Uta Ibrahimi, una alpinista del Kosovo [it] è la prima donna di etnia albanese [it] a scalare il monte Everest [it], cosa che ha fatto il 22 maggio 2017. Successivamente, ha scalato Manaslu [it], Cho-Oyu [it], Lhotse [it] e Gasherbrum [it], diventando ufficialmente la prima donna dei Balcani a raggiungere cinque vette più alte di 8000 metri.
Attraverso le sue gesta alpinistiche e apparizioni sui media, Uta vuole promuovere la sensibilizzazione alla natura, alle montagne e ai diritti umani, in particolare in Kosovo e Albania. Uta è anche una Sostenitrice degli SDG [en, come i link seguenti] (Sustainable Development Goals, cioè Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) e valorizza l'uguaglianza di genere, l'emancipazione dei giovani, la tutela dell'ambiente.
In questa intervista leggerete di più sulle sue avventure alpinistiche e sulle sfide che affronta.
Global Voices (GV): Come è iniziata la tua carriera nell'alpinismo? Quando è nato il tuo amore per l’alpinismo e l’arrampicata?
Uta Ibrahimi (UI): I started my hiking activity with professional mountaineers on 22 of May, 2011. Before that I had only practiced short hikes with my family.
Thanks to the guides, who are husband and wife, that was the day I realized that women and girls can be great mountaineers. Later on, I met many strong and tough women who shared a common passion for the mountains and blew my mind with their power.
Later, in 2015, after climbing Mont Blanc, the love of mountains became my biggest passion. I decided to leave my 12-year career in marketing and a job at one of the most famous agencies in Kosovo, only to get closer to land and sky, and my inner self.
Uta Ibrahimi (UI): Ho iniziato la mia attività escursionistica con alpinisti professionisti il 22 maggio 2011. Prima di allora avevo praticato solo brevi gite con la mia famiglia.
Grazie alle guide, che sono marito e moglie, quello è stato il giorno in cui ho capito che le donne e le ragazze possono essere grandi alpiniste. In seguito, ho incontrato molte donne forti e dure che condividevano la passione per la montagna, e la cui energia mi ha colpito moltissimo.
Più tardi, nel 2015, dopo aver scalato il Monte Bianco, la montagna è diventata la mia più grande passione. Ho deciso di lasciare la mia carriera di 12 anni nel marketing, e un lavoro in una delle agenzie più famose del Kosovo, esclusivamente per avvicinarmi alla terra e al cielo e al mio io interiore.
GV: Come ti sei preparata per scalare l'Everest? Come ti sei sentita ad essere la prima persona del tuo Paese in cima al mondo?
UI: My biggest experience in mountaineering was definitely in 2016 in the Himalayas, where I had gone for training in high altitudes.
I met a lot of people, learned a lot about climbing high mountains, and most importantly I realized I was physically and mentally prepared to test myself and realize my dream.
As soon as I came back in Kosovo, I started my project to make it work. Everything was harder from what I expected it to be, be it the physical challenges, psychological preparation and the financial aspect.
In order to climb high dangerous mountains, what you need most is the love and moral support of your community. I didn’t receive that in the very beginning, mainly coming from a deep concern of these people about what could happen to me in these altitudes. I also encountered lack of faith in the power of women, even though a lot of women had already proven themselves to be equal with men in this sport.
The more one climbs the peaks of the world, the more one needs the love of the people—the moral support.
Reaching the top of the world remains one of the biggest accomplishments in my life, and one of the best feelings in my entire life. To witness the sunrise in 8000+ meters, surrounded by absolute silence is like being born for the second time, but this time fully aware and at peace, filled with positivity and joy.
On the other hand, I am very happy that with all the hard work I achieved something for myself and my country. I made my nation proud by waving the Albanian and Kosovo flags for the first time at the top of the world, becoming the first Albanian woman to summit Mount Everest.
After the summit on Everest, I have started the project on climbing the 14 highest mountains in the world—there are only 4 women in the world that have summited till now. I have now climbed 6 of them, by becoming the only girl from the Balkan with 6 summits on 8000 meters peak, and waving Albanian and Kosovo flag for the first time on each. Now, I am on preparation to climb the 8 remaining peaks, all the time training and working for the funding my expedition.
UI: La mia esperienza alpinistica maggiore è stata sicuramente quella del 2016 sull'Himalaya, dove ero andata ad allenarmi in alta quota.
Ho incontrato molte persone, ho imparato molto sull'arrampicata in alta montagna e, soprattutto, mi sono resa conto di essere fisicamente e mentalmente preparata per mettermi alla prova e realizzare il mio sogno.
Non appena sono tornata in Kosovo, ho iniziato il mio progetto per farlo funzionare. Tutto è stato più difficile di quanto mi aspettassi, a prescindere che fossero le sfide fisiche, la preparazione psicologica o l'aspetto finanziario.
Per scalare monti alti e pericolosi, ciò di cui si ha più bisogno sono l'affetto e il sostegno morale della propria comunità. All'inizio non li ho ricevuti, principalmente a causa della profonda preoccupazione di queste persone per quello che poteva succedermi a tali altitudini. Ho anche affrontato la mancanza di fiducia nella forza delle donne, anche se molte avevano già dimostrato di essere alla pari con gli uomini in questo sport.
Più si scalano le cime del mondo, più si ha bisogno dell'affetto della gente, del sostegno morale.
Avere raggiunto la vetta del mondo rimarrà uno dei più grandi traguardi e una delle migliori sensazioni di tutta la mia vita. Vedere l'alba a oltre 8000 metri, circondati dal silenzio più assoluto è come nascere una seconda volta, ma questa volta pienamente consapevoli e in pace, pieni di positività e gioia.
Sono anche molto felice che con tutto il duro lavoro ho ottenuto qualcosa per me stessa e per il mio Paese. Ho reso orgogliosa la mia nazione sventolando per la prima volta le bandiere albanese e kosovara in cima al mondo, diventando la prima donna albanese a raggiungere la vetta dell'Everest.
Dopo l'Everest, ho iniziato il progetto di scalare le 14 montagne più alte del mondo: ci sono solo 4 donne al mondo che hanno raggiunto tutte le vette fino ad ora. Ora ne ho scalate 6, diventando l'unica ragazza balcanica con 6 vette su 8000 metri e sventolando per la prima volta la bandiera albanese e kosovara su ciascuna. Ora mi sto preparando per scalare le 8 vette rimanenti, allenandomi e lavorando tutto il tempo per finanziare la mia spedizione.
GV: Una delle tue missioni è sensibilizzare alla natura, alla montagna e alla tutela dell'ambiente; che attività svolgi in questo senso?
UI: To participate in projects that embrace the values of my activism as an SDG champion, supported by both the public and private sector, I have founded an NGO called Utalaya Foundation. Through our foundation we target different audiences, mainly focusing on marginalized groups in Kosovo such as: women, minority communities, children and youth, children with special needs, youth from rural areas etc.
We try to engage this audience as much as possible in projects that raise awareness on environmental protection.
For instance, recently we had a great cooperation with the municipality of Prishtina, engaging children with autism and Down syndrome, their caretakers and their parents with recreational and environmentally educational activities in the Bear Sanctuary in Prishtina-Germia Hill. We combined learning on importance of preserving nature and biodiversity with yoga, meditation, hiking and games that enhance their cognitive, behavioral and motor skills with different experts such as speech therapists, artists, instructors etc.
I very often participate voluntarily in calls from different organizations to be their voice of campaigns regarding women empowerment, environmental protection, human rights, children rights etc.
We are currently starting an awareness campaign with the World Wide Fund for Nature advocating the preservation of the Sharr Mountains National Park in Kosovo.
We are also going to take part in a project supported by the ministry of culture, youth and sports to engage the youth from rural areas to consciously use the natural resources and cherish the natural blessings our country offers us.
UI: Per partecipare a progetti che abbracciano i valori del mio attivismo come Sostenitrice degli SDG, e supportata sia dal settore pubblico che da quello privato, ho fondato una ONG chiamata Utalaya Foundation. Attraverso la nostra fondazione ci rivolgiamo a un pubblico diverso, concentrandoci principalmente su gruppi emarginati in Kosovo, come: donne, comunità minoritarie, bambini e giovani, bambini con necessità speciali, giovani delle aree rurali ecc.
Cerchiamo di coinvolgere il più possibile questo pubblico in progetti di sensibilizzazione alla tutela dell'ambiente.
Ad esempio, di recente con una grande collaborazione con il comune di Prishtina abbiamo coinvolto i bambini con autismo e sindrome di Down, i loro tutori e i loro genitori con attività ricreative ed educative ambientali nel Bear Sanctuary a Prishtina-Germia Hill. Abbiamo unito l'apprendimento sull'importanza di preservare la natura e la biodiversità con lo yoga, la meditazione, l'escursionismo e i giochi che migliorano le loro capacità cognitive, comportamentali e motorie con diversi esperti come logopedisti, artisti, istruttori ecc.
Molto spesso partecipo volontariamente agli appelli di diverse organizzazioni per essere la loro voce in campagne riguardanti l'emancipazione delle donne, la protezione dell'ambiente, i diritti umani, i diritti dei bambini, ecc.
Attualmente stiamo avviando una campagna di sensibilizzazione con il WWF [it] che sostiene la conservazione del Parco nazionale dei Monti Šar in Kosovo [it].
Prenderemo anche parte a un progetto sostenuto dal Ministero della cultura, della gioventù e dello sport per portare i giovani delle aree rurali a utilizzare consapevolmente le risorse naturali e ad amare le ricchezze naturali che il nostro Paese ci offre.
GV: Come sostenitrice dell'uguaglianza di genere, puoi descrivere che tipo di strategia utilizzi per mettere in pratica questo importante impegno?
UI:I have always been blessed to be surrounded by wonderful and inspiring women, starting from my mom, sisters, friends, co-workers and work partners, therefore I’ve always found joy in creating something together with women.
It’s not like I use a strategy; gender advocacy has become an unshakable part of my character since a very young age, and I try to do everything I can to empower women, such as hiring them in my hiking company, or foundation. In different projects I always engage women in activities that empower them and remove all stigma or prejudice created from our society.
Vulnerable groups are the main target and value of our foundation, and clearly women and girls do not exercise all their rights in Kosovo. Yet, hopefully with engagement, empowerment and advocacy this will change, and it has already started to change. So gender equality is not a strategy, it’s a moral value, it’s a lifestyle and obligation we must all apply.
UI: Ho sempre avuto la fortuna di essere circondata da donne meravigliose e stimolanti, a partire da mia madre, sorelle, amiche, colleghe e partner di lavoro, quindi ho sempre trovato gioia nel creare qualcosa insieme ad altre donne.
Non è che uso una strategia; la difesa del genere è diventata una parte incrollabile del mio carattere sin dalla tenera età, e cerco di fare tutto il possibile per emancipare le donne, ad esempio assumendole nella mia società di escursionismo o nella mia fondazione. In diversi progetti coinvolgo sempre le donne in attività che danno loro potere e rimuovono ogni stigma o pregiudizio creato dalla nostra società.
I gruppi vulnerabili sono il target principale e il valore della nostra fondazione, e chiaramente le donne e le ragazze non esercitano tutti i loro diritti in Kosovo. Tuttavia, si spera che con l'impegno, l'emancipazione e il sostegno questo cambi, e ha già iniziato a cambiare. Quindi l'uguaglianza di genere non è una strategia, è un valore morale, è uno stile di vita e un obbligo che tutti dobbiamo mettere in pratica.
GV: Infine, hai qualche consiglio per i giovani scalatori e alpinisti, cose a cui dovrebbero prestare particolare attenzione, in modo che possano essere al sicuro in montagna?
UI: Youngsters, but also other age groups, should realize that it is never too late to start practicing outdoor sports and activities such as mountaineering or alpinism. The most important thing and message from me to my fellow alpinists is to stay safe in the mountains and not damage nature. A good mountaineer and alpinist is someone who protects and preserves nature at all cost. The fulfilment we take from mother earth has to be repaid with deep care and compassion.
UI: I giovani, ma anche le altre fasce d'età, dovrebbero rendersi conto che non è mai troppo tardi per iniziare a praticare sport e attività all'aria aperta come la scalata o l'alpinismo. La cosa più importante, e il mio messaggio ai miei compagni alpinisti, è essere prudenti in montagna e non danneggiare la natura. Un buono scalatore e alpinista è colui che protegge e preserva la natura a tutti i costi. La soddisfazione che ricaviamo dalla madre Terra deve essere ripagata con profonda cura e compassione.