Il governo turco ha bloccato Twitter, nonché il servizio di DNS pubblici di Google [en, come tutti i link seguenti], usato per aggirare il blocco. Sembra, tuttavia, che il piano del governo per censurare i dissidenti abbia sortito l'effetto contrario: i messaggi Twitter provenienti dalla Turchia sono in aumento.
Il blocco di Twitter, che sembrerebbe coinvolgere circa 10 milioni di utenti in Turchia, è stato messo in atto a seguito della pubblicazione di documenti che proverebbero episodi di corruzione nella cerchia del primo ministro Recep Tayyip Erdogan.
Secondo un reportage, Erdogan ha giurato di “spazzare via Twitter”, aggiungendo di non curarsi di ciò che dirà la comunità internazionale.
Juan Cole ha definito “goffo” questo tentativo di Erdogan di bloccare il servizio di micro-blogging:
Il goffo tentativo di Erdogan di censurare internet è stato immediatamente colpito e affondato. I giovani turchi sono esperti nell'uso di Tor e dei VPN, e la twittersfera turca si è ricostituita così in fretta da far girare la testa ad Erdogan.
L'utente Erik Meyersson aggiunge:
#Turkey tweeps discovered @torproject last year, no surprise ppl still tweeting despite #TwitterisblockedinTurkey pic.twitter.com/Exz3kVh91l
— Erik Meyersson (@emeyersson) March 23, 2014
Gli utenti turchi di Twitter hanno scoperto il progetto Tor un anno fa, non c'è da stupirsi che la gente stia usando Twitter nonostante esso sia bloccato in Turchia.
La ricercatrice turca Zeynep Tufekci esulta per la vittoria degli utenti turchi di Twitter contro la censura:
:-) “despite”=”because of” RT @mashable Whoa: 1.2 million tweets sent in Turkey, despite ban http://t.co/P7MIhx6Vhr pic.twitter.com/OKzxHFcALT
— Zeynep Tufekci (@zeynep) March 21, 2014
:-) “nonostante”=”a causa di” RT @mashable Wow: 1.2 milioni di messaggi via Twitter in Turchia, nonostante il blocco.
Ma aggiunge:
A DNS block, followed by a patchy IPS block, then who-knows-what. Turkey is on its way to high tech literacy. Next up, grandmas on Tor.
— Zeynep Tufekci (@zeynep) March 23, 2014
Un blocco dei DNS, seguito da un blocco irregolare degli indirizzi IP, e poi chissà che altro. La Turchia è sulla strada dell'alfabetismo informatico. Prossimamente, le nonne useranno Tor.
Dalla Turchia, l'utente Engin Onder racconta come gli utenti locali di Twitter spargono la voce su come aggirare il blocco:
#twitter blocked in #turkey tonight. folks are painting #google dns numbers onto the posters of the governing party. pic.twitter.com/9vQ7NTgotO
— Engin Onder (@enginonder) March 21, 2014
Twitter bloccato in Turchia stanotte. Per le strade la gente scrive i numeri DNS di Google sui manifesti del partito di governo.
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