Per la prima volta, un presidente angolano incontra i critici più accaniti del governo

La prima pagina di Jornal de Angola il 5 dicembre 2018. Il titolo dice: “Il capo dello stato tende la mano alla società civile”. La foto mostra il presidente João Lourenço mentre stringe la mano a Luaty Beirão, condannato nel 2016 a 5 anni e mezzo di carcere per “complotto con atti di ribellione”. Foto: Screenshot di un fac-simile di Jornal de Angola.

Il Presidente angolano João Lourenço ha tenuto colloqui formali con organizzazioni della società civile, giornalisti e militanti critici del governo il 4 dicembre scorso al Palazzo Presidenziale, con una mossa senza precedenti per un capo di stato in quel paese.

L'incontro sembra indicare uno smarcamento dal suo predecessore José Eduardo dos Santos, che ha presieduto l'Angola sin dalla sua indipendenza nel 1975, e la cui amministrazione era diventata famosa per i suoi maltrattamenti di militanti, giornalisti e ONG internazionali [en].
João Lourenço è stato eletto nel settembre 2017 dopo aver succeduto a Santos alla testa del MPLA e da allora ha annunciato ampie riforme, dall'economia ai media, nonché epurato [it] diversi funzionari di alto livello legati alla famiglia Santos.

Tra gli invitati al palazzo il 4 dicembre c'erano il giornalista Rafael Marques [en] e il rapper Luaty Beirão. Entrambi erano apparsi sui titoli sui media internazionali nel 2015 e nel 2018 dopo essere stati accusati, in casi separati, di “insultare le autorità pubbliche” e “pianificare atti di ribellione” rispettivamente, tra le altre accuse.

Nel giugno 2015, Beirão è stato arrestato insieme ad altri 16 militanti durante una sessione di studio di gruppo del libro “Dalla dittatura alla democrazia: un quadro concettuale per la liberazione”, di Gene Sharp. A marzo 2016, tutti condannati a pene di reclusione da due a otto anni [en], che sono stati convertiti ad arresti domiciliari tre mesi dopo.

Marques ha dovuto affrontare i tribunali nel giugno 2017 per un articolo [pt, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] che ha scritto nel 2016, i cui sosteneva che l'allora procuratore generale João Maria de Souza si era invischiato in rapporti corrotti per acquisire una proprietà di fronte al mare. Poi è stato assolto da tutte le accuse nel luglio 2018. Il suo lavoro giornalistico sulla corruzione lo ha fatto finire in prigione diverse volte dal 1999.

Luaty Beirão ha ricordato il suo calvario su Twitter prima dell'incontro con João Lourenço:

Hanno detto che volevo organizzare un colpo di stato,
detronizzare Zé [ex presidente José Eduardo dos Santos],
per entrare nel palazzo.
Ho risposto:
L'unico modo per ottenere questo
Sarà camminando attraverso il cancello principale
Come ospite illustre.

Alla vigilia dell'incontro, Rafael Marques ha scritto sul sito Maka Angola, di cui è fondatore e editor:

O presidente João Lourenço encorajou-me hoje a prosseguir com as minhas investigações sobre a corrupção e a encaminhar os casos à Procuradoria-Geral da República.

A luta contra a corrupção, incluindo o repatriamento de capitais, é uma das prioridades do seu governo. Para o efeito, conta com o contributo dos cidadãos na moralização da sociedade.

O presidente manifestou a sua visão sobre a relação entre o Estado e os cidadãos, lamentando que estes, muitas vezes, vandalizem o património público e refletindo sobre o que deve ser feito para alterar as mentalidades.

Il presidente João Lourenço mi ha incoraggiato oggi a continuare le mie indagini sulla corruzione e a riferire i casi alla Procura Generale.

La lotta alla corruzione, incluso il rimpatrio di capitali, è una delle priorità del suo governo. A tal fine, conta con il contributo dei cittadini per la moralizzazione della società.

Il presidente ha espresso il suo punto di vista sul rapporto tra stato e cittadini, lamentando che questi ultimi spesso vandalizzano il patrimonio pubblico e riflettendo su cosa si debba fare per cambiare tali atteggiamenti.

L'incontro ha generato diverse reazioni sui social media. Per Esmael Munhogo, studente dell'Istituto universitario angolano, segna una “nuova era” per l'Angola:

Encontro de João Lourenço com Membros Da Sociedade Civil! Gostei da iniciativa do presidente! Ontem eles eram vistos como criminosos por defenderem o povo, hoje são vistos como grandes defensores da verdade.

Un incontro di João Lourenço e membri della società civile! Mi è piaciuta l'iniziativa del presidente! Ieri sono stati visti come criminali per aver difeso il popolo, oggi sono visti come grandi difensori della verità.

Altri non pensano che l'incontro rappresenti necessariamente un cambiamento:

Un altro aspetto: l'accoglienza dei militanti da parte del presidente non significa che sia aperto al “dialogo con tutti gli angolani”, o che voglia dialogare su questioni politiche chiave, come l'egemonia che l'MPLA continua a esercitare sullo stato. Questo è il più grande male politico di cui il paese è vittima.

Alcuni angolani hanno sottolineato che vogliono azioni concrete per cambiare la situazione economica e sociale del paese. Luís Coutinho ha scritto:

Que os diálogos não se transformem em conversas de boi dormir. É bom as pessoas conversarem, mas factos são factos e os jornalistas devem sentir-se sempre à vontade em relatar os mesmos, por muito que incomodem (ou até ofendam) o poder instalado. Os instalados no poder, têm sempre tendência para abusar dele

Possano i dialoghi non essere solo un sacco di aria fritta. È positivo che le persone parlino, ma i fatti sono fatti e i giornalisti dovrebbero sempre sentirsi liberi di denunciarli, anche se turbano (o addirittura offendono) il potere vigente. Chi è al potere ha la tendenza ad abusarne.

Altre persone presenti all'incontro erano José Patrocínio, leader dell'Associazione religiosa di Omunga, Alexandra Semeão dell'Associazione Handeca e Maria Lúcia Silveira dell'Associazione Giustizia, Pace e Sviluppo. Parlando con la stampa dopo l'incontro, hanno affermato di essere stati “autorizzati ad esprimere tutte le preoccupazioni candidamente e senza apprensione”, secondo la SAPO Angola.

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