Pandora Papers: le rivelazioni nei paesi di lingua portoghese

Pandora Papers — uno screenshot dal canale YouTube di ICIJ, 15 ottobre 2021

A inizio ottobre 2021, un progetto collaborativo di una rete di giornalisti internazionali ha pubblicato una serie di rivelazioni, le più dettagliate finora, sull'evasione fiscale a livello internazionale. 

Il rapporto, composto da circa 12 milioni di documenti, è conosciuto come Pandora Papers [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e fa luce su una rete di operazioni finanziarie poco trasparenti gestite da diverse figure di spicco: tra queste alcuni politici dei paesi di lingua portoghese come Mozambico, Angola, Portogallo e Brasile.

Il rapporto è il risultato di un'indagine collaborativa del Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ) e rivela che numerosi politici, figure religiose, personaggi pubblici e sovrani (tra cui 300 funzionari pubblici, 35 capi di stato e 130 miliardari) avevano creato conti bancari in paradisi fiscali per nascondere il proprio patrimonio e le loro pratiche finanziarie. 

Questi rapporti includono aggiornamenti sulle indagini precedenti come i Panama Papers e Paradise Papers, rispettivamente del 2016 e del 2017.

Il primo fa riferimento agli oltre 11 milioni di documenti confidenziali trapelati dallo studio legale panamese Mossack Fonseca, che elencavano informazioni dettagliate su più di 214.000 società offshore e i nomi dei loro azionisti. Il secondo conteneva [pt] oltre 13 milioni di documenti sullo stesso soggetto. 

Angola, Mozambico e Portogallo

Diversi i politici coinvolti in Angola, Mozambico e Portogallo. Prima della fuga di notizie i loro nomi non erano mai stati associati a scandali offshore. Il rapporto ha rivelato anche una rete finanziaria sospetta tra Portogallo e Mozambico: 

Il nome di Nuno Morais Sarmento, vicepresidente di @RuiRioPSD (l'uomo arrivato a dare una parvenza di etica alla politica del Portogallo), compare nei Pandora Papers. L'ex ministro della Giustizia del Partito Social Democratico portoghese ha usato una società offshore delle Isole Vergini Britanniche per fare affari in Mozambico.

Secondo i documenti, nel 2006 Nuno Morais Sarmento avrebbe usato [pt] del denaro offshore per acquistare una scuola di sub e un hotel in Mozambico. Le compagnie offshore hanno fatto in modo di aggirare le restrizioni che regolano il possesso di società o proprietà locali da parte di stranieri. Nuno Morais ha, tuttavia, negato di aver commesso azioni illecite nel caso. Insieme a lui, erano coinvolti anche i politici Vitalino Canas e Manuel Pinho.

È opportuno precisare [pt], però, che i paradisi fiscali e le società offshore non sono illegali. In altre parole, per essere considerate legali, devono dichiarare le proprie entrate al paese in cui sono registrate. Da quel momento in poi, possono dedicarsi agli affari internazionali.

In Mozambico un quotidiano locale ha dato notizia del coinvolgimento dell'ex primo ministro, Aires Ali,  presente in più di 11 milioni di documenti dei Pandora Papers:

Aires Ali coinvolto nei #PandoraLeaks: il suo patrimonio nascosto si trova alle Seychelles https://t.co/X1ZJTw3EVJ
e c'è un legame con il #Portugal [Portogallo]:
“Nel 2013, insieme alla figlia.. ha autorizzato la società ad aprire un conto bancario presso una compagnia di gestione patrimoniale di Lisbona.”

Aires Ali vanta una lunga carriera nella politica del Mozambico. È stato primo ministro per due anni, dal 2010 al 2012, fino a quando è stato sostituito in un rimpasto. Ha ricoperto il ruolo di ministro dell'Istruzione dal 2005 al 2010 e di governatore provinciale per due volte. È stato inoltre ambasciatore in Cina dal 2016 al 2017. Finora non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche [pt] riguardo le accuse.

In Angola, nel mentre, non sono ancora stati rivelati nomi specifici, ma le informazioni disponibili indicano che almeno nove politici locali sono coinvolti nei Pandora Papers. Da sottolineare che l'indagine più recente dell’ICIJ, diventata nota con il nome Luanda Leaks, riguardava la corruzione nata a Luanda (Angola) all'inizio del 2020. L'indagine accusa Isabel dos Santos, figlia dell'ex presidente dell'Angola José Eduardo dos Santos, di aver sottratto indebitamente somme di denaro attraverso diverse operazioni commerciali statali. 

In Brasile il governo di Bolsonaro è colpito dallo scandalo

I giornalisti brasiliani coinvolti nell'indagine di ICIJ hanno scoperto [pt] circa 2.000 brasiliani registrati in paradisi fiscali. In Brasile non è illegale avere società offshore, a patto che siano dichiarate all'Agenzia delle Entrate federale e, quando il patrimonio supera il milione di dollari, alla Banca Centrale. 

Tra i nomi compaiono le due figure più importanti della politica economica brasiliana: il ministro delle Finanze Paulo Guedes e il presidente della Banca Centrale Roberto Campos Neto. Presenti anche svariati imprenditori di spicco, sostenitori del governo di Bolsonaro, tra cui Luciano Hang e Otávio Fakhoury.

Sia Hang che Fakhoury sono indagati [pt] dalla Commissione parlamentare d'inchiesta per la gestione dell'epidemia della COVID-19 da parte del governo e dalla Corte Suprema per aver finanziato delle campagne di fake news. Guedes e Campos Neto sono stati convocati a fornire spiegazioni alla Commissione Affari Economici del Senato (CAE). Finora hanno negato [pt] qualsiasi illegalità. 

Ad ogni modo, l'articolo 5 del Codice di condotta dell'Amministrazione federale brasiliana vieta ai funzionari di alto livello di avere interessi finanziari, in Brasile o all'estero, che possono essere condizionati dalle politiche di governo. Da quando è entrato a far parte del governo di Bolsonaro nel 2019, Guedes ha aumentato il suo capitale offshore di 14 milioni [pt] di real brasiliani (2,55 milioni di dollari americani).

Reazioni contrastanti 

La reazione dell'opinione pubblica ai Pandora Papers è stata diversa di paese in paese, principalmente in base alle informazioni che si è scelto di rivelare e all'attenzione che i media hanno dedicato allo scandalo. In Mozambico, un utente di Internet ha fatto notare che la questione è passata quasi inosservata, un esempio di come i politici controllano i media nazionali [pt]: 

Il giornalismo è, quindi, ancora uno strumento politico a uso dei politici “apprezzati” dai media.
È impressionante come nessun quotidiano del Mozambico abbia riportato la presenza di Aires Ali nei Pandora Papers.

Lo stesso non si può dire del Portogallo, dove il caso è stato ampiamente discusso [pt]: 

Pandora Papers ?
Tre politici portoghesi coinvolti nella mega indagine giornalistica internazionale ??
?? Vitalino Canas (PS)
?? Manuel Pinho (PS)
?? Nuno Morais Sarmento (PSD)

João Paulo Batalha, attivista contro i fenomeni di corruzione, ammette che si aspettava di trovare Manuel Pinho nei Pandora Papers, ma confessa di essere rimasto sorpreso dalla presenza dei nomi di Nuno Morais Sarmento e Vitalino Canas

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