Catalogna: servirà a qualcosa l'indipendenza dalla Spagna?

Manifestazione per l'indipendenza in Via Laietana l'11 settembre 2012.

Manifestazione per l'indipendenza in Via Laietana a Barcellona, 11/09/2012. Foto di Lohen11 su Wikimedia Commons (CC BY-SA 3.0)

Il 25 novembre scorso i catalani [en, come i link successivi, tranne dove altrimenti indicato] si sono recati alle urne per le elezioni regionali anticipate, a soli due mesi di distanza dalla massiccia manifestazionea Barcellona per l'indipendenza catalana.

L’affluenza alle urne ha raggiunto quasi il 70%, la più alta degli ultimi 30 anni, e i quattro partiti politici (CiU-ERC-ICV-CUP) in favore del referendum sull’indipendenza hanno ottenuto più del 50% dei seggi rispetto ai sostenitori dell’unità nazionale. In particolare i due principali, il CIU di centro-destra e i socialisti del PSC, hanno subito una dura battuta d'arresto.

La Catalogna sembra quindi decisa a tenere un referendum sul legame con la Spagna, ma non crede che i maggiori partiti politici siano in grado di portare a termine il processo secessionista. La Spagna comunque non permetterà tanto facilmente ai Catalani di andare al voto, visto che una secessione andrebbe contro la Costituzione redatta nel 1978, dopo la caduta della dittatura di Francisco Franco.

A prescindere comunque dalle differenze culturali, molti catalani sono favorevoli all’indipendenza perché potrebbe portare a uno Stato più efficiente, democratico, trasparente e innovativo. Una Catalogna indipendente potrebbe essere molto diversa dalla Spagna odierna, in cui la crisi economica, la mancanza di trasparenza e il clientelismo politico sono spesso all’ordine del giorno.

Ci si chiede però se, una volta indipendente, la regione catalana sarebbe in grado di portare alla rottura delle dinamiche istituzionali che hanno dominato la Spagna sin dalla fine degli anni '70. Gli ottimisti credono di sì. Per esempio, la capacità della Catalogna di sopravvivere economicamente è stata ampiamente discussa, ed è considerata possibile a patto che non vi siano troppe limitazioni agli scambi commerciali. Ma la sostenibilità economica di un Paese non si misura con l'avere abbastanza risorse. Economisti come Jordi Galí scrive in un articolo tradotto dall’Iniziativa Wilson:

Questa relazione [la “Doing Business” della Banca Mondiale] e altre simili, come quella relativa alla competitività globale, confermano semplicemente ciò che è evidente per qualsiasi manager: il quadro istituzionale spagnolo non è appropriato per creare una ricchezza basata sulla produttività. La costruzione di un nuovo Stato offre, dunque, un'occasione unica per iniziare da zero, un processo ambizioso e coinvolgente, che guarda al futuro senza essere appesantito dal passato.

Ma come può essere produttiva una società basata sul clientelismo politico? Prendendo ispirazione dal libro Why Nations Fail di Acemoglu e Robinson, Adrià Alsina scrive su e-notícies [ca] sulla necessità di modificare le strutture politiche della Catalogna:

Le élite economiche controllano il potere pubblico e le grandi società di servizi, e formano una casta che monopolizza la ricchezza del paese proprio come fanno parassiti.
Mascherano le loro azioni con l'interesse nazionale, con interessi di servizio pubblico o di salvaguardia dell'industria locale, ma in realtà sono i privilegi di una minoranza contro gli interessi della maggioranza.

In un altro articolo sullo stesso sito [ca], si legge:

Se la Catalogna ottiene l'indipendenza, avrà l'opportunità di sbarazzarsi di questo peso, ma potrebbe anche ritorvarsi a sostituire alcune élite economiche con altre.

…È questa la struttura che nei prossimi anni avremo l'opportunità di cambiare: la terribile collusione tra le élite economiche e politiche che ci hanno portato al disastro.

 

Alcuni dubitano che il processo possa essere portato a termine  dal principale partito di centro-destra, il CiU. Per esempio, il blog [ca] e account Twitter @CiUensRoba (‘CiU is Robbing Us’) con 6,.810 ‘follower’, dichiarano:

Catalunya es mereix una independència sense lladres. CiU ens ha robat llibertats, sobirania, identitat, benestar… i ho continuarà fent!

La Catalonia merita un'indipendenza senza ladri. Il CiU ha rubato le nostre libertà, la sovranità, l'identità, il benessere…e continuerà a farlo!

Altri sottolineano che porre fine alla corruzione in generale è molto più urgente dell'indipendenza dalla Spagna.

@Moragasanti: Al Oasi catala no hi han Datils (pel poble, clar) Volem la Independencia, pero amb la motxilla de la nostra corrupció política A sobre? Bdia

Nell'oasi catalana non ci sono date (per il popolo, ovviamente). Ma vogliamo veramente l'indipendenza, portandoci sulle spalle il sacco della corruzione politica?

@afarrasc: Els jutges han esperat el #25N+2 x imputar dirigents PSC per presumpta corrupció La indèpendència judicial és més urgent que la de Catalunya

@afarrasc: I magistrati hanno aspettato fino al #25N+2 per accusare i leader del PSC di presunta corruzione. L'indipendenza della magistratura è più urgente di quella della Catalogna.

Il processo di indipendenza comprometterebbe l'ordine politico ed economico della regione. Ci vorrà comunque più di un referendum per scuotere le dinamiche sociali e del potere locali. Potrebbe però essere un primo passo?

Logo di ISNQuesto articolo e le sue traduzioni in spagnolo, arabo e francese sono stati commissionati dall'International Security Network (ISN) nell'ambito di una collaborazione volta a dare voce ai cittadini di ogni parte del mondo, su temi riguardanti le relazioni internazionali e la sicurezza. L'articolo è stato pubblicato in origine sul blog di ISN. Qui è possibile leggere gli altri articoli di ISN.

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