tenuto in custodia per 4 giorni per poter proseguire le indagini, e che fosse inviato davanti alla corte marziale del Cairo il 28 febbraio 2010, in quanto accusato di:

  1. diffamazione delle forze armate egiziane.
  2. indebolimento della fiducia del popolo nelle forze armate.
  3. pubblicazione di notizie false.

La blogosfera egiziana ha commentato la notizia, in particolare il fatto che il giovane blogger non avesse scritto una parola sulle “forze armate agiziane“; Zeinobia [in] ha scritto sul suo blog:

Ho molto rispetto per l'esercito e credo che questo episodio sia assai pericoloso perchè, da quello che ho capito dal post di Mohamed Adel, i servizi segreti militari sono coinvolti nella vicenda. Da un punto di vista legale Mustafa non dovrebbe essere processato da una corte marziale. Da un punto di vista logico, non dovrebbe essere processato affatto in quanto non ha violato nessun segreto militare.

Rileggendo il post sul blog, il blogger egiziano Cocy [ar] ha trovato un commento [ar], apparso il 26 gennaio a nome di un tale ‘Tamer’, in cui Mostafa viene minacciato per il sopracitato post.

Twitter si è rivelato il principale strumento utilizzato per scambiare notizie sull'arresto del blogger, difatti Mohamed Adel si sta occupando di pubblicare notizie e aggiornamenti [ar] sul suo caso.

AGGIORNAMENTO: Come riportava ieri ancora l'Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI), l’udienza è stata rimandata [in] al 7 marzo prossimo, accettando le richieste degli avvocati dell'ANHRI che si occupano della difesa di Mustafa e che ribadiscono l'assurda montatura dell'intero caso.

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